Recensione I Nostri Ragazzi

Dopo il riuscito Gli equilibristi, torna Ivano De Matteo con un dramma familiare intenso e toccante

Recensione I Nostri Ragazzi
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Massimo e Paolo sono due fratelli dal rapporto altalenante: il primo (interpretato da Alessandro Gassman) è un noto avvocato difensore associato ad un grande studio, perennemente impegnato e discretamente snob; il secondo (Luigi Lo Cascio) è un benvoluto chirurgo pediatrico dedito a far ritrovare il sorriso ai ragazzini più sfortunati che capitano nel suo ospedale. Entrambi, a modo loro, hanno una vita “perfetta” calata in una famiglia da spot pubblicitario, con due belle mogli e dei figli adolescenti che adorano e sono molto amici tra di loro. Certo, non tutto è rose e fiori: i due ragazzini, Benedetta e Michele, hanno esiti altalenanti a scuola, in preda alle piccole turbe dell'adolescenza, e le due cognate (Sofia e Clara) mal si sopportano. Nonostante ciò, una volta al mese i quattro si ritrovano al tavolo di un ristorante di lusso in centro per la tradizionale cena di famiglia istituita da Massimo: ma mentre gli adulti gustano piatti gourmet parlando del più e del meno i loro due ragazzi, di ritorno da una festa, compiono una bravata che finisce in tragedia...cosa ne sarà ora della famiglia perfetta?

La cena

"Sono sempre stato affascinato dalle famiglie intese come riproduzioni in miniatura della società che le circonda. Io vengo da una di queste. Una famiglia numerosa che mi ha sedotto con le sue grandi contraddizioni. Con La bella gente e poi con Gli equilibristi, ho voluto indagare su ciò che accade quando un elemento esterno incrina la vita tranquilla e sicura di un normalissimo e almeno apparentemente nucleo felice. Con I nostri ragazzi invece volevo andare oltre, tentare di mostrare cosa accade quando l'esplosione parte direttamente dal nucleo stesso"
Dopo il riuscito Gli equilibristi (presentato due anni fa sempre al Lido) torna Ivano De Matteo con un dramma familiare intenso e toccante, libero adattamento del romanzo La cena dello scrittore olandese Herman Koch.
Il concetto alla base del storia è semplice quanto estremamente interessante. Siamo tutti “bravi” a dare giudizi morali sulle persone vedendo le situazioni dal di fuori, ma cosa succede quando certi dilemmi ci toccano in prima persona? E, aspetto non secondario, come riusciamo a far andare avanti le nostre vite di tutti i giorni mentre affrontiamo problemi più grandi di noi? Sono interrogativi che ci auguriamo sempre rimangano solo nell'ambito delle ipotesi, ma le due famiglie coinvolte nella vicenda del film devono fare i conti con la realtà dei fatti e le conseguenze delle azioni, sconsiderate, di due giovani ragazzi di buona famiglia.
Adattando in maniera intelligente e funzionale il romanzo originale, De Matteo porta sul grande schermo dei personaggi ben scritti e molto più ambigui di quanto si potrebbe pensare inizialmente: non riveleremo di più per non rovinare la visione a chi vorrà vederlo ma è importante rimarcare la sottigliezza con cui vengono delineati gli aspetti umani della vicenda. Aspetti umani che trovano, inoltre, un'ottima controparte “fisica” negli interpreti del film, Gassman e Lo Cascio in primis, molto bravi nel rendere ogni sfumatura dei loro Massimo e Paolo.
Non da meno, comunque, le prove delle due mogli, interpretate da Barbora Bobulova e Giovanna Mezzogiorno, e dei due ragazzi protagonisti, i talentuosi Rosabell Laurenti Sellers e Jacopo Olmo Antinori.

I Nostri Ragazzi Ivano De Matteo torna a Venezia con un thriller ad ambientazione familiare -ottimamente interpretato- che mantiene alta la tensione ma, soprattutto, pone inquietanti interrogativi che, potenzialmente, possono riguardare la vita di ognuno di noi. Un film che fa riflettere gli adulti ma che vanta anche un potenziale educativo nei confronti dei più giovani, ponendo tutti di fronte alle proprie responsabilità potenziali e mettendo a nudo ciò che si cela davvero nell'animo umano.

8

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