Recensione Joker - Wild Card

Simon West dirige Jason Statham nel secondo film tratto dal romanzo di William Goldman, in cui un giocatore d’azzardo in riabilitazione decide di dedicare la sua vita alla protezione delle persone coinvolte nel difficile mondo del gioco d’azzardo...

Recensione Joker - Wild Card
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Jason Statham e Simon West tornano a collaborare insieme per la terza volta dopo The Mechanic e I mercenari 2. Come nel caso del primo film citato (rifacimento di un revenge-movie del '72 con protagonista Charles Bronson) ci troviamo anche questa volta dinanzi ad un remake: in quest'occasione il titolo di partenza, risalente al 1986, è Black Jack con Burt Reynolds. Rilasciato in patria in un numero limitato di sale e sulle piattaforme on demand il 30 gennaio 2015, Joker - Wild Card è stato un clamoroso insuccesso di pubblico, tanto che il misero guadagno di 3 milioni di dollari è stato appena un decimo rispetto al budget di produzione. Un progetto che Statham aveva in testa da almeno cinque anni e che in un primo momento aveva ben altre ambizioni: dietro la macchina da presa doveva infatti sedersi originariamente Brian De Palma, in seguito sostituito dal ben meno talentuoso West. Confermato invece come sceneggiatore d'eccellenza lo scrittore William Goldman (autore di stesure capolavoro come quelle di Butch Cassidy e Tutti gli uomini del presidente), già autore del romanzo originario, ma a conti fatti qualcosa non è andato per il verso giusto.

Born to be wild

In Joker - Wild Card Nick Wild è un ex-giocatore incallito che fa dei piccoli lavoretti (bodyguard, mercenario, investigatore) in quel di Las Vegas. La sua amica Holly, che si mantiene da vivere prostitutuendosi, viene brutalmente picchiata e stuprata dal ricco e potente boss Danny DeMarco e chiede aiuto proprio a Nick per ottenere la sua vendetta. Nonostante un'iniziale reticenza l'uomo accetta l'incarico e, dopo aver steso DeMarco e i suoi scagnozzi, offre ad Holly la possibilità di farla pagare ai suoi aguzzini, rubando inoltre 50.000 dollari dalla cassaforte del gangster. Coi soldi appena intascati Nick decide di tentare la fortuna al casinò per potersi rifare una vita all'estero, ma gli uomini di DeMarco sono già sulle sue tracce...

Tutto in una notte

Se già il film del '86 non era certo un capolavoro, Simon West riesce nell'impresa di superficializzare ulteriormente le basi di partenza, realizzando una trasposizione talmente esile che finisce per reggersi solamente sulle aitanti spalle del suo protagonista. Tolte infatti una manciata di sequenze action coreografate e dirette con un certo stile (rallenty incluso) con un Statham in forma fisica sempre smagliante, Joker - Wild Card rimane un titolo vuoto e privo di guizzi. La sceneggiatura di Goldman appare qui spogliata di ogni contenuto e nei novanta minuti di visione non accade praticamente nulla; la trama procede da un punto A ad un punto B senza colpi di scena e anche i combattimenti, per quanto come detto godibili dal punto di visto visivo, risultano privi di pathos a causa dell'evidente invulnerabilità di Nick, infallibile macchina di morte. Il tono introspettivo che prova ad emergere attraverso l'escamotage del gioco compulsivo rimane soffocato da una caratterizzazione improbabile, che non ci rivela nulla del passato del personaggio, con alcuni ripetuti e brevi flashback senza un vero e proprio senso logico. A completare la disfatta ci pensano interpreti di contorno in totale miscasting, dal poco credibile villain di Milo Ventimiglia (Heroes) al ricco e timido miliardario Michael Angarano, tanto che gli unici minuti di gioia attoriale sono quelli in cui calca lo schermo il sempre bravo Stanley Tucci.

Joker - Wild Card Il romanzo di William Goldman (qui anche sceneggiatore) non è evidentemente fatto per il cinema. Anche in questa seconda trasposizione ad opera di Simon West infatti si respira un profondo senso di vuoto narrativo, appesantito da una regia e un protagonista a loro agio solamente nella componente action, che seppur discretamente realizzata non può nascondere il nulla che vi è dietro. Joker - Wild Card si conferma l'ennesima produzione "alimentare" per Jason Statham, che tolta qualche rara eccezione sembra destinato a seguire (come conferma anche lo scarso successo di pubblico) il percorso discendente di altre star del filone.

4.5

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