Recensione L'alba dei Morti Viventi - edizione speciale

Un capolavoro del cinema che ritorna

Recensione L'alba dei Morti Viventi - edizione speciale
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Zombi amore mio

Il cinema horror, nel corso degli anni, ha saputo partorire decine e decine di creature, che si sono imposte con forza accanto ai classici mostri da letteratura. Una delle più recenti è senza dubbio lo zombi che, da lavoratore ubbidiente si è trasformato in un cadavere cannibale che passa il tempo vagabondando in una sorta di vita fittizia. Lo zombi moderno nasce nel '68 grazie all'ormai mitico film "La Notte dei Morti Viventi" di G.A. Romero, che scosse le fondamenta del cinema regalandoci uno dei più bei film horror di sempre (a cui seguirono ben 3 sequel). L'alba dei Morti Viventi è il remake del secondo film (in Italia è giunto col nome di Zombi) e si prospetta il difficile compito di riuscire a emulare gli sfarzi di una serie ormai entrata nel mito...

L’inferno ha di nuovo finito i posti....e i morti continuano a camminare

Una tranquilla cittadina americana è stata invasa dagli zombie, creature orribilanti bramose di carne umana. Tutta la popolazione - quella ancora in vita - è sotto shock, e i pochi superstiti cercano in tutti i modi di mettersi al riparo. E' cosi che cominciano le vicende di Ana Clark e di un gruppo di sopravvissuti, dei quali fanno parte un agente di polizia, lo stoico Kenneth, il timido e riservato Michael, e Andre, marito di una donna incinta.
Il posto più sicuro nel quale rifugiarsi è un centro commerciale della zona, che in pochissimo tempo viene trasformato in una vera e propria fortezza. Sfortunamente quel posto, che sembrava tanto sicuro, in realtà non lo è...

Una legge non scritta del cinema vuole che intraprendere la strada del remake risulti essere una sorta di roulette russa, in cui non sempre basta la fedeltà all'opera originale per garantirne la qualità. Inoltre, nella saga degli zombi, questi tentativi sono stati spesso deludenti e non hanno quasi mai ottenuto il successo sperato. In questo caso, però, non abbiamo a che fare con un vero e proprio remake, ma piuttosto con una sorta di rivisitazione che racconta la stessa storia, ma con tematiche e schemi completamente diversi. Molte sono le differenze tra il film di Romero e questo, a cominciare dalle stesse creature: se gli zombi "romeriani" sono dei cadaveri lenti che si muovono impacciati, qui assistiamo ad una sorta di uomini decomposti e rabbiosi che corrono con una velocità inumana, dando l'impressione di essere belve selvagge che rincorrono la loro preda. Ma il punto fondamentale su cui i due film si discostano maggiormente sono le tematiche. Le pellicole di Romero sono da sempre impregnate di un significato politico di fondo che va al di là del semplice film horror e si sofferma molto sull'aspetto sociale della vicenda. In questo remake, invece, il risvolto politico è stato completamente abbandonato, in favore della continua illusione che dentro il supermercato si possa ritornare a vivere ed a sperare. Sebbene molto rischiosa, questa scelta si dimostra abbastanza felice, in quanto dà al film un gradevole tocco psicologico ad una vicenda che risulterebbe altrimenti banale. A potenziare il tutto vi è la buona caratterizzazione dei personaggi, e gli intrecci psicologici risultano abilmente gestiti (in particolare quelli sentimentali). Il risultato finale è quello di un film tanto splatter è horror quanto triste e malinconico, che fa più leva sui sentimenti che sui possibili risvolti politici e sociali. La pellicola poi è anche fortemente horror abbondando di scene "ipersplatter" realizzate magistralmente con degli effetti speciali vecchio stile (poca computer grafica molto sangue e budella finte) che ricordano i più classici film dell' orrore degli anni '80, ma realizzati decisamente meglio grazie alle tecnologie moderne. Gli attori che interpretano la vicenda sono tutti sconosciuti, ma se la cavano decisamente bene e ci offrono una discreta prestazione che va al di là del classico urlo di spavento. La fotografia valorizza molto il verde ed il giallo soprattutto nelle scene che si svolgono in interni, mentre verso la fine prevale il grigio che evidenzia le scene ambientate in strada. La colonna sonora è abbastanza beffarda, leggermente controcorrente rispetto al classico film horror: essa sottolinea principalmente i momenti di calma (o quelli subito dopo una scena particolarmente forte ) con musichette pop e country, che volutamente sviano lo spettatore. Menzione speciale per l'onnipresente Tom Savini (qui in veste di sceriffo d'acciaio) e per il reverendo televisivo che dice una frase cara a tutti i fan degli zombi: "Quando all'inferno non c'è più posto i morti camminano sulla terra!"



Edizione DVD

Senza infamia e senza lode la qualità complessiva di questo dvd, sia per quanto riguarda il video sia per l'audio.
Il video è il "classico" 2.35:1 con un bitrate medio di 6.4mb/s. Ottima la tridimensionalità, dove i fondali, unitamente ai primi piani, vengono resi in maniera superlativa. Però va segnalata una compressione non proprio ai massimi livelli, che mette in risalto un discreto rumore video sopratutto sui cieli. Discutibile poi la resa cromatica di tutta la pellicola.

Sulla stessa lunghezza d'onda anche il comparto audio. Non potevano mancare le due tracce in inglese e in italiano codificate in dolby digital 5.1 half rate. Migliorabile la dinamica complessiva della traccia, esattamente come più risalto avrebbe meritato tra traccia LFE, la quale si fa sentire veramente poco e anche raramente. Per il resto, buoni effetti sonori e buono il parlato.

L'edizione oggetto di questo articolo vanta un gran numero di contenuti speciali e tutti di ottima fattura. Oltre all'introduzione del regista, al making of, ed ad un buon numero di scene eliminate, è possibile visionare una serie di bollettini fittizi (ma fatti ad arte tanto da sembrare veri) ed un video che racconta gli ultimi terrificanti giorni di vita di Andy, il venditore di armi. In particolare, i bollettini e la cassetta sono veramente ben fatti e da soli valgono l'intero acquisto del dvd.

L'alba dei morti viventi Il film si discosta abbondantemente da quello originale e sostituisce la politica con gli intrecci psicologici. Questa scelta, nonostante l'indubbio rischio, si rivela efficace e riesce ad elevare il film molto al di sopra della media degli horror attuali. La sensazione generale è quella di assistere sì ad un remake, ma impostato in modo decisamente più caldo ed umano, rispetto al film originale volutamente freddo e politicamente scorretto. Consigliato sia ai fan della saga, sia a chi si avvicina per la prima volta a questo genere. L'edizione DVD è ricca di contenuti speciali degni di tale nome, i quali danno una strana sensazione di verosomiglianza, suscitando un leggero disturbo anche alle persone più avezze a questo genere di situazioni.

7.5

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