Recensione Mass Effect: Paragon Lost

Al Future Film Festival il film di animazione tratto dal celebre brand Bioware

Recensione Mass Effect: Paragon Lost
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La quindicesima edizione del Future Film Festival quest'anno regala anche una gradita sorpresa ai fan del mondo videoludico. Alla manifestazione bolognese sarà infatti presentato, in anteprima nazionale, Mass Effect: Paragon Lost, l'atteso film di animazione dedicato alla saga fantascientifica di Bioware, da poco giunta alla sua definitiva conclusione con il recente DLC Citadel. Occasione perciò unica per i fan del brand sci-fi, una delle più belle saghe degli ultimi anni, di tornare in quei mondi e quelle atmosfere che li hanno accompagnati per decine e decine di ore. Chi sperava di poter vedere nuovamente in azione il leggendario Comandante Shepard e la sua eroica ciurma potrà però rimanere deluso: protagonista centrale di questa avventura, ambientata tra la fine del primo episodio e l'inizio del secondo, è infatti James Vega, marine dell'Alleanza che diviene parte del team nel terzo capitolo.Vega e la sua squadra sono inviati in missione su di un piccolo pianeta dove è presente una colonia umana. La struttura è sotto attacco da parte di un gruppo di mercenari Krogan, e solo l'intervento di Vega e dei suoi soldati riesce ad evitare il peggio. Due anni dopo, mentre è praticamente ultimata la costruzione di un gigantesco cannone difensivo, la colonia viene attaccata da un gruppo di spaventosi alieni, conosciuti come Collettori, che iniziano a rapire gli abitanti per condurli sulla loro gigantesca navicella. Toccherà ancora una volta a Vega ed ai suoi uomini trovare il modo di salvare delle vite innocenti e allo stesso tempo scoprire qualcosa in più sui misteriosi invasori...

Hold the Line

In non pochi avevano inizialmente storto il naso di fronte alla scelta del protagonista: se infatti James Vega non è privo di un certo numero di sostenitori, risulta oggettivamente uno dei personaggi più stereotipati dell'intera saga di Mass Effect. Paradossalmente invece con un effetto anche alquanto straniante, la decisione si rivela azzeccata, mostrandoci diversi lati del carattere del personaggio nascosti dalla sua incarnazione videoludica, una figura più umana e ricca di dubbi e debolezze che ben si adattano ad una storia di eroismo e sacrificio come quella qui raccontata. Vega non è l'unico personaggio "storico" che troviamo nel film: in dei brevi cameo infatti sono presenti anche la sensuale dottoressa asari Liara T'soni e il combattivo Ammiraglio Hackett, relegati comunque a semplici comparsate. Il resto del cast virtuale è infatti tutto nuovo, con una caratterizzazione altalenante che vede tra i suoi punti di forza lo spavaldo biotico Essex, soldato dell'Alleanza, e un'altra asari, Treeya, archeologa allieva proprio di Liara. Riguardo alle altre razze, da sottolineare la presenza di un rude Krogan e di alcuni feroci Varren, mentre gli stessi Collettori appaiono sin troppo enormi rispetto a quanto visto in forma di pixel. Ed è proprio sulle differenze tra l'opera originaria e la sua trasposizione in animazione che sorgono diversi dubbi: sia da un lato prettamente visivo, con alcune incongruenze a livello "dimensionale", sia, soprattutto, in quello narrativo, dove alcune differenze appaiono a dir poco eclatanti. Dalla totale assenza di medi-gel quando i personaggi sono gravemente feriti, ai minuti finali in cui importanti informazioni vengono qui rilevate mentre all'inizio del terzo capitolo sembrano non aver avuto alcun riscontro, sino alla stessa adorazione di Vega nei confronti di Shepard (egli stesso rimane tuttavia stupito quando scopre che il comandante conosceva Liara): sono tutte mancanze e dimenticanze gravi che un appassionato non potrà fare a meno di notare.

Reignite

Tralasciando quindi la sceneggiatura (elemento comunque fondamentale nell'universo di Mass Effect, e su cui si è sempre denotata un'attenzione maniacale da parte degli sviluppatori, nonostante il controverso finale) dal punto di vista tecnico ed emozionale Mass Effect: Paragon Lost funziona alla grande. La scelta di un team di prim'ordine come quello di Production I.G. , autore di opere di prima grandezza nell'ambito dell'animazione come Ghost in the Shell e Blood: The last vampire, si è rivelata senza dubbio vincente. I disegni, splendidi soprattutto per quando riguarda le ambientazioni e il design delle creature, ben si integrano a degli effetti computerizzati che riportano in tutto il loro splendore le atmosfere e i luoghi canonici della saga. Ottime anche le animazioni, che riescono a creare delle sequenze d'azione degne di nota, soprattutto nell'esplosivo inizio e negli ultimi minuti, con un certo respiro epico coinvolgente, accompagnato peraltro da una colonna sonora d'impatto, che riprende anche alcuni dei motivi classici del videogame. La terribile decisione che Vega dovrà prendere negli ultimi minuti, già spossato da numerose perdite nel suo team e non solo, ricorda molto quelle in cui chi ha giocato la saga si è trovato davanti, in questo caso in particolare con un forte rimando agli eventi conclusivi del primo episodio. Lungi dalla perfezione, Mass Effect: Paragon Lost si rivela un prodotto consigliato a chi ha finito più volte le tre avventure di Shepard e della sua compagnia, seppur come detto non privo di incongruenze senza le quali ci saremmo probabilmente trovati davanti a un piccolo gioiellino.

Mass Effect: Paragon Lost Mass Effect: Paragon Lost è l'ideale per chi, dopo aver lasciato più di qualche lacrimuccia per la definitiva conclusione delle avventure di Shepard & Co. con l'uscita del DLC Citadel, vuole ancora tornare nel fantastico universo creato da Bioware. Tecnicamente ottimo, con alcune sequenze trascinanti e un buon rooster di personaggi, il film di Production IG pecca soltanto in alcune (diverse anche gravi) incongruenze narrative che non combaciano con quanto raccontato nei tre videogame.

7

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