Recensione Magic Silver 2 - Alla ricerca del corno magico

Dalla Norvegia, una favola d'altri tempi sulle difficili scelte che fanno crescere

Recensione Magic Silver 2 - Alla ricerca del corno magico
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La magia del Natale si fa viva anche d'estate. Tutto è possibile, al cinema: ed ecco così arrivare il lungometraggio norvegese Magic Silver 2 - Alla ricerca del corno magico, secondo capitolo della fortunata saga che ha visto la luce in sala per la prima volta nel 2009 e che è ispirata a due fortunate serie televisive norvegesi. In concorso nella sezione Elements + 6 (dai 6 ai 9 anni d’età) del Giffoni 2012, al film è stata riservata un’accoglienza con i fiocchi da parte dei piccoli giurati, che hanno alternato applausi e risate per tutto il tempo della proiezione.
Il film rispolvera i capisaldi del genere e riporta su grande schermo gli gnomi, creature misteriose vicine di casa degli umani, i quali però non possono vederle, pena la loro scomparsa per sempre. Non c’è traccia di modernità qui intorno: gli scenari naturali sono preservati in tutta la loro autentica maestosità e non stupisce che le montagne siano rifugio di questi esserini incantanti e operosi, che sono guidati dalla giovanissima regina Bluerose. Capire i doveri regali per una ragazzina non dev’essere certo facile, ma quando altre vite sono in pericolo l’unica strada da seguire è quella del proprio cuore.

Favole d'altri tempi

La regina Bluerose è poco più che una bambina e ha appena iniziato a prendere lezioni sui doveri regali. Sembra quasi sprofondare sul grande trono scavato nella Montagna Blu e la Corona di Ghiaccio, simbolo del suo potere sul popolo, appare gigantesca sulla sua testolina. Dalla lezione di portamento alle regole del regno, la ragazzina sta imparando le responsabilità che la propria posizione comporta. Il popolo degli Gnomi Blu conta su di lei, ma l’insegnamento più difficile da imparare è quello che nessun manuale le può insegnare: seguire il cuore quando l’istinto ce lo comanda.
L’occasione per essere messa alla prova arriva quando gli Gnomi Rossi sono in grave pericolo per via di un ghiacciaio che rischia di sommergere la loro casa. Il loro re le chiede aiuto, ma per farlo Bluerose deve mettere a repentaglio le vite dei suoi sudditi e partire alla ricerca del famigerato Corno Blu, un oggetto mitologico dai poteri singolari. Capace di governare il tempo, può trasformarsi in un’arma di distruzione, che è già costata la vita in passato a molte altre creature. Il più semplice degli insegnamenti diventa allora la più difficile delle lezioni. Bluerose non può lasciare l’amico re in difficoltà, ma questo gesto arriverà a pagarlo molto caro.

Un viaggio mozzafiato

La suggestiva metafora della crescita che questa favola tradizionale usa per parlare di amicizia, coraggio e salvaguardia della natura non può lasciare indifferenti. Raccontata attraverso immagini suggestive di montagne innevate e sinfonie spensierate, la lunga traversata di Bluerose fa sognare i più piccoli fin dal primo momento perché anche lei, come tutti i bambini, è refrattaria ad ubbidire e non osserva le regole con molta convinzione. Eppure ci prova: il suo posto nel mondo magico è quello di governare i suoi cittadini con saggezza, anche se la spavalderia tipica della sua età sembra impedirglielo.
A dispetto della semplicità estrema con cui sono stati realizzati costumi e scenografie, la storia prende vita in punta di piedi senza alcuna spettacolarizzazione. Dimenticate gli effetti speciali e i colpi di scena mozzafiato, dunque: siamo di fronte a due bambini che lottano con gli adulti per proteggere coloro che amano, a qualunque costo.
Una regia appena accennata lascia parlare gli spazi infiniti e gli sguardi profondi della protagonista, in grado di esprimere alla perfezione al tempo stesso la potenza e la fragilità della natura. I veri eroi, dopo tutto, sono i bambini che creano le basi per un futuro migliore.
Potrebbe sembrare retorica, ma non importa. Quello che conta è che il messaggio di questo film arrivi forte e chiaro ai destinatari, che usi linguaggi comprensibili senza banalizzare la fantasia riducendola ad una serie di cliché. L’idea che ogni sogno abbia un costo e che l’amicizia richieda anche sacrifici si staglia all’orizzonte in tutta la sua chiarezza e ottiene lo scopo alla perfezione, con i limiti dei mezzi a disposizione di una piccola produzione. Tentativo riuscito, quindi, con dignità e compostezza, ma senza alcun colpo di genio o innovazione di sorta, come le premesse richiedono.

Magic Silver 2 - Alla ricerca del corno magico Ampiamente superata la sufficienza, anche se con tutte le riserve del caso. Riscoprire i valori di un tempo una forma “tradizionale” sembra quasi superato e demodé, ma funziona ancora, almeno fino a quando la forza dell’immaginazione riuscirà ad andare oltre ai problemi delle produzioni low budget e vedrà solo la bellezza incontaminata di un racconto sempre attuale. E che lieto fine sia!

6.5

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