Recensione La cosa più dolce

Cameron Diaz, Christina Applegate e Selma Blair sono tre scatenate amiche mangiauomini in La cosa più dolce, commedia esile e inutilmente volgarotta diretta nel 2002 da Roger Kumble.

Recensione La cosa più dolce
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Christina, Courtney e Jane sono tre amiche inseparabili. Ragazze moderne che vivono alla giornata e hanno relazioni passeggere in serie, lontane da qualsiasi istinto di romanticismo, le compagne trascorrono quasi tutte le loro serate in discoteca alla ricerca di nuove "prede" da rimorchiare. Proprio in una di queste occasioni mondane Christina, con l'intento di risollevare il morale a Jane (appena lasciata dal fidanzato) presentandogli un ragazzo, fa la conoscenza di Peter. L'uomo, che si trova lì per l'addio al celibato del fratello, rimane però colpito proprio da Christina ma il susseguirsi degli eventi e la nota recalcitranza di lei a fare il primo passo con una persona dalla quale si sente realmente attratta finiscono per mandare a monte il loro incontro. La ragazza però si scopre depressa per non aver colto l'occasione e, spronata da Courtney, decide di rintracciare Peter recandosi all'imminente matrimonio del di lui fratello, trovandosi però di fronte a un'amara sorpresa...

The Sweetest Thing

C'è un motivo se la nota rivista britannica Empire l'ha inserito al 28esimo posto nella classifica dei cinquanta peggior film di sempre. La cosa più dolce, sceneggiato da Nancy Pimental (già penna di alcuni episodi di South Park), è una commedia volgarotta e talmente esile che anche le poche sequenze discretamente riuscite vengono risucchiate nell'anonimato generale. Il regista Roger Kumble, salito all'onore delle cronache per il ben più riuscito Cruel Intentions, sembra totalmente in balia degli eventi della narrazione, trovandosi a dirigere una sequela di gag che cercano lo scandalo a tutti i costi: il sesso, sulla scia di molti scollacciati teen-movie precedenti e contemporanei, viene mostrato in maniera stupida e solo apparentemente gratuita (le inquadrature nascondono malamente quello che non si può mostrare), con un paio di scene scult entrambe attinenti a rapporti orali (uno etero e uno lesbico) che più che risate provocano una sorta di involontario imbarazzo. Non bastano perciò alcuni saltuari ma divertenti scambi di battute a nascondere la forzata immoralità platealmente esibita di una vicenda in grado di scatenare la furia delle associazioni femministe di ogni latitudine, perlopiù se raccontata attraverso personaggi irrealistici nella loro finta trasgressione. Non a caso il lieto fine è, come volevasi dimostrare, d'obbligo nonostante solamente l'epilogo lo confermi in piena regola. Ed è un peccato vedere sprecato il riuscito affiatamento delle tre belle protagoniste: Cameron Diaz, Christina Applegate e Selma Blair coniugano sex-appeal e una verve comica a tratti irrefrenabile, purtroppo al servizio di un film artisticamente e contenutisticamente poverissimo.

La cosa più dolce Cameron Diaz, Christina Applegate e Selma Blair sono tre trasgressive ragazze mangia-uomini in La cosa più dolce, commedia esile e inutilmente e fintamente volgare diretta da Roger Kumble. Ispirato vagamente ad esperienze vissute dalla sceneggiatrice Nancy Pimental, il film affastella sequenze di un'immoralità talmente conclamata da risultare fastidiosa e il sesso, tema centrale della narrazione, è soltanto suggerito: anche le due sequenze più scult dell'operazione, pur non lesinando in cattivo gusto, sono prive di un qualsiasi sussulto erotico. Sprecatissimo il trio di protagoniste, belle e brave ma impossibilitate ad infondere un minimo di personalità a figure totalmente fuori da qualsiasi logica razionale.

4.5

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