Recensione Horror Movie

I mostri moderni da ridere

Recensione Horror Movie
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Se fin dagli albori la Settima arte non ha potuto fare a meno di suscitare il sentimento della paura, come testimoniò la fuga degli spettatori dinanzi all'Arrivée d'un train (1895) di Louis e Auguste Lumière, è sufficiente dare uno sguardo alla produzione cinematografica successiva per notare in che modo, comunque, il genere basato sullo spavento abbia finito presto per essere preso di mira da comici e tipologie di spettacolo volte alla risata.
Infatti, mentre già negli anni Quaranta e Cinquanta provvidero Bud Abbott e Lou Costello (ribattezzati dalle nostre parti Gianni e Pinotto) a scontrarsi con spettri, malviventi e creature mitiche del calibro di Frankenstein, l'uomo invisibile e il dottor Jekyll, non poche sono state le parodie messe in piedi nei decenni successivi.
Si pensi a Per favore, non mordermi sul collo (1967) di Roman Polanski o a Frankenstein Junior (1974) di Mel Brooks, nella cui filmografia troviamo anche Dracula morto e contento (1995); senza contare Amore al primo morso (1979) di Stan Dragoti e le poco conosciute produzioni cormaniane Saturday the 14th (1981) e Saturday the 14th strikes back (1988), entrambi firmate da Howard R. Cohen.
Fino ad arrivare all'inarrestabile ondata d'inizio XXI secolo, la quale ha abbandonato i mostri classici della Universal e simili per dedicarsi allo sbeffeggiamento dei moderni boogeyman, ovvero quelli protagonisti di serie quali Scream, So cosa hai fatto e The ring.
Inarrestabile ondata che ha identificato il titolo apri-pista in Scary movie (2000) di Keenen Ivory Wayans, contemporaneo all'orrendo straight to video (ma in Italia venne anche distribuito nelle sale) Shriek - Hai impegni per venerdì 17? (2000) di John Blanchard e che ha avuto poi tre sequel, tra il 2001 e il 2006, dei quali soltanto il primo diretto dal medesimo regista.

I mostri oggi

Lo stesso Scary movie da cui non solo sono venuti fuori gli sceneggiatori Aaron Seltzer e Jason Friedberg, i quali, passati dietro la macchina da presa, si sono divertiti a prendersi gioco di un po' tutti i filoni a stelle strisce - dalla commedia romantica alla saga di Twilight, passando per i kolossal d'avventura - tramite il guardabile Mordimi (2010) e i pessimi Hot movie - Un film con il lubrificante (2006), Epic movie (2007), 3ciento - Chi l'ha duro... la vince (2008) e Disaster movie (2008), ma anche il produttore esecutivo Bo Zenga, che esordisce nella regia con Stan  Helsing, intitolato Horror movie nello stivale più famoso del globo - dove arriva con due anni di ritardo - proprio per riallacciarsi all'appena citata corrente comica.
Infatti, il titolo originale fa riferimento al giovane protagonista interpretato da Steve"D.O.A.- Dead or alive"Howey, adorabile perdente di circa vent'anni che, aspirante cantante e lavorante come cassiere in un videoshop di secondo ordine di Hollywood, viene incaricato di consegnare un film alla madre del suo capo durante la notte di Halloween, mentre si dirige ad un party a bordo di un minivan insieme ai suoi amici: la ex fidanzata Nadine alias Diora"30 giorni di buio 2"Baird, vestita da nativa americana, il paffuto afroamericano Teddy, travestito da Superman e cui concede anima e corpo il Kenan Thompson de Il mio grasso grosso amico Albert (2004), e la biondina Mia, con le fattezze della televisiva Desi Lydic, mascherata da sexy cheerleader.
Ma nessuno di loro immagina che Stan possa essere il probabile discendente del famoso cacciatore di mostri Van Helsing, nel corso di una movimentatissima nottata che, dopo l'incontro con un autostoppista psicopatico e con il folle proprietario di un cane feritosi dopo essersi avventato contro la loro macchina, li vede alle prese con i più popolari boogeyman dell'horror a cavallo tra il secondo e il terzo millennio.

Una pellicola spuntata

Quindi, man mano che i circa novanta minuti di visione prendono forma, lo script - a firma dello stesso Zenga - trova il modo di tirare progressivamente in ballo il Leatherface di Non aprite quella porta, il Michael Myers di Halloween e la bambola assassina Chucky, che fa la sua entrata in scena dedicandosi ad una fellatio e sculacciandosi (!!!).
E, tra sosia del presidente degli Stati Uniti Barack Obama, consueti peti e riferimenti a Jeepers creepers-Il canto del diavolo (2001) di Victor Salva, basterebbe quest'ultima sequenza a permettere di intuire il tutt'altro che rassicurante tenore dell'operazione; la quale, senza rinunciare a una citazione verbale de Le colline hanno gli occhi e all'immancabile frecciatina a Michael Jackson, sforna un Freddy Krueger di Nightmare che fa autografi sulle tette di una ragazza e un Pinhead di Hellraiser fornito di accento del Sud Italia.
Tutte testimonianze dell'incapacità di sfoggiare gag divertenti e situazioni veramente originali, mentre non mancano neppure uno scarafaggio gigante, il Jason Voorhees di Venerdì 13 - curiosamente interpretato dallo stesso Ken Kirzinger che ne vestì i panni in Freddy vs Jason (2003) - e le spose vampire di Dracula.
Fino a coinvolgere il mitico Leslie"Una pallottola spuntata"Nielsen (truccato da donna!) in una delle sue ultime apparizioni sul grande schermo prima della morte, il quale, purtroppo, nulla riesce ad aggiungere ad uno spettacolo su celluloide che, oltretutto, tenta tristemente di spingere lo spettatore a sorridere sfoderando una serie di porno-storpiature di noti successi cinematografici; da Schindler's pip a Sei gradi di penetrazione, passando per Il senso di Smilla per il pene.
Insomma, è inutile proseguire, in quanto è chiaro che, forse, siamo ad un livello superiore soltanto rispetto al succitato, indigeribile Disaster movie e, una volta terminata (faticosamente!) la visione, l'unica voglia che viene è quella di recuperare i dvd di Top secret! (1984) e L'aereo più pazzo del mondo (1980)... almeno per compensare la mancata dose di risate.

Horror Movie Produttore esecutivo del primissimo Scary movie (2000), Bo Zenga esordisce nella regia con un’altra parodia dell’horror cinematografico moderno, firmandone anche la sceneggiatura. Quindi, il Leatherface di Non aprite quella porta diventa Pleatherface, il Michael Myers di Halloween diventa Michael Crier e il Jason di Venerdì 13 viene storpiato in Mason. Mentre abbiamo anche Fweddy al posto di Freddy Krueger, Lucky al posto della bambola assassina Chucky e Needlehead anziché Pinhead di Hellraiser. Tutti insieme appassionatamente per essere fronteggiati da Stan Helsing, inconsapevole discendente del cacciatore di mostri Van Helsing, ed arrivare perfino a cimentarsi in una rilettura di YMCA dei Village people. Per circa novanta minuti di visione che, totalmente incapaci di divertire lo spettatore, tra gag e situazioni insipide o già viste, finiscono con ogni probabilità per incarnare una delle peggiori parodie d’inizio XXI secolo (e non solo).

4

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