Recensione La Bella e la Bestia 3D

Torna al cinema uno dei classici Disney più belli di sempre...

Recensione La Bella e la Bestia 3D
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La sua è stata sicuramente una creazione tormentata, di quelle cominciate, abbattute e ripartite da zero, ma alla fine La Bella e la Bestia è riuscita a emergere dagli studi di produzione Disney, affermandosi come uno dei più apprezzati classici di sempre. Quando finalmente nel 1991 arrivò sugli schermi, infatti, il suo potere fu subito palese e il film riuscì a guadagnare circa 350 milioni di dollari in tutto il mondo. Una cifra per niente insignificante, visto il recente passato burrascoso che i Disney Studios avevano superato solo grazie all'operazione di rinnovamento di Jeffrey Katzenberg, cominciata con La Sirenetta. All'idea di adattare la fiaba di Jeanne-Marie Leprince de Beaumont Walt Disney aveva già cominciato a pensare dopo il successo di Biancaneve e i sette nani. I primi tentativi di sviluppo furono fatti tra gli anni Trenta e Cinquanta, ma il progetto fu poi abbandonato per la sua complessità a livello di storyboard. Solo molto più tardi si pensò di ricominciare a lavorare su di essa avvalendosi di uno sceneggiatore, una cosa che fino a quel momento era stata sperimentata solo ne La carica dei 101 e La spada nella roccia. Una mossa di produzione insolita per un film d'animazione, solitamente sviluppato solo in storyboard. Il produttore Don Hahn cominciò quindi a lavorare su questa versione non musicata della storia ambientata nella Francia Vittoriana. Ma quando nel 1989 Katzenberg vide le bobine dello storyboard, ordinò che il film fosse demolito e ricominciato da zero. E così La Bella e la Bestia rinacque dalle sue stesse ceneri: dopo varie dimissioni furono chiamati a dirigere il film Kirk Wise e Gary Trousdale e, con l'aiuto di Howard Ashman e Alan Menken, il progetto divenne un film musicale in stile Broadway. L'incantesimo creato in Disney alla fine ha funzionato alla perfezione e La Bella e la Bestia è diventato il primo film d'animazione in assoluto ad essere nominato all'Oscar come miglior film, primato che successivamente ha raggiunto solo Up della Pixar. Non è un caso quindi che, nel loro processo di rimasterizzazione e ripresentazione al grande pubblico, gli Studios abbiamo deciso, dopo il successo de Il Re Leone, di convertire in un'esperienza tridimensionale proprio questa pellicola.

C’era una volta... un capolavoro!

Raccontare la storia de La Bella e la bestia può sembrare futile, visto quanto è celebre e ben radicata nella memoria della conoscenza collettiva della moderna società. Oggi è soprattutto un racconto romantico, pieno di magia e umorismo, ma al suo debutto il film aveva un messaggio ben preciso da trasmettere. Negli anni Novanta, infatti, si era diffusa la cultura della moglie trofeo, il gioiello bello e sistemato da esibire davanti alla società. Il successo dell'uomo era quasi divenuto proporzionale alla bellezza di sua moglie. Disney decise di andare prepotentemente contro tendenza dichiarando che l'immagine, in fin dei conti, non era tutto. Un messaggio che, ad anni di distanza, non farebbe male ricordare con forza anche alla società attuale, sempre più manipolata dall'idea estrema di bellezza.
La Bella e la bestia è uno dei capolavori del portfolio Disney e, dopo questa rimasterizzazione e conversione stereoscopica, si conferma tra i migliori film d'animazione in circolazione. La poliedricità dei suoi personaggi, così carismatici ed affascinanti, le atmosfere da sogno, colorate e dalle altezze vertiginose, la colonna sonora ricca di richiami melodici e ritornelli irresistibili, rendono la pellicola un prodotto perfetto di cui non ci si stanca davvero mai. Il lavoro svolto da Disney per questa edizione speciale in 3D, poi, non fa che amplificare ogni effetto intrinseco alla pellicola. I colori appaiono più vibranti e contrastati e le fisionomie si gonfiano sotto dei tratti stilistici ben definiti ma mai invadenti. Il 3D regala poi delle profondità di campo che esaltano le proporzioni gotiche del castello e della foresta, sfumando i panorami quando sullo schermo appaiono i primi fiocchi di neve o una leggera brezza smuove gli elementi vegetali.
La Bella e la Bestia diventa così l'incantesimo che ha costretto il suo egocentrico protagonista nel corpo della bestia, intrappolando lo spettatore in una gabbia dorata fatta di movimenti di macchina fluidi, che scintillano sui candelabri dorati, e melodie che da sempre ammaliano gli ospiti consapevoli della serata.

E vissero felici e contenti!

Si, ovviamente è anche il finale de La Bella e la Bestia, ma in questo momento non è al destino di Belle e Adam che ci stiamo riferendo, quanto a quello di una coppia reale molto più recente. Il film è infatti anticipato da Rapunzel - Le incredibili nozze, cortometraggio che, come suggerisce il nome stesso, racconta il tanto atteso matrimonio tra Rapunzel e Flynn Ryder. Il sole splende alto in cielo, tutto il regno è in festa e Maximus e Pascal sono responsabili della custodia degli anelli dei due sposi. Peccato che, per uno sfortunato incidente, questi vengano temporaneamente persi... I movimentati minuti che seguono questo evento sono divertenti e ironici, seguendo lo stile del film, e confermano ancora una volta quanto il concept alla base di Rapunzel sia vincente. Basta poco per riaccendere la voglia di tornare a vedere come tutto è cominciato e innescare il desiderio di scoprire cosa il futuro potrebbe riservare loro. 

La Bella e la Bestia 3D Molti hanno spesso espresso dubbi su questa operazione attuata da Disney di riportare al cinema i grandi classici, convertendo alcuni di loro in pellicole 3D. Il piacere di vedere i film che hanno fatto la storia dell’animazione su grande schermo è però sempre soddisfatto da un lavoro attento, puntiglioso e mai troppo invasivo che tende ad esaltare le potenzialità di questi progetti. Anche quando ormai, e spesso inevitabilmente, non si tratta della loro prima visione, lo spettatore non può che rimanere affascinato davanti a queste storie e tanto basta a giustificare il gusto che si prova a vederle su grande schermo.

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