Recensione I Fantastici Quattro e Silver Surfer

Arriva dallo spazio un combattente tutto d'argento

Recensione I Fantastici Quattro e Silver Surfer
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Come si può nascondere una grave mancanza di idee? Ma è ovvio! Prendendo da altri media una storia, o almeno un background. Ed è qui che il marketing entra in gioco facendo passare per oro quello che sfortunatamente non luccica neanche, e bombardando le nostre povere, piccole menti con stimoli che ormai sono relegati esclusivamente ai trailer. Quella che è consolidata prassi questa volta prende il nome di "I Fantastici Quattro e Silver Surfer".

Terra. Oggi. Il nostro caro pianeta è sconvolto da incomprensibili mutamenti climatici: neve sulle piramidi, fiumi che diventano solidi, cali di tensione in svariate città. Causa dell'inquinamento direbbero tutti (... e non ci sono più le mezze stagioni, direbbe qualche altro), ma il dottor Reed ne sa più di molti e capisce che c'è qualcosa sotto. Anche l'esercito americano sembra averlo intuito, ed indovinate a chi chiederà aiuto... Esatto! Proprio al dottor Reed! Ma, sfortunatamente, proprio in quei giorni il nostro caro Mister Fantastic deve sposarsi con la Donna Invisibile, quindi non sarà facile conciliare le due priorità. Il destino della Terra o Jessica Alba? Se tutti (o quasi) si aspetterebbero una risposta univocamente sbilanciata verso la bella Jessica, il Dottor Reed ci stupisce, tentando di portare avanti ambo le questioni e, meraviglia, riuscendo anche a scoprire che la causa delle stranezze è proprio quel glabro surfista argenteo arrivato dallo spazio. Nozze rinviate, tutti insieme si deve salvare la Terra. E mentre la Torcia Umana comincia un combattimento solitario contro il bello in computer grafica, gli altri tre aspettano che ritorni malconcio e senza poteri per poi scoprire che l'essere extraterrestre riesce a creare "anomalie" nella realtà grazie al suo potere cosmico infinito. Stranamente ci troviamo catapultati in Latveria, dominio del vecchio Von Doom (il dottor Destino del primo episodio, ricordate?), dove il padrone di casa viene risvegliato dal passaggio del surfista. Un paio di colpi di sega circolare, qualche limata ed eccolo qui, di nuovo in piena forma, finalmente sfigurato come vorrebbe la tradizione cartacea... Ma non per molto, perchè l'infinito potere cosmico del solcatore dello spazio lo rimette a nuovo. E mentre strani scambi di poteri portano lo scompiglio nei quattro supereroi, mentre immancabilmente Jessica Alba rimane nuda (che ci starebbe a fare nel cast altrimenti), mentre si avvicina minaccioso un enorme nuvolone capace di ingurgitare pianeti, il film passa, senza lasciare niente al fruitore della pellicola...

Sicuramente qualcosa di buono in questo film c'è. Ed è il nuovo arrivato. Silver Surfer, nel suo argenteo splendore, riesce in qualche modo ad arginare le perdite di un film che fa acqua da ogni punto lo si guardi. E' chiaro che Story ha voluto mettere un piede in due scarpe: da una parte fare un film per famiglie, con battute e supereroi, dall'altra una pellicola che ha tutta l'intenzione di prendersi sul serio con battaglie epiche e scontri sovrumani. E, come sfortunatamente si è tenuti a notare, riesce male, in entrambi i propositi. Il film si arrampica su specchi che sarebbero impervi per il migliore degli arrampicamuri (per rimanere in tema): è scialbo, pieno di incongruenze, scontato all'inverosimile, si supera in spiegazioni a volte arzigogolate a volte completamente assenti, offre una caratterizzazione dei personaggi a dir poco stereotipa, una sceneggiatura di infimo livello, un cast che perde il confronto di espressività con una statua di metallo su un asse da stiro di mercurio, scelte registiche a dir poco sbagliate. Ed è un peccato. Abbiamo una storia che potrebbe rendere tantissimo (l'originale del fumetto Marvel, manco a dirlo), un personaggio dall'emotività e dal carisma incredibile (Silver Surfer appunto), un budget straordinario (riservato solo agli effetti speciali, perchè Jessica Alba sembra truccata da DareDevil). Ci voleva un genio per rovinare tutto. Certo, il film alla fine può strappare qualche sorriso (a volte non cercato dall'autore), Silver Surfer riesce a calamitare lo sguardo, gli effetti speciali sono mirabili (anche se non in tutte le scene e non per tutti... leggi Mr Fantastic uguale a Mr Muscolo della Gig), ma per chi è un appassionato lettore di fumetti, alla fine della pellicola rimangono solo il rimpianto per quello che poteva essere e non è stato, insieme al fastidio di aver buttato altri 7 euro per un biglietto che si potevano tranquillamente risparmiare. Per tutti gli altri rimane un film senza infamia e senza lode, molto bello visivamente, anche se talmente "concentrato" nel rendersi accattivante da perdersi per strada.

I Fantastici Quattro e Silver Surfer L'arrivo del mitico Surfista d'Argento non riesce a risollevare questa saga cominciata, è proprio il caso di dirlo, con il piede sbagliato. Certo, un passo avanti rispetto al predecessore, ma troppo poco per meritare una visione fuori dalle mura domestiche. Se poi siete fan della serie cartacea, rimanere a casa è d'obbligo. Se proprio volete vederlo, aspettate il dvd.

5

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