Homefront, recensione del film con Jason Statham e James Franco

Ci aspettavamo forse di più dall'action thriller, sceneggiato da Stallone, con Jason Statham e James Franco: la nostra recensione completa.

Homefront, recensione del film con Jason Statham e James Franco
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Nel suo ultimo incarico sotto copertura l'agente della DEA Phil Broker ha partecipato a una missione nella quale ha perso la vita il figlio di un potente boss della droga. Anni dopo il poliziotto, assunta una nuova identità, si è trasferito con la figlia di nove anni in una piccola cittadina, sperando di poter incominciare una nuova vita. Ma quando la bambina  a scuola reagisce giustamente ad un atto di bullismo, i genitori del compagno di classe (che ha avuto la peggio nella zuffa) se la prendono con Broker. Sfortuna vuole che Gator, il fratello della donna che richiedeva scuse per l'accaduto, sia un pericoloso narcotrafficante della zona e indagando su Broker scopra la sua vera identità, decidendo di vendere quest' informazione proprio ai vecchi nemici di un tempo.

Produce e sceneggia Sylvester Stallone, dirige il Gary Fleder di Don't say a word e La giuria e vi è uno scontro all'ultimo sangue tra Jason Statham e James Franco, con tanto di partecipazione secondaria di una rediviva Winona Ryder. Homefront aveva tutte le carte in regola per rivelarsi un buon prodotto di genere ma non sempre, si sa, le ciambelle riescono col buco.

Mai senza mia figlia

Vi era un motivo se lo script di Sly era rimasto nel cassetto per diversi anni, poi tornato alla vita per volontà del collega "mercenario" Jason Statham che si è fatto riservare il ruolo di protagonista. Ma sin dall'incipit, davvero improbabile anche per i classici standard da baruffa tipici da provincia americana, si comprende come il progetto sia solo un abbozzo che ricalca sin troppi prodotti similari del passato, con una narrazione telefonata sino allo scontato epilogo. Questo non sarebbe per forza un male se il resto dell'operazione riuscisse in parte a scatenare qualche sussulto; ma il problema di Homefront è proprio la sua staticità imperante che, tolte le convulse sequenze d'azione (soprattutto in tutta l'ultima parte), impedisce qualsiasi momento di tensione. In un cast che vede assolutamente sprecati sia la Ryder che un James Franco incredibilmente sottotono, ci prova Statham a salvare in parte la baracca con le sue sempre ottime performance fisiche, ma è anch'egli vittima di un personaggio monodimensionale e poco empatico. La stessa ambientazione di New Orleans, altrove vero e proprio surplus, non viene sfruttata appieno e l'inseguimento in macchina degli ultimi minuti risulta privo di un vero e proprio mordente. E fa quasi sorridere che negli States la pellicola sia stata vietata ai minori di 18 anni per la presenza di forte violenza, linguaggio scurrile, uso di droga e sessualità: probabilmente i censori avranno visto un altro film.

Homefront Un prodotto di genere poco riuscito, nonostante i grossi nomi coinvolti (Stallone, Statham, Franco), Homefront pecca di una narrazione scontata e personaggi incolori, con la classica trama che va dal punto A al punto B senza regalare sorprese. E con uno degli incipit più forzati che si ricordino da qualche anno a questa parte.

5

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