Recensione Nudi e felici

Fallimentare commedia prodotta dall'esperto Judd Apatow

Recensione Nudi e felici
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Ricorda un po’ la modesta commedia In ricchezza e in povertà, interpretata nel 1997 da Tim Allen e Kristie Alley, l’ultima fatica dell’affiatato team di Judd Apatow, che figura qui soltanto tra i produttori, ma la cui impronta si percepisce dalla prima all’ultima sequenza.
Non sarà infatti un caso notare in Wanderlust (da noi Nudi e felici) molte ricorrenze con buona parte delle pellicole dirette o anche solo sceneggiate da Apatow, a cominciare, banalmente, dalla presenza di Paul Rudd, uno tra i suoi affezionatissimi feticci, che condivide la scena con la sempre meno convinta-e convincente- Jennifer Aniston.
Nei panni di George e Linda, marito e moglie, i due devono affrontare il licenziamento di lui dall’azienda nella quale ha lavorato per anni, causa per cui si allontanano da Manhattan e dal loro micro-loft in cerca di un momentaneo riparo. La loro (non programmata) destinazione sarà Elysium, un’idilliaca comunità popolata da hippie all’interno della quale vengono accolti con gioia e amorevolezza, potendo sperimentare i vari “piaceri” che una simile scelta di vita è in grado di offrire.
La non proprio desiderata ma comunque inevitabile permanenza nel luogo porterà però George e Linda a dover fare i conti con se stessi e con le responsabilità che li attendono al di fuori.

IN RICCHEZZA E IN NUDITA'

Non c’è alcuna pretesa di originalità né di rinnovare il genere rom-com - se di rom-com davvero si tratta - nell’opera terza, dopo The Ten - I dieci comandamenti come non li avete mai visti (2007) e Role Models (2008), del regista David Wain, che ha co-firmato la sceneggiatura insieme a Ken Marino (interprete, nel film, del fratello di Paul Rudd). Non ci sono pretese perché, fondamentalmente, il film si regge su una struttura narrativa e su uno script del tutto incapaci anche solo di aspirare a tale traguardo.
Privo di mordente in fase di scrittura e altresì orfano di brio nel reparto attoriale, questo Wanderlust si conferma come l’ennesimo caso di prodotto cinematografico vacanziero - anche se in patria è uscito lo scorso febbraio - in cui la principale mancanza è proprio quella di non avere uno scopo ben definito.
Tutto, dalla costruzione delle gag - non ce n’è una che si faccia ricordare - alla complessiva elaborazione della storia, appare buttato lì a caso senza la minima cognizione di ciò che si sta facendo e senza alcun rispetto nei confronti degli spettatori, che, di film così, cominceranno anche ad averne abbastanza.
Da una trama che sembra più un mero pretesto per dare spazio alla più becera e infantile volgarità - si sprecano membri maschili ben messi in evidenza - scaturisce una commedia anonima e monocorde, indecisa sulle proprie reali intenzioni, con un ritmo lento e affannato e un livello di divertimento che sfiora lo zero.
Primeggiano solo noia e sconforto di fronte a un’operazione che punta tutto sull’effetto “sorpresa” rappresentato dalle suddette oscenità proprio in assenza di validi sostegni su cui contare, cui nemmeno i protagonisti Paul Rudd e Jennifer Aniston, insieme a un barbuto Justin Theroux più irritante che irriverente e a un “rassegnato” Alan Alda, riescono a porre rimedio.
Sconnesso, scalcinato e spesso tendente al puro imbarazzo, Wanderlust è senz’altro il più limpido esempio di ciò che non si deve fare in una commedia; non fosse abbastanza quanto detto fin qui, basti allora pensare che i titoli di coda, con le papere sul set, sono gli unici momenti in cui si riesce perlomeno a sorridere.

Nudi e felici Il rinomato - per molti sopravvalutato - Judd Apatow (regista di "40 anni vergine" e "Molto incinta"), produce una delle peggiori commedie viste di recente, incapace non solo di divertire ma anche di proporre una storia anche solo minimamente dignitosa. Da dimenticare la coppia Paul Rudd-Jennifer Aniston, dall’aria fastidiosamente finta e preconfezionata, così come le varie gag cui i due attori, loro malgrado, sono costretti a prestarsi. Se andrete a vederlo al cinema, fatelo solo per i titoli di coda...

4

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