Recensione Momentum

Olga Kurylenko è un'abilissima ladra che dopo l'ultima rapina finisce invischiata in un complotto internazionale in Momentum, esordio dietro la macchina da presa di Stephen Campanelli.

Recensione Momentum
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Alex Farraday, abilissima ladra, compie una rapina insieme alla sua banda ma durante la fuga non tutto va come il previsto. In attesa di scappare all'estero, la donna si trova al centro di un complotto internazionale: insieme ai diamanti rubati nel colpo vi è infatti anche un microchip contenente dati sensibili che potrebbero mettere a rischio l'avanzata politica di un senatore degli Stati Uniti. Questi ha perciò deciso di inviare sulle tracce di Alex e dei suoi complici una squadra di temibili killer facente capo allo spietato Mr. Washington, uomo senza scrupoli che non si ferma davanti a nulla pur di raggiungere il suo obiettivo. Ma Alex oltre alle sue abilità nell'arte del furto è in possesso di abilità spionistiche fuori dal comune, che le serviranno in più occasioni per sopravvivere e sventare il losco piano...

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All'inizio sembra quasi di venir catapultati in una realtà futuristica, con una rapina compiuta da individui indossanti tecnologiche tute militari, ma poi ben presto la visione si appoggia sui classici binari dell'action-thriller contemporaneo alla Jason Bourne. Come già nel caso di Salt (2010) che vedeva protagonista Angelina Jolie, anche questa volta è un'infallibile eroina al centro della vicenda, avente il fisico e lo sguardo mozzafiato di Olga Kurylenko. L'esordio di Stephen Campanelli, già cameraman di Clint Eastwood, non brilla certo per originalità, adagiandosi su tutti i classici e prevedibili leit-motiv del filone e procedendo per passaggi spesso forzati atti ad aumentare ancor più le movimentate sequenze d'azione, girate ad ogni modo con un buono stile adrenalinico. Ad offrire un po' di pepe ad una trama risaputa ci pensano una sana dose di violenza (lasciata comunque fuori campo nei suoi eccessi più violenti) che strizza l'occhio al mondo b-movie e l'ispirata caratterizzazione, volutamente sopra le righe, del villain interpretato da un magnetico James Purefoy, capace di rubare più volte la scena alla Kurylenko, almeno in quest'occasione più bella che brava. Il resto si muove su un andamento risaputo, infarcito di colpi di scena in serie (con tanto di finale semi-complottista) atti a svelarci inoltre il background di Alex, figura che nasconde un tragico segreto nel suo passato. Nelle intenzioni Momentum avrebbe dovuto essere il primo titolo di una nuova saga, ma il fallimento di critica e di pubblico (con conseguente flop al botteghino) ne ha probabilmente decretato una prematura fine.

Momentum Il trailer faceva presagire molto di più ma come spesso capita l'antipasto promozionale non rende quanto il pranzo filmico completo: Momentum è un action-thriller che, prendendo spunto dai classici del filone, ci mette davanti ad un'eroina tutta al femminile qui interpretata dalla bella Olga Kurylenko. L'esordio dietro la macchina da presa del cameraman Stephen Campanelli ci offre discrete sequenze d'azione e un villain gustosissimo interpretato da un divertito James Purefoy, ma non convince in fase di sceneggiatura, sin troppo forzata e inverosimile nei numerosi risvolti e colpi di scena che percorrono la comunque prevedibile vicenda.

5

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