Recensione I capolavori di Buster Keaton

4 dvd per ridere senza... parole!

Recensione I capolavori di Buster Keaton
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Nato a Piqua il 4 Ottobre del 1895 e deceduto a Woodland Hills il 1° Febbraio del 1966, Buster Keaton (all'anagrafe Joseph Frank Keaton VI) rientra tra i nomi mitici che non possono non essere conosciuti da tutti coloro che si ritengono appassionati di quella meravigliosa forma d'arte chiamata cinema.
Del resto, stiamo parlando di colui che - con più di centoquaranta pellicole interpretate e quarantasei regie all'attivo - è considerato tra i maggiori artisti del genere burlesque, inserito dall'AFI (American Film Institute) al ventunesimo posto nella classifica dei migliori venticinque attori americani di tutti i tempi e rimasto celebre per l'espressione stralunata e triste dei suoi personaggi, oltre che per la mimica e il talento acrobatico sfoggiati all'interno delle gag che portava sullo schermo.
Quindi, una carriera che, a partire dal 1913, anno in cui prese parte al cortometraggio The gangsters di Henry Lehrman, lo ha visto spesso impegnato anche in vesti di sceneggiatore, produttore, montatore e interprete di colonne sonore.
Una carriera che, a tutti gli effetti, merita assolutamente di essere celebrata anche nell'epoca delle immagini digitali, tanto più che una realtà dell'odierno home video come la DNC, da sempre attenta alla scoperta e alla riscoperta della celluloide a 360°, provvede a diffondere il cofanetto dvd I capolavori di Buster Keaton.

Il cofanetto dvd

Cofanetto cartonato in edizione speciale che si costituisce di quattro dischi, ognuno contenente un lungometraggio del maestro della risata risalente all'epoca del muto.
Il primo propone Senti amore mio (Three ages), che, diretto nel 1923 insieme a Edward F. Cline, sfrutta in tre diverse epoche (preistoria, antica Roma, Novecento) la storia d'amore tra due giovani osteggiata dai genitori della ragazza e complicata dalla presenza di un rivale quale pretesto per dare spazio all'umorismo del "comico che non ride mai" (Keaton, per contratto, non poteva sorridere); tra partite a golf giocate con la clava, divieti di sosta per bighe e dinosauri usati come automobili, anticipando i Flintstones.
Nel secondo, invece, troviamo il famosissimo Come vinsi la guerra (The general), presentato in una versione musicata da Joe Hisaishi - ovvero l'Ennio Morricone giapponese - e chiusa da titoli di coda accompagnati dalla voce di Anna"Romanzo criminale"Mouglalis. Alla co-regia, stavolta, Clyde Bruckman, per raccontare la vicenda di un macchinista delle ferrovie impegnato a riappropriarsi della sua locomotiva e dell'amata Annabelle Lee alias Marion Mack, portategli via dai nordisti durante la guerra civile.
Un lungometraggio datato 1927 come pure Tuo per sempre (College), di cui Keaton, al fianco del James W. Horne responsabile di alcuni successi di Stanlio e Ollio, è co-autore non accreditato; oltre che - ovviamente - protagonista nel ruolo di un giovane studente che lavora in una drogheria per mantenersi all'università e, allo stesso tempo, s'impegna in una serie d'imprese sportive per conquistare la ragazza dei suoi sogni, attratta da un atletico individuo.
Anticipando di un solo anno Io... e il ciclone (Steamboat Bill jr), altro lungometraggio che l'attore-regista dirige senza essere accreditato, insieme a Charles Reisner, per vestire i panni di un giovane alle prese con un tremendo ciclone, dopo essersi innamorato della figlia del rivale di suo padre.
Soltanto testuali i contenuti extra curati dalla sceneggiatrice e critica cinematografica Francesca Garra, tra schede dei film, gallerie fotografiche, curiosità e biografia del mitico Buster.

I capolavori di Buster Keaton All’interno di un elegante cofanetto cartonato, DNC propone in versione restaurata quattro capolavori del muto diretti e interpretati dal grandissimo Buster Keaton. Quattro pellicole che, nonostante risalgano a quasi un secolo fa, dimostrano un taglio generale decisamente moderno, soprattutto grazie al notevole lavoro di montaggio attuato per rendere efficaci le allora rinnovativissime gag. Offrendo l’occasione di scoprire - o anche di riscoprire, per chi già ne era al corrente - quali sono state le fonti d’ispirazione di tanta comicità sfoggiata sullo schermo tra il XX e il XXI secolo. Da quella di Rowan”Mr. Bean”Atkinson alle imprese fantozziane di Paolo Villaggio.

7

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