Recensione Mr Magorium e la Bottega delle Meraviglie

Uno strambo giocattolaio ed un negozio magico

Recensione Mr Magorium e la Bottega delle Meraviglie
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Film per bambini

Come tutti noi sappiamo, durante il periodo delle feste, i botteghini sono soliti programmare una notevole quantità di film per bambini, garantendosi un discreto margine di guadagno. Nei primi anni 90, il tradizionale cartoon classic della Disney( La Sirenetta, la Bella e la Bestia etc) deteneva il "monopolio" assicurandosi sempre ottimi incassi. Da un po' di tempo a questa parte invece, lo strapotere Disney ha avuto una notevole concorrenza dalla Dreamworks generando una vera e propria "battaglia a suon di cartoon".
Il film che ci apprestiamo a recensire, pur non essendo un cartone animato, rientra pienamente nella categoria dei "film sotto feste", e giunge in Italia con un notevole ritardo rispetto all' edizione americana (in programma fin dal giorno del ringraziamento).

Trikko trakko fobia

Mr Magorium, (Dustin Hoffman) è il proprietario del più incredibile, il più incantevole, il più straordinario negozio di giocattoli del mondo. Un giorno, ormai stanco, decide di lasciare tutti i suoi affari a Molly Mahoney(Natalie Portman) la sua giovane e fedele assistente. Ma il negozio in questione non è un posto qualsiasi... è bello, è fornito di giocattoli rari e vive di vita propria. Appena capisce che Mr. Magorium vuole abbandonarlo, la bottega magica userà qualsiasi stratagemma, una valanga di giocattoli e un esercito di pupazzi per evitare che ciò accada.

Spensieratezza scontata

Trattandosi di un film per un pubblico infantile, è facilmente intuibile uno svolgimento lineare basato sulla crescita personale del protagonista. Tuttavia dopo pochi minuti, il film scade sul banale persino per il suo genere, presentando la solita carrellata di stereotipi(l'inventore stravagante ma geniale, la ragazza dolce ed insicura, il bambino solo e gentile, l'uomo disilluso) e trasformando il tutto in una sorta di clone del mitico Willy Wonka.
A peggiorare il tutto vi è la volontà di trasmettere concetti importanti come la morte ( o meglio la fine ) e la fiducia in se stessi in maniera troppo buonista e zuccherosa suscitando non poco fastidio anche tra gli stessi bambini (che come è noto odiano farsi prendere in giro dai grandi).
In controtendenza è la recitazione degli attori che si dimostrano molto bravi nonostante siano lontani dai loro ruoli abituali. In particolare spicca un sempre più eclettico Dustin Hoffman, che con l'interpretazione di Mr Magorium(invero molto simile a quella di uno spot italiano) si conferma un attore capace e pieno di esperienza.
Una nota di merito va sicuramente alla fotografia che giocando su colori carichi , caldi e freddi, riesce nell'intento di rendere visivamente tutte le emozioni del negozio.
A livello registico il film fa leggermente il verso al già citato remake de La Fabbrica di Cioccolato (diretto da Burton) miscelando efficacemente scenari assurdi con altri più leggeri e naif regalando allo spettatore una sceneggiatura molto simile ai dipinti dell'artista Magritte (non a caso un suo quadro è presente nel negozio).
Le musiche nel film,sono per lo più fatte da suoni che ricordano classici motivetti dei vecchi giocattoli,ed assumono un ruolo di vitale importanza in quanto sottolineano i vari stati d'animo di Molly in maniera molto efficace e discreta.

Mr Magorium e la Bottega delle Meraviglie Il film, pur presentando dei difetti, riesce nell’intento di creare una sorta di “universo magico”, grazie ad un sapiente uso della regia e dell’interpretazione di Dustin Hoffman. I bambini si divertiranno sicuramente nel vedere il meraviglioso negozio di giocattoli, mentre gli adulti lamenteranno un po’ troppo buonismo che però non comprometterà eccessivamente la visione.

6.5

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