Recensione Le mille e una notte - Arabian Nights - Volume 1: Inquieto

Il regista Miguel Gomes propone con Le mille e una notte - Arabian Nights un ritratto affascinante e originale del Portogallo alle prese con la crisi economica: un'opera sospesa tra finzione e realtà che non esita a lanciare taglienti accuse.

Recensione Le mille e una notte - Arabian Nights - Volume 1: Inquieto
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Il regista Miguel Gomes ha deciso di affrontare la storia contemporanea del Portogallo con un'opera cinematografica imponente, suddivisa in tre parti. Le mille e una notte - Arabian Nights. Volume 1 - Inquieto è il primo capitolo del progetto che l'apprezzato autore di Tabu e Redemption ha ideato proponendo un insieme di finzione e realtà, partendo da uno spunto narrativo che riutilizza come fonte d'ispirazione il classico racconto con protagonista Sherazade.
Il contesto, ovviamente, è diverso dalla versione originale: nel Portogallo alle prese con la crisi economica un regista vorrebbe inventare delle storie ispirate alla realtà che deve affrontare quotidianamente. I suoi tentativi sembrano però fallire e il filmmaker non riesce più a trovare un significato al suo lavoro, decidendo quindi di fuggire lasciando al suo posto Sherazade che deve però cercare di non annoiare il suo interlocutore con le cupe storie che racconterà.

Un'introduzione complessa alla realtà portoghese

La prima parte del progetto di Gomes ha il complesso compito di riuscire a introdurre l'atmosfera e la struttura necessaria a sostenere un racconto estremamente ricco di sfumature che riesca a far avvicinare a un pubblico internazionale, e potenzialmente inconsapevole del difficile periodo che sta attraversando il Portogallo dal 2010, i problemi vissuti dal filmmaker e dai suoi connazionali. Il secondo elemento che il regista ha dovuto tenere in considerazione è quello di permettere ai suoi compatrioti di ritrovarsi, riconoscersi, e forse sentirsi meno soli, nell'assistere ai problemi vissuti in parte in prima persona e tuttora all'ordine del giorno.
Per lo spettatore avvicinarsi a Le mille e una notte non è certamente di un'esperienza delle più semplici, tuttavia dopo circa trenta minuti, al termine dei primi due segmenti, la formula scelta dal filmmaker inizia a coinvolgere e appassionare con il suo intento quasi educativo e sicuramente atipico. Nonostante il titolo possa trarre in inganno, il film non è un adattamento dell'omonima opera letteraria, per quanto riguarda tematiche e ambientazioni, pur essendo presente Sherazade, interpretata dall'attrice Crista Alfaiate e alle prese inoltre con altri piccoli ruoli. L'intero cast, infatti, è impegnato nei vari rami della narrazione, con risultati non del tutto costanti per qualità artistica, così come accade del resto ancdal punto di vista tecnico (con l'immagine che alterna i formati in 16 e 35 mm).

Un difficile equilibrio tra realtà e finzione

La struttura per sua natura frammentaria unisce l'inventiva di Gomes e dei suoi sceneggiatori - Mariana Ricardo e Telmo Churro - con notizie di eventi realmente accaduti e al centro di notizie di cronaca. Il primo volume della trilogia Le mille e una notte propone ad esempio diversi racconti di persone in crisi: dagli impiegati di un cantiere navale a un apicoltore che vede minacciata la propria forma di sostentamento e non riesce a trovare aiuto, senza poi dimenticare i problemi professionali del regista stesso che è consapevole di essere alle prese con una missione al limite dell'impossibile. Spazio inoltre a momenti surreali che provano a utilizzare il sarcasmo per parlare di tematiche importanti, tra cui quanto accade quando, a un incontro delle potenze mondiali, una traduzione errata dà il via a una catena di eventi sempre più comici.
Le sezioni, pur essendo completamente diverse per tematiche e stili, hanno il pregio di sviluppare tutte in senso metaforico messaggi di speranza o di tagliente critica alla società e alla vita politica, ricorrendo spesso ai contrasti per dare la giusta carica emotiva ai vari tentativi di sopravvivere mentre la propria nazione è sull'orlo della bancarotta.

Le Mille E Una Notte - Arabian Nights Coadiuvato dall'affascinante fotografia di Sayombhu Mukdeeprom e una colonna sonora variegata e che ben si adatta ai diversi passaggi, Le mille e una notte dimostra la sensibilità intellettuale di Miguel Gomes che propone un nuovo approccio al cinema politico dal forte spirito artistico ma ben ancorato nella sua voglia di testimoniare con realismo i problemi degli abitanti di una nazione in crisi, alle prese alle volte con un sistema incapace di comprendere bisogni e paure dei sui cittadini. Pur caratterizzata da una struttura frammentata e disomogenea, la prima parte dell'opera del regista affascina e suscita la giusta dose di curiosità necessaria a invogliare alla vista dei capitoli successivi, Desolato e Incantato. Un'opera, quella portata nelle sale, coraggiosa e affascinante.

7.5

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