Recensione La maledizione di Chucky

In blu-ray il sesto massacro della bambola assassina

Recensione La maledizione di Chucky
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Dunque, tutto ha avuto inizio nel neanche troppo lontano 1988, quando Tom Holland, che aveva esordito tre anni prima tramite il classico dei vampire movie Ammazzavampiri, introdusse tramite La bambola assassina il bambolotto della serie "Tipo Bello" denominato Chucky, in quanto al suo interno si era incarnato lo strangolatore Charles Lee Ray alias Brad Dourif, ferito a morte in una sparatoria all'interno di un negozio di giocattoli.
Il Chucky intento a incarnarsi nel piccolo Andy Barclay, al quale è tornato a dare la caccia prima nel non disprezzabile La bambola assassina 2, firmato due anni dopo da John Lafia, poi, all'interno di un'accademia militare, nel guardabile La bambola assassina 3 di Jack Bender, datato 1991.
Un capitolo che sembrava aver concluso le sanguinarie gesta del piccolo boogeyman, inaspettatamente resuscitato nel 1998, invece, da una formosissima Jennifer Tilly nell'ottimo La sposa di Chucky - Il ritorno della bambola assassina di Ronny Yu, con tanto di mini-consorte suggerita dal titolo, al suo fianco anche nel successivo Il figlio di Chucky, eccessivamente ironico realizzato sei anni dopo proprio dal Don Mancini che creò il personaggio.
Lo stesso Don Mancini che si trova dietro la macchina da presa anche per questo sesto massacro il cui teatro è l'abitazione della giovane paraplegica Nica, interpretata dalla Fiona Dourif figlia del succitato Brad, la quale convoca in casa alcuni parenti dopo aver trovato la madre morta senza spiegazioni, non a caso una volta che gli è stata recapitata la bambola in un misterioso pacco.

Il blu-ray

Con il veterano A Martinez nei panni di un sacerdote, fortunatamente Mancini sembra aver deciso di abbandonare il look da parodia del tassello precedente al fine di privilegiare una certa atmosfera da vecchio horror già a partire dai primissimi minuti di visione.
Infatti, l'impressione immediata non è quella di trovarci dinanzi all'ennesimo sequel unicamente messo in piedi per orchestrare la nuova mattanza proto-slasher, bensì un quasi reboot che si prende i suoi giusti tempi d'attesa al fine di introdurre una storia tutta nuova destinata a collegarsi alle origini del "mostro" protagonista man mano che i fotogrammi avanzano.
Un quasi reboot che, con la succitata Tilly coinvolta in una breve apparizione, sfrutta soprattutto interni nel concretizzare quasi un'ora e quaranta minuti di visione dall'evidente sapore di vecchia favola nera; man mano che trova il tempo di citare classici dell'alta tensione del calibro di Halloween - La notte delle streghe di John Carpenter e La scala a chiocciola di Robert Siodmak e che gioca una delle sue migliori carte nella tesissima sequenza di taglio hitchcockiano della cena.
Senza dimenticare, ovviamente, l'indispensabile dose di splatter (abbiamo un bulbo oculare rotolante, ma non anticipiamo altro) e rivelandosi decisamente più riuscito del terzo e del quinto episodio della saga... fino a un'ultima sorpresina che vi attende dopo i titoli di coda.
Inedito cinematografico, è Universal a lanciarlo in formato blu-ray tricolore, corredato di papere, sei scene eliminate, un making of di quindici minuti, confronto con storyboard e un interessante speciale in cui gli attori di questo sesto film parlano dell'intera serie.

La maledizione di Chucky Accompagnato da una buona sezione extra, arriva direttamente in blu-ray - sotto il marchio Universal - il sesto massacro cinematografico operato dalla bambola assassina Chucky. Massacro cinematografico fortunatamente lontano dagli eccessi di ironia che avevano caratterizzato il precedente Il figlio di Chucky (2004), in quanto, al contrario, maggiormente improntato su un certo clima di mistero e di costruzione della tensione non lontani da quelli che dominarono l’ottimo capostipite. E il risultato, dal forte sapore di nuovo inizio, funziona a dovere.

7

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