Recensione L'esigenza di unirmi ogni volta con te

Partendo dalle pagine di un suo romanzo, Tonino Zangardi pone Marco Bocci nei panni di un poliziotto che finisce per intrecciare una relazione amorosa con una Claudia Gerini sposata ma trascurata dal marito.

Recensione L'esigenza di unirmi ogni volta con te
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"Una grande storia d'amore vissuta fino all'estremo impossibile, senza freni".
Regista, tra l'altro, di Allulo drom - L'anima zingara (1992), Prendimi e portami via (2003) e Sandrine nella pioggia (2008), il romano classe 1957 Tonino Zangardi sintetizza così il suo L'esigenza di unirmi ogni volta con te (2015), tratto dall'omonimo romanzo scritto dallo stesso.
Ne è protagonista Claudia Gerini nei panni di Giuliana Fiorentino, che, sposata da dieci anni con il poco passionale Martino alias Marc"Body snatch"Duret, più preoccupato del lavoro che di renderla felice, svolge l'attività di commessa all'interno di un supermercato dove, una mattina, due malviventi irrompono per mettere a segno una rapina.
Situazione tesa ed altamente tragica in cui arriva fortunatamente a salvarle la vita Leonardo, affascinante poliziotto conosciuto poco prima che, interpretato dal Marco Bocci della serie televisiva Romanzo criminale (2008 - 2010), provvede senza volerlo a far nascere tra loro un'attrazione senza limiti destinata a condurli a scelte estreme pur di rimanere insieme.

All'improvviso uno sconosciuto...

Quindi, con l'Antonino Iuorio di Piano 17 (2005) che, nel ruolo del collega di lui Vito, si concede anche un esilarante discorso riguardante "le donne puttane a letto", i circa novanta minuti di visione che prendono progressivamente forma puntano a far interrogare i due protagonisti su fino a che punto ci si possa spingere per vivere il proprio amore.
E, al di là di una nuotata sott'acqua in evidente omaggio al super classico della Settima arte L'Atalante (1934) di Jean Vigo (non a caso, accanto a Minerva pictures produce Atalante Film), non si fatica, in un certo senso, ad avvertire il tentativo di avvicinare l'insieme ad una certa celluloide di genere; sia tramite l'introduzione di un delitto non poco fondamentale nell'ambito della vicenda raccontata, sia grazie a momenti come quello onirico in cui Giuliana viene investita da frammenti di vetro.
Tentativo, però, piuttosto inutile e di cui sorge spontaneo chiedersi quale sia la necessità, considerando che la sceneggiatura - a firma dello stesso Zangardi insieme all'Angelo Orlando autore di L'anno prossimo... vado a letto alle dieci (1995) - sembra ridursi continuamente a tracciare una storia degna di una soap opera. Tanto più che, infarcita di dialoghi piuttosto risibili, non viene certo aiutata dalla mediocre recitazione sfoggiata dagli attori e dal ridicolo involontario che finisce per emergere nel corso di determinate situazioni... con la fiacchezza narrativa che regna quasi sovrana e abbastanza audaci scene di sesso che arrivano a rappresentare, di conseguenza, l'unico elemento da gustare... almeno nell'inutile sforzo di non sprofondare in un sonno liberatorio.

L'esigenza di unirmi ogni volta con teL’esigenza di unirmi ogni volta con te segue il tema centrale di tutti i miei film: l’amore, la difficoltà di amare ed essere felici, l’ossessione dei sentimenti, la fragilità umana quando viene travolta da tutto questo. Leonardo e Giuliana sono due vite che s’incontrano in un momento particolare della loro vita. Come due specchi opposti che si riconoscono con la voglia di fondersi. Un uomo e una donna che decidono di rivoltare le proprie vite e provare a volare. Una storia che non è solo un on the road fisico sulla strada ma anche un lungo viaggio interiore che ricompone le loro vite attraverso i loro pensieri e i loro ricordi. L’incontro fra queste due anime non è altro che il grimaldello per aprire gli aspetti controversi della loro personalità, la psicologia dei comportamenti, la ricerca del cercare da dove scaturiscono i desideri e i bisogni di ciascuno”. Vi consigliamo di leggere questa lunga spiegazione del regista Tonino Zangardi per capire il senso del suo lungometraggio, fiacca storia di amore e tradimento che, a tratti involontariamente ridicola, difficilmente riesce nell’impresa di coinvolgere lo spettatore.

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