Recensione Ip Man 2

Donnie Yen ritorna nei panni del maestro di Bruce Lee

Recensione Ip Man 2
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Ip Man (Donnie Yen) fugge dalla Cina a Hong Kong, dove ha intenzione di aprire una scuola di wing chun. Nonostante le difficoltà economiche, l'uomo riesce nel suo intento, ignaro che chiunque voglia insegnare le arti marziali deve prima sostenere il confronto con i grandi maestri, capeggiati da Hung (Sammo Hung). Quest'ultimo sta organizzando una manifestazione di boxe, per agevolare i rapporti tra la comunità orientale e quella occidentale. Tuttavia il pugile star dell'evento, Taylor "The Twister" Milos (Darren Shahlavi), dall'indole violenta, fa di tutto per mettere in ridicolo gli sfidanti etichettandoli come razza inferiore. In seguito a un tragico evento, Ip Man deciderà di affrontare lo straniero in un incontro leggendario.Dopo il grande successo, di critica e di pubblico, del primo episodio, Wilson Yip e Donnie Yen ritornano per raccontarci il proseguo della vita del Maestro di Bruce Lee. Discostandosi dalla cornice storica che aveva fatto da sfondo agli eventi narrati nel film precedente, questa volta il regista strizza l'occhio alle pellicole di genere ottantiane made in Hong Kong, dividendo la pellicola in due parti quasi distinte ma comunque in grado di appassionare sino ai titoli di coda.

Dalla Cina con furore

Nei primi due terzi, i più riusciti, assistiamo alle difficoltà che Ip Man trova nell'aprire una propria scuola, non disdegnando anche una componente introspettiva e recuperando personaggi già visti nel precedente episodio. Si respira un sottofondo epico, avvantaggiato da un uso intensivo ma mai irritante della colonna sonora, che ha il suo culmine in due scene da stato dell'arte per il filone: il combattimento al mercato e il confronto tra Ip Man e il Maestro Hung. Osservare due vere e proprio star delle arti marziali come Donnie Yen e Sammo Hung (nonostante l'età e il sovrappeso, comunque in gran forma) darsele di santa ragione su un tavolo traballante, seppur aiutati da un utilizzo, comunque soft, degli effetti speciali, è una vera e propria pagina di cinema da venerare per tutti i fan del kung fu. Nell'ultimo terzo invece il film si trasforma radicalmente, ricordando alcuni classici del passato e inserendo la figura degli occidentali in maniera macchiettistica, raggiungendo l'apice con la caratterizzazione estrema e poco credibile del pugile The Twister, sfacciatamente odioso sin dalla sua prima inquadratura. Tralasciando però questa voluta e rimarcata scelta narrativa, l'incontro tra Ip Man e il boxeur si rivela incredibilmente avvincente, in una danza di sifu e montanti che ha il suo apice nell'anthemico finale. Wilson Yip non dimentica però anche i personaggi secondari, con alcuni graditi ritorni (anche se a tratti un po' forzati) e una piccola chicca nell'epilogo che strappa un sorriso. Sul versante della veridicità storica anche in questo caso l'attinenza ai fatti reali è pressoché nulla, ma poco importa in un'opera che si propone come spettacolo action non privo di un'anima pulsante e appassionata.

Ip Man al cinema

Della saga sarebbe in cantiere anche un terzo capitolo, ma Donnie Yen non ha ancora deciso se tornerà nei panni del Maestro, dichiarandosi però possibilista. Nel frattempo ne è uscito un prequel, Ip Man: Legend is Born, al quale sia Yen sia il regista Wilson Yip sono del tutto estranei, nonostante la presenza di Sammo Hung e altri attori visti nel dittico originale. Inoltre, potete recuperare anche The Grandmasters, l'ultimo del grande Wong Kar-wai, che vede come protagonisti Tony Leung (nei panni di Ip Man) e la bellissima Zhang Ziyi.

Ip Man 2 Ricca edizione per il blu-ray di Ip Man 2, che ci offre una lunga serie di extra, tra cui "Ip Man incontra l'Occidente": Intervista a Valerio Guslandi (13 min.), il gala premiere, il teaser e uno spot tv del film, il making of (17 min.), il dietro le quinte (10 min.), il Shooting diares, le scene tagliate (9 min.), delle lunghe interviste a Donnie Yen, Sammo Hung e al regista Wilson Yip (41 min.), e una lista di trailer della collezione Far East (25 min.). Ottimi audio e video. Pur non raggiungendo le vette del film precedente, Ip Man 2 si rivela una visione piacevole, pressoché obbligata per gli amanti del kung fu che rimarranno estasiati dal combattimento tra Donnie Yen e Sammo Hung. Giostrando con maestria tra momenti più introspettivi e altri di pura azione, Wilson Yip riesce ancora una volta a creare uno spettacolo avvincente confermando la rinascita di un genere.

7.5

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