Il Giorno degli Zombi, recensione del DVD

Quando l'horror si mescola con il sociale: recensione del DVD de Il Giorno degli Zombi.

Il Giorno degli Zombi, recensione del DVD
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Non c'è pace per i morti

Correva l'anno 1968 quando La Notte dei Morti Viventi arrivò nelle sale cinematografiche, scuotendo le fondamenta del genere e decretando la nascita dell'horror moderno.
Per la prima volta nel cinema, fecero capolino gli zombi, cadaveri ambulanti in cerca di carne umana ed in grado di contagiare con un semplice morso.
Il film era diretto da George A. Romero, che da signor "nessuno" si trasformò in una delle massime autorità del cinema.
Il Giorno degli Zombi è il terzo capitolo della saga a cui è seguito il recente "Land of the Dead"(in Italia La Terra dei Morti Viventi).

Quando all' inferno non c'è più posto i morti camminano sulla terra.

Un elicottero si avvicina, ed atterra cautamente su una strada disabitata. Due uomini ed una donna scendono dall' elicottero con aria spaurita e preoccupata.
Benchè la speranza sia ormai ridotta al minimo, tentano col megafono di attirare l'attenzione di qualche sopravissuto. Qualcuno risponde, ma nessuno di essi è vivo.
In breve tempo la città è sommersa da morti, che si avvicinano lentamente bramosi di carne umana, e ai tre uomini non resta altro che fuggire e tornare alla propria base, un bunker dell' esercito.
Al suo interno vivono in una convivenza "forzata" scienziati e militari, in un'esistenza grottesca che non è altro che un'ombra di quello che un tempo era la loro vita.
I miltari, sotto la guida dell odioso Rhodes, cercano di imporre con la forza il loro comando, giustificando le loro azioni con la scusa della protezione; gli scienziati, invece, cercano di studiare il fenomeno della zombificazione giungendo a dei risultati inattesi: i non morti non solo possono vivere per circa 15 anni, ma addirittura possono essere rieducati.
Il dottor Frankenstaein non ha dubbi, dopo mesi di sacrifici è riuscito a rieducare uno zombi facendogli recuperare alcune facoltà elementari.
Bud, lo zombi buono ,oltre a ricordare il suo passato e l'uso di alcuni utensili, riesce a provare il piacere della musica ed a nutrire un affetto speciale per il suo nuovo mentore.
Gli scienziati sono chiaramente soddisfatti, ma purtroppo per loro trovano i militari a mettergli i bastoni fra le ruote, e l'idea che esista anche solo la possibilità di convivenza, non viene presa neppure in considerazione.
L'ottusità e la rozzezza dei militari, unita ad una situazione disperata, assesterà il colpo finale al già precario equilibrio del bunker portando a delle tragiche conseguenze.

Un morto molto politico

Quando si parla di Romero, ed in particolare sulla sua quadrlilogia degli zombi, non si pùò fare a meno di descrivere la forte valenza politica di cui sono impregnate le sue opere (il primo film vantava addirittura il primo attore di colore protagonista).
All' epoca della sua uscita, Il Giorno degli Zombi era un aperta denuncia contro l'amministrazione guerrafondaia della presidenza Regan. A distanza di tempo, rivedere questo film fa un certo effetto, in quanto anticipa di vent'anni la paranoia dello straniero post 11 settembre. I militari, in particolare, per quanto mostrato da Romero, incarnano perfettamente l'attuale mentalità degli Stati Uniti. Per loro gli zombi sono semplici mostri da distruggere, ed anche di fronte all' evidenza di un eventale rieducazione, preferiscono far finta di vedere e continuare imperterriti a seminare violenza.
A differenza degli altri due film, il messaggio politico qui è molto più evidente, ed il regista compie l'errore di concentrare dialoghi importanti nella parte centrale, finendo per appesantire eccessivamente la pellicola rendedola difficile da seguire.
Assistiamo quindi ad un film denuncia mascherato da horror, che perde leggermente l'idea originaria che voleva un messaggio percepibile ma mai esplicito tipico degli altri due film.
La sensazione dello spettatore medio è quindi una sequenza di dialoghi intervallati da scene ipersplatter che potrebbero deludere chi cerca sangue e morti sensa disimpegno.
Come sempre la regia di Romero, chiara e precisa, riesce a dare un taglio quasi documentaristico all' intera vicenda aggiungendo un tono di spietato realismo alle scene forti.
In particolare spicca la scena del "Kamikaze" che ci regala delle ottime inquadrature che fissano perfettamente le espressioni facciali.
Tra gli attori, invero tutti bravi e preparati, spiccano Joe Pilato che interpreta un Rodes talmente cattivo ed odioso da risultare detestabile a pelle, e Sherman Howard che, con la sua interpretazione di Bud, riesce a intenerire anche il cuore più duro e restio ai sentimentalismi.
Menzione speciale per gli effetti speciali curati dal mitico genio "pazzoide" Tom Savini, che ci regala il solito party fatto di budella sventrate e mangiate davanti ai nostri occhi come se fossero caramelle.

Edizione DVD

L'edizione DVD del Giorno degli zombi presenta un supporto audio che accontenta sia gli amanti della tecnologia, sia gli affezionati dei vecchi formati. Infatti, oltre all italiano DD 5.1 ed all' inglese stereo, è possibile vedere il film in ITA mono, rendendo l'intera esperienza un pò retrò, ma affascinante nei suoi difetti.
La traccia Dolby Digital è codificata a 6 canali con un datarate di 448 kbits. L'impatto audio di questa traccia, essendo questa una rielaborazione della traccia originale monofonica, è tutt'altro che stupefacente. La dinamica è abbastanza piatta, la tridimensionalità della scena lascia molto a desiderare, e il livello generale del sono è abbastanza basso. Da segnalare poi che l'intervento dei canali surround si fa sentire veramente poco.

La traccia video è in formato 16:9 Widescreen, con rapporto effettivo di 1.75:1. La rimasterizzazione del video (ricordiamo che il video originale risale al 1985) è stata fatta magistrarmente, permettento al video di essere alla pari con le tracce video moderno. Il bitrate medio registra 7,3 Mb/s; il livello del dettaglio generale, sia nei primi che nei secondi piani, è soddisfacente. La resa cromatica invece è un po "spenta", ma riteniamo che sia stata una precisa volontà di Romero.valorizza ottimamente il film che guadagna in qualità video dalla trasposizione digitale.

Nel DVD visionato, non sono presenti i contenuti speciali.

Il giorno degli zombi Il Giorno degli Zombi,rispetto ai due precedenti capitoli, sacrifica l'horror in favore di un più chiaro ed esplicito segnale di denuncia. Sebbene questa idea non sia affatto male, la mal distribuzione dei dialoghi impedisce allo spettatore di apprezzarne bene il valore, finendo inevitabilmente per annoiare i meno attenti e meticolosi. A parte ciò, il film risulta godibile ed attuale nonostante gli anni trascorsi. Consigliato a tutti gli amanti dell'horror alternativo che cercano cultura oltre che sangue.

6

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