Il Prescelto, il film con Nicolas Cage finalmente disponibile in DVD

Un villaggio tutto da scoprire in compagnia di Nicolas Cage direttamente dal nostro divano: la recensione del DVD de Il Prescelto.

Il Prescelto, il film con Nicolas Cage finalmente disponibile in DVD
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Il sincretismo cinematografico

Quando si parla di cinema, ed in particolar modo di cinema americano, è necessario considerare se il film in questione sia o meno un remake. Gli americani, infatti, hanno la "singolare" abitudine di rielaborare un ragguardevole numero di pellicole, fornendole di una chiave di lettura che spesso risulta totalmente differente da quella originale. Questa consuetudine va al di là del semplice remake (che per definizione presuppone solo un aggiornamento ai tempi), e spesso si assiste a vere a proprie rielaborazioni che hanno ben poco in comune con l’originale (eccetto le linee generali della trama).
Gli esempi sono tantissimi, e vanno dai must dell’ horror giapponese (Ring, Dark Water ) alle commedie italiane (Big non è altro che una rielaborazione di Da Grande, con Renato Pozzetto).
Il Prescelto (il cui titolo originale è The Wicker Man) appartiene a questa categoria di film e rielabora senza troppi scrupoli un super cult inglese degli anni '70, di cui tuttora gli appassoonati conservano un nitido ricordo, nonostante gli anni trascorsi (recentemente il gruppo heavy metal Iron Maiden gli ha dedicato una canzone).

The shadow of the Wicker Man is rising up again

L’agente di polizia Edward Malus sta facendo il suo giro di ronda con la sua motocicletta, quando vede una bambina buttare una bambola dal finestrino del'auto su cui sta viaggiando. Con un gesto atletico Edward raccoglie il giocattolo, e fermando la macchina si appresta a restituire la bambola alla bambina. Tuttavia la piccola non sembra per nulla contenta della cortesia e senza quasi dire una parola rigetta la bambola tra le espressioni incredule di Edward e la madre. Ancora una volta, Edward va a raccogliere la bambola, ma quando si sta avvicinando alla macchina, un camion la prende in pieno lasciando la bambina incastrata nelle lamiere. Gli sforzi di Edward per recuperare la piccola sono vani ed in poco tempo la macchina esplode uccidendone gli occupanti.
Qualche mese dopo Edward non ha ancora assimilato il trauma dell’ incidente ed ha abbandonato momentaneamente il suo lavoro per riflettere sulle sue azioni.
A rompere la monotonia di quei giorni, arriva inaspettata una lettera di una sua vecchia fidanzata, Willow, che, disperata, chiede aiuto all'amico per ritrovare sua figlia scomparsa. Vedendo in quella bambina una possibilità di redenzione, Edward si precipita subito dove attualmente vive la sua ex fidanzata, Summers Isle.
Arrivato sull’isola, Edward scoprirà non solo che il posto è meno pacifico di quel che sembra ma, soprattutto, è permeato da una strana atmosfera che lo porterà a dubitare di tutto quello che vedrà e sentirà.

Snaturamento completo

Come scritto in precedenza, il film non è altro che il remake di un famosissimo cult inglese degli anni '70. Il film originale risulta parecchio interessante, in quanto tende a mettere l’accento sul confronto tra le religioni e sul culti pagani, rappresentando tuttora un prodotto attualissimo.
In questa trasposizione, invece, tutto si riduce ad una vicenda incentrata sulla figura di Cage, che fa di tutto per risultare noiosa, banale e spaventosamente scontata (dopo circa 20 minuti è già intuibile il finale). Il difetto più grave, però, è un altro, e consiste nell’assoluto rifiuto da parte del regista di rischiare su un film che, viste le premesse, poteva essere un ottimo pretesto per parlare di attualità (un po’ come il recentissimo I Figli degli Uomini).
Quindi, oltre ad essere inutilmente banale, il film risulta tiepidissimo ed assolutamente privo di mordente, snaturando completamente le tematiche della pellicola a cui si ispira e trasformando il tutto in una sorta di The Village.
A compromettere ulteriormente la qualità del prodotto finito, vi sono parecchie scene assolutamente ridicole e degne del più infimo film trash (in particolare basterebbe pensare alla scena in cui Cage si traveste da orso, per non farsi riconoscere, ma rimane a viso scoperto,) che rendono la vicenda più simile ad un Benny Hill Show che ad un film drammatico.
La situazione non migliora dal punto di vista della regia, che risulta parecchio confusa (specie nella prima parte) e tristemente simile ad una sorta di collage che riunisce svariate parti senza uno scopo ben preciso, se non quello di annacquare la vicenda. Questo è particolarmente evidente per le prime sequenze, che risultano quasi staccate, riducendosi ad un intermezzo tragico prima della lettera (in teoria l’incidente dovrebbe figurare come un ulteriore spinta per partire, ma risulta assolutamente superfluo in quanto decisamente mal sviluppato). In mezzo a tutta queste serie di difetti, l’unico pregio che spicca è la scelta delle attrici (quasi tutte dai capelli rossi o biondi), che risultano particolarmente azzeccate e capaci di creare un minimo di atmosfera, che comunque non riesce a migliorare la scarsità del prodotto. La recitazione (specie quella di Cage), non è di sicuro da Oscar ma neppure esageratamente brutta da risultare fastidiosa, e riesce a fare da lenitivo nel marasma generale (eccetto nelle scene involontariamente ridicole).
Piuttosto scialba l'edizione in dvd della pellicola in questione, che d'altra parte non avrebbe comunque meritato un trattamento di riguardo. Se alla vostra videoteca di fiducia dovessero aver esaurito tutti i film degni di nota e doveste trovarvi a passare una serata in compagnia dell'ultima pellicola di Neil Labute, perlomeno dal punto di vista tecnico non avrete di cui lamentarvi: la qualità video, anche grazie al formato widescreen, è di ottimo livello, e anche le tracce audio, in italiano ed inglese, entrambe Dolby Digital 5.1, svolgono diligentemente il loro dovere. All'interno del disco sono inoltre presenti vari trailer e numerose interviste ai membri del cast e dello staff tecnico.

Il Prescelto Se si dovesse stendere una classifica dei film peggiori dell’anno, Il Prescelto occuperebbe di sicuro uno dei primi tre posti. La sconcertante banalità, unita ad un totale snaturamento di quello che è stato uno dei maggiori cult inglesi, lo rendono pressoché inguardabile e assolutamente prevedibile. A peggiorare il tutto si aggiunge il fatto che spesso si assiste a scene assolutamente ridicole e senza senso,che abbassano di parecchio la qualità del film. Da evitare se non per farsi due risate con gli amici. Senza infamia e senza lode l'edizione in dvd, che comunque risulta ben realizzata nei suoi aspetti tecnici.

4

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