Recensione Il risveglio del tuono

Edward Burns, Catherine McCormack e Ben Kingsley sono i protagonisti dello sci-fi horror Il risveglio del tuono, improbabile trasposizione della storia breve di Bradbury diretta da Peter Hyams.

Recensione Il risveglio del tuono
Articolo a cura di

Ci sono pellicole il cui destino è indelebilmente segnato da problemi finanziari. Caso di cui è stato vittima anche Il risveglio del tuono, horror/sci-fi uscito nel 2005 (ispirato a una storia breve del grande Ray Bradbury) che è si rivelato un completo fallimento, sia di critica che di pubblico, in buona parte dovuto alla bancarotta durante la fase di post-produzione, fattore che ha impedito, tra le altre cose, il completamento degli effetti speciali. E pensare che le basi di partenza erano più che ottime e vedevano previste in partenza la regia di Renny Harlin (58 minuti per morire, Cliffhanger) e la presenza nel cast di Pierce Brosnan. In seguito al dilungarsi delle tempistiche il primo venne sostituito da un buon artigiano di genere come Peter Hyams (Atmosfera Zero, Timecop) mentre il ruolo di protagonista venne affidato ad Edward Burns, con Ben Kingsley e Catherine McCormack (l'indimenticabile Murron di Braveheart) nelle altri parti principali.

The Butterfly Effect

Chicago, 2055. Il miliardario Charles Hutton è a capo di una società che organizza dei viaggi del tempo, facendosi pagare profumatissime cifre dai facoltosi clienti. La "gita temporale", lunga solo cinque minuti, prevede una battuta di caccia nella Preistoria e l'unico avvertimento è quello di non alterare il luogo del passato. Durante l'ultima spedizione però qualcosa va storto e l'involontaria uccisione di una farfalla provoca un radicale cambiamento nel presente, con la flora e la fauna che cambiano progressivamente in seguito all'arrivo di potenti onde temporali. Nuove specie di animali enormi e feroci e la natura che si riappropria dei propri spazi fanno presagire un ritorno all'età della pietra: l'unica speranza per l'umanità risiede nello scienziato Travis Ryder (a capo del progetto di Hutton) e nella sua collega Sonia Rand, i soli a poter trovare una soluzione per ristabilire il giusto ordine delle cose.

Disastro completo

Partiamo dalle uniche componenti vagamente positive: Il risveglio del tuono ha un discreto ritmo, una piacevole colonna sonora e uno spunto narrativo (merito di Bradbury) almeno in partenza accattivante. Tutto il resto è un totale disastro, in cui è difficile salvare qualcosa. La sceneggiatura cerca di nascondere malamente degli enormi plot-hole, che finiscono per rendere inspiegabile l'intero costrutto, epilogo incluso: non è certo semplice raccontare una storia di viaggi nel tempo con risvolti plausibili, ma in più occasioni qui si rasenta la soglia del ridicolo. In rari casi le deficienze di script vengono salvate da una confezione impeccabile che purtroppo non appartiene al film, tutt'altro. La misera qualità degli effetti speciali fa concorrenza alle peggiori produzioni Asylum, con dinosauri, scimmie e pipistrelli mannari e serpenti marini realizzati con una pochezza sconcertante, senza dubbio dovuta ai sopracitati problemi produttivi ma non per questo più giustificabile; l'unica sequenza decente vede un'improvvisa invasione di formiche giganti, ma si perde anch'essa in un mondo del futuro che sembra fatto di cartapesta. A peggiorare ulteriormente le cose ci si mette un cast sì variegato ma assolutamente fuori parte, con Ben Kingsley (con tanto di improponibile parrucchino) nel ruolo forse più scult dell'intera carriera.

Il risveglio del tuono Dinosauri, mostruose specie animali, viaggi nel tempo e "onde" che modificano indelebilmente il presente narrativo del racconto: Il risveglio del tuono aveva tanta carne al fuoco ma le enormi difficoltà produttive hanno reso questa trasposizione della storia breve di Bradbury uno dei più grandi e fallimentari scult del nuovo millennio. Sci-fi horror che, se non fosse per il cast di richiamo, sarebbe facilmente collegabile alle produzioni Asylum, il film di Hyams pecca sia in fase di sceneggiatura, con buchi e forzature narrative incredibili, che nel campo puramente spettacolare, a causa di effetti speciali che definire ridicoli è un eufemismo.

4

Quanto attendi: Il risveglio del tuono

Hype
Hype totali: 1
40%
nd