Il Grande Lebowski, recensione del capolavoro grottesco dei fratelli Coen

Il cult-movie dei Coen in alta definizione: vale la pena acquistare il Blu-ray de Il Grande Lebowski?

Il Grande Lebowski, recensione del capolavoro grottesco dei fratelli Coen
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Senza ombra di dubbio, Universal è una di quelle major che non poco si è dedicata alla rimasterizzazione in alta definizione dei titoli più o meno mitici appartenenti al suo immenso catalogo.
Sarebbe sufficiente soltanto dare uno sguardo al grande lavoro svolto sui capolavori appartenenti alla filmografia di Alfred Hitchcock, sulla mitica trilogia di Ritorno al futuro e su cult e classici del calibro di Footloose di Herbert Ross, Colazione da Tiffany di Blake Edwards e I ragazzi della 56ª strada di Francis Ford Coppola.
Cult e classici cui va ad aggiungersi questo Il grande Lebowski, che, diretto nel 1998 da Joel Coen e dal non accreditato fratello Ethan, insieme al quale firma anche la sceneggiatura, si svolge, però, sette anni prima a Los Angeles, mentre è in pieno svolgimento la guerra in Iraq.
Ma non si tratta di un lungometraggio a carattere bellico, bensì di una commedia dai toni grotteschi che vede il futuro premio Oscar Jeff Bridges concedere anima e corpo al disoccupato giocatore di bowling del titolo, il quale, detto "Drugo" e rimasto legato agli anni Settanta, prima finisce scambiato per un magnate miliardario che ha il suo stesso cognome, poi si ritrova coinvolto in un vortice di rapimenti e riscatti.

Il blu-ray

Magnate miliardario che possiede il volto del veterano David Huddleston de La storia di Babbo Natale, il quale rappresenta soltanto uno degli elementi atti a impreziosire il ricco cast; comprendente la Tara Reid della serie American pie e Julianne Moore rispettivamente nei panni della sexy amante e della folle figlia di quest'ultimo.
Folle figlia tramite la cui figura i Coen sembrano sfoderare la loro consueta, ironica critica al mondo borghese, man mano che lo script - parzialmente ispirato al romanzo Il grande sonno di Raymond Chandler - conduce verso un inaspettato risvolto finale.
Script che, tra la sequenza cult riguardante l'immenso John Goodman alle prese con la distruzione di un'automobile di lusso e una conversazione tra Ben Gazzara e Bridges curiosamente anticipatrice di quello che sarebbe diventato, soltanto anni dopo, il porno interattivo, sfodera situazioni e dialoghi - come pure le lunghe inquadrature fisse con più personaggi - che sembrerebbero influenzati in maniera evidente dal Quentin Tarantino di Pulp fiction e Jackie Brown.
D'altra parte, lo stesso enfant terrible di Hollywood, da sempre, annovera tra i suoi modelli ispiratori i fratellini autori di Blood simple-Sangue facile e Crocevia della morte, tanto da aver reclutato nel suo esordio Le iene il loro Steve Buscemi; presente anche qui, insieme a Philip Seymour Hoffman, John Turturro e Sam Elliott.
Mentre una nutrita colonna sonora comprendente la rilettura per mano dei Gipsy kings della eaglesiana Hotel California e le Run through the jungle e Lookin' out my back door dei Creedence Clearwater Revival provvede ad accompagnare le quasi due ore di visione che, non prive di sequenze divertenti, includono anche assurdi momenti onirici atti probabilmente a omaggiare un certo cinema da trip di moda nei seventies.
Momenti di cui viene raccontata la genesi nel mini-speciale Sogni di tappeti volanti e birilli: La sequenza del sogno del Drugo, posto nella ricca sezione extra del disco che, oltre a un'esilarante introduzione esclusiva al film e a dieci minuti di interviste a registi e cast sui personaggi, propone non pochi contenuti.
Da un making of di ventiquattro minuti a La Lebowski Fest: Storia di un uomo di successo, riguardante un evento annuale ispirato alla pellicola; passando per l'album fotografico di Jeff Bridges, una mappa interattiva per scoprire le location in cui il film è stato girato, una photogallery e Il Drugo sa aspettare: Il grande Lebowski 10 anni dopo, ovvero dieci minuti sul fenomeno conseguito a quello che, ai tempi dell'uscita in sala, non fu un successo di pubblico.

Il grande Lebowski Con una buona sezione riservata ai contenuti speciali, Universal lancia in blu-ray uno dei più noti (e amati) lavori concepiti dai fratelli Joel ed Ethan Coen. L’occasione per riscoprire attraverso l’impeccabile qualità dell’alta definizione l’assurda avventura fatta di rapimenti e riscatti in cui finisce coinvolto un grandissimo Jeff Bridges nei panni di uno che la prende come viene. Uno che sguazza tra fumate d’erba e bevute di White Russian, mentre non manca di rendersi protagonista di tanto pericolose quanto divertenti situazioni contornato da un cast in grandissima forma comprendente, tra gli altri, John Goodman e Julianne Moore. La sceneggiatura sapientemente orchestrata fa il resto.

7.5

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