Recensione Molto Incinta

Forse troppo...

Recensione Molto Incinta
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Sbarca in Italia Molto Incinta ovvero Knocked Up (espressione gergale per dire "messa incinta"), scritto e diretto da Judd Apatow, ormai un regista di culto della commedia demenziale dopo il successo ottenuto con 40 Anni Vergine. Il film, preceduto da un grosso lancio pubblicitario, era particolarmente atteso anche perché riporta sul grande schermo la bella Katherine Heigl, la Dr.ssa Isobel 'Izzie' Stevens di Grey’s Anatomy, affidandogli il ruolo della protagonista accanto a Seth Rogen (Tu, Io e Dupree) e, almeno dal punto di vista commerciale, ha avuto un successo trionfale: costato circa 33 milioni di dollari ne ha incassati, solo in America, ben 148.

La Trama

Alison Scott (la Heigl), viene promossa da assistente di studio a conduttrice per E!Entertainament - canale satellitare che costruisce interi palinsesti principalmente sui pettegolezzi delle star hollywoodiane - e per festeggiare si regala una serata in compagnia della sorella Debbie (Leslie Mann), trentacinquenne madre di due figli e con un matrimonio piuttosto turbolento con Pete (Paul Rudd). L’obiettivo si sposta su Ben Stone (Rogen) che vive con quattro suoi amici piuttosto sfigati in clima goliardico, fumando erba a ripetizione, escogitando scommesse e progettando la costruzione di un sito monumentale che raccolga ed elenchi in modo dettagliato i nudi delle attrici nelle produzioni hollywoodiane, da Sex Crimes con il bacio di Neve Campbell e Denise Richards in piscina sino a Porky’s. Anche se Pete li metterà in crisi svelando loro che un sito così già esiste (www.MrSkin.com). Alison e Debbie sono già al party quando il quintetto, dopo un'estenuante fila, riesce ad entrare e complice un’attesa lunga e snervante per prendere da bere Ben e Alison si conoscono. Da qui in poi l’alcool farà il resto e in breve i due finiranno a letto ma per un malinteso verbale - e per la comprensibile fretta di farlo - il preservativo resta nella sua confezione. Il giorno dopo Alison si è ripresa dalla sbronza e in un elegante completo nero osserva Ben nudo nel suo letto: la sua espressione mentre lo fissa parla da sola. Ciascuno per la propria strada insomma, ma otto settimane dopo Alison scopre di essere incinta. Fin qui il film è davvero divertente e scorre splendidamente. Il problema è che è appena passata mezz’ora e manca ancora più di un’ora e mezza alla sua conclusione.

Gli sviluppi

Alison, nonostante i rischi per la sua carriera appena cominciata, deciderà di tenere il piccolo e nonostante i dubbi iniziali e l’ostilità della sorella, ormai sempre più inacidita dalla vita, deciderà di avvertire Ben, il quale le svelerà che non ha lavoro e che si mantiene grazie a ciò che gli resta di un premio assicurativo. Insomma, niente principe azzurro, ma comunque Ben deciderà di accollarsi l'impegno, anche se come prevedibile non sa da dove cominciare (la scena in cui lancia i giochi alle figlie di Debbie e gli chiede di riportarglieli è esilarante). Ma poi Apatow deciderà di seguire le vicende di Debbie e Pete, con relativo pedinamento per un sospetto tradimento, e qui il film comincia a perdere colpi. Intanto continuano i battibecchi e le visite ginecologiche e la pellicola si trascina fino al lungo finale preceduto dalla scena del parto con inquadrature intime non certo da commedia.

Il cast

La Heigl, tolto il camice di Grey’s Anatomy, ben si destreggia nel suo ruolo ed è credibile sia da sbronza che da sobria, oltre che divertente. Alla Hiegl viene affiancato Rogen, una scommessa sicura dato che questi ha sia recitato che scritto commedie di successo, tra cui il recente Suxbad. Paul Rudd e Leslie Mann sono un’ottima coppia in crisi, ma il punto di forza del film è senza dubbio il quintetto che sforna battute e gag a raffica, paragona e cita film di continuo (un po’ come accade nella serie Clerks fra i due protagonisti). Ma questa non è una novità per Apatow, che ha costruito la forza di 40 Anni Vergine soprattutto sul gruppo di amici e colleghi che affiancava e consigliava, con esiti esilaranti, Andy Stitzer (Steve Carell). Nel suddetto quintetto, oltre Rogen, troviamo Jonah Hill e Martin Starr - già visti in Suxbad - Jason Segel e Jay Baruchel. Il cast è impreziosito da cameo famosi come Jessica Alba, Eva Mendes, James Franco e ovviamente Steve Carell, ormai troppo maturo per occupare il posto di Rogen.

Molto Incinta Un film che comincia benissimo, alternando le vicende di una giovane conduttrice con grandi aspirazioni a quelle di un gruppo di giovani sfigati che vuole solo godersi la vita mentre progetta un sito sui nudi femminili nei film made in U.S.A.. Ma passata la prima mezz’ora il film rallenta troppo, mancando di ritmo e perdendosi in una sottotrama non troppo divertente. La durata del film - ben 126' - è decisamente esagerata e le tante battute esilaranti non valgono la sufficienza finale.

5.5

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