Recensione Miss Potter

Quando i disegni prendono vita

Recensione Miss Potter
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Quando la fantasia contamina i film biografici. Un caso recente ed eclatante, capace di coniugare grandi consensi di pubblico e critica, è stato quel Neverland, in cui un intenso Johnny Depp indossava i panni dell'autore di Peter Pan. Cavalcando forse l'onda del successo, ecco arrivare appena due anni dopo Miss Potter, sulla vita della scrittrice Beatrix Potter (1866 - 1943), tra le più famose e conosciute disegnatrici di libri per bambini. La pellicola cerca di raccontarci una buona parte di esistenza della donna, non priva di tragedie e grandi amori.

La storia

Beatrix Potter (Renée Zellweger) ha sempre avuto un sogno, fin dalla tenerà età. Diventare disegnatrice di libri per bambini. Creando una sorta di rapporto vivo con le sue opere, che lei vede in movimento mentre le realizza, come fossero entità dotate di una propria esistenza. La sua grande occasione arriva quando un editore decide di pubblicare uno dei suoi diari. L'uomo che viene mandato a trattare con lei per la realizzazione del libricino, Norman Warne (Ewan McGregor), rimarrà totalmente estasiato dalle "creature" dell'assistita, e si innamorerà oltre che di esse anche della stessa autrice. Un rapporto contrastato dalla famiglia di Beatrix, e che vedrà la sua fine in seguito ad una tragedia. L'unica ancora d'appiglio per Beatrix sarà in un primo momento la sorella di Norman, Millie (Emily Watson), e in seguito una vita ritirata in campagna dove troverà una nuova ragione di vita.

Fantasia e noia

Il regista Chris Noonan era fermo da ben undici anni, e cioè da quel 1995 in cui vide la luce Babe - Maialino Coraggioso. E forse si può intuire il motivo: più capace a dirigere gli animali che gli esseri umani. La sua ultima pellicola è sfiancante, noiosa e carica di una banalità spesso sconcertante. Forse è meglio partire dall'unico punto positivo del film, e cioè un'intensa e brava Renée Zellweger, che, vittima di una sceneggiatura improba, riesce comunque a donare la giusta carica di umanità e sofferenza repressa alla figura di Beatrix. Interpretazione per altro che l'ha vista anche candidata ai Golden Globes come miglior attrice in un film brillante. I suoi colleghi non sono certamente all'altezza, e se McGregor sembra completamente fuori dal suo personaggio, come oggetto avulso della pellicola, la Watson caratterizza fino all'eccesso il suo personaggio, rendendolo decisamente "finto". Gli unici, veri compagni all'altezza della protagonista finiscono per essere i suoi disegni, splendidamente animati e resi vivi, in una sorta di estasi allucinogena ma di grande fascino, soprattutto nella scena di pazzia depressiva che colpisce Beatrix. La storia non ha un ritmo omogeneo, e se la prima parte viene addormentata con diversi flashback sull'infanzia dell'autrice (in cui comunque l'approfondimento psicologico della Potter bambina è minimo, rendendo questa scelta del tutto inutile), da metà in poi vi è un eccesso di drammaticità, dovuta in parte ai reali avvenimenti biografici, ma qui fin troppo esasperata. E, cosa più importante, riesce difficile entrare dentro la storia e appassionarsi anima e corpo, o addirittura commuoversi come esigerebbe una pellicola con tali tematiche. I continui rimandi alla lotta di classe, alle differenze tra la presunta nobiltà e i "semplici" commercianti, sono temi appena abbozzati, resi superficialmente come semplici supporti di contesto, così come il rapporto tra Beatrix e la sua famiglia sembra un subdolo mezzuccio atto solo ad allungare il brodo, senza curare minimamente i pensieri e le emozioni dei genitori della ragazza. La regia è scialba, canonica, le stesse scene in esterno (poche) donano il senso di un'immobilità presente, di cui soffre l'intero prodotto. D'altro canto quando si nota più vita nelle animazioni dei buffi personaggi di Miss Potter che nella realtà circostante, si comprende che qualcosa non ha funzionato. Solo l'epilogo finale, piacevole e "diverso" riesce a mostrare quali altre vie si sarebbero potute scegliere per l'intera pellicola, rimasta così un'opera incompiuta e vuota. Ma così restando, la Zellweger brancolante nel buio, da sola in mezzo al nulla, può essere considerata l'unico motivo per cui valga la visione del film.

Edizione Dvd

Edizione speciale e limitata per questo film di Noonan. Infatti possiamo trovare, insieme al dvd, un libro allegato dal titolo Quattro storie da Il Mondo di Beatrix Potter, contenente alcuni dei più bei racconti dell'autrice: La storia di Peter Coniglio, La storia di Timmy Puntappiè, La storia di una Torta e di una Tortiera, La storia di Johnny Topo di Città.Per ciò che invece concerne la parte tecnica, il video è in formato 2.35:1, con una brillantezza dei colori di ottima qualità, immagini nitide con un impeccabile contrasto.L'audio, in Dolby Digital 5.1 in italiano e inglese, è pulito e riesce ad immergere appieno nelle musiche e nell'atmosfera del film, accompagnato dai sottotitoli in italiano e per non udenti. Gli extra, numerosi, vedono diverse interviste agli attori, regista, produttori, un dietro le quinte di circa 15 minuti, il movie map e i trailer, italiano e originale.

Miss Potter Una biografia romanzata su un personaggio potenzialmente interessante, quale l'illustratrice di libri per bambini Beatrix Potter. Ma il tutto si rivela un'occasione mancata, e se si esclude la buona prova della Zellweger e i pochi, buffi momenti in cui i suoi disegni prendono "vita", il resto è vuoto. La noia fa più volte capolino, e non si riesce a trovare un motivo per emozionarsi o commuoversi, pecca gravissima visto gli intensi risvolti drammatici.

5.5

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