Recensione Heat - La sfida

Riscopriamo insieme il capolavoro poliziesco di Michael Mann che vede affrontarsi per la prima volta su grande schermo Al Pacino e Robert de Niro, punte di diamante di un cast all-star.

Recensione Heat - La sfida
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Il film andrà in onda stasera, giovedì 7 maggio, alle 21 su IRIS.Rimane un film importantissimo degli anni '90 non soltanto perché è l'ennesimo Capolavoro nella carriera di Michael Mann, ma anche perché Heat - La sfida segna un avvenimento di prima grandezza nella storia recente del cinema hollywoodiano unendo per la prima volta su grande schermo due dei massimi interpreti viventi come Al Pacino e Robert de Niro. A dire il vero entrambi avevano già lavorato ne Il padrino - Parte II di Francis Ford Coppola ma i loro personaggi non si incontravano mai in quanto "collocati" su linee narrative cronologicamente diverse. Con un'opera maestosa della durata di quasi tre ore, che si ispira per altro ad un altro caposaldo del genere quale Tutte le ore feriscono... l'ultima uccide di Jean-Pierre Melville, il maestro americano ha attorniato i due giganti con un cast nutritissimo di attori di richiamo e noti caratteristi, con nomi del calibro di Val Kilmer, Jon Voight, Tom Sizemore, Ashley Judd, Danny Trejo, Hank Azaria, Dennis Haysbert, William Fichtner e una giovanissima Natalie Portman, freschissima del successo di Leon.

Fight fire with fire

Neil McCauley e la sua banda di rapinatori mettono a segno un ingente colpo ad un camion portavalori, durante il quale tre agenti rimangono brutalmente uccisi a sangue freddo. Ad occuparsi del caso è la squadra omicidi capeggiata dall'arcigno tenente Vincent Hanna, uomo senza mezzi termini che sta attraversando una difficile situazione coniugale. Sin dall'inizio delle indagini Hanna comprende di trovarsi di fronte ad una banda specializzata e il suo "lavoro" viene semplificato dal fatto che McCauley e i suoi uomini sembrano pronto ad una nuova rapina ad una banca, il colpo che potrebbe cambiare per sempre le loro vite. In questa lotta a distanza i due uomini impareranno a rispettarsi sapendo che prima o poi arriverà la resa dei conti.

The Perfect Game

Eccellenza tecnica e narrativa ai massimi livelli che nelle mani di Michael Mann diventa oro colato, vero e proprio piacere libidinoso per ogni cinefilo che si ritenga tale. L'autore è astuto e a tratti perfido nel farci assaporare l'incontro tra le due star, condensandolo in una manciata di minuti (a metà visione e nel finale ad alto tasso di suspense) che vivono di un'intensità magnetica nella quale de Niro e Pacino giocano abilmente in sottrazione, in una sfida attoriale amichevole che però rispecchia bene quella più ruvida e tenace dei rispettivi personaggi. Ma se il film deve sicuramente molto, almeno a livello di appeal sul grande pubblico, a questo storico "incontro", il resto non è da meno garantendo tre ore ricche di sfumature che si srotolano con perfetto equilibrio tra introspezione psicologica e momenti di pura, iperrealista, azione. McCauley e Hanna sono due uomini similari, entrambi tendenti all'autodistruzione e consci del proprio posto nel mondo, l'unico che sono in grado di ricoprire al meglio. E se buona parte degli istinti drammatici è legata alle loro tormentare relazioni sentimentali, non è da meno il trattamento riservato ai personaggi secondari, in particolare all'altra love-story tra Val Kilmer e Ashley Judd. The Heat  - La sfida vive dunque sull'attesa, capace di preparare con dovizia l'alta dose di tensione che esplode vibrante nelle splendide sequenze action-oriented, con la scena della rapina alla banca che è entrata di diritto tra le migliori dell'intero genere. La sceneggiatura, ad opera dello stesso regista, gestisce al meglio i suoi vari livelli di profondità, ponendo reazioni credibili e riuscendo nella non semplice impresa di non far parteggiare per nessuna delle parti in causa: segno non di una mancata empatia ma di un calibrato equilibrio nella caratterizzazione delle fazioni in lotta, che infine trova il suo giusto epilogo proprio prima dei titoli di coda. Il comparto tecnico non ha fatto altro che aumentare la qualità complessiva dell'opera: dalla silente e sinuosa colonna sonora di Elliot Goldenthal alla magnifica fotografia del nostro Dante Spinotti la perfezione è qui di casa.

Heat - La sfida La "prima volta" di Al Pacino e Robert de Niro coincide con uno dei grandi Capolavori degli anni '90, firmato dal "recidivo" Michael Mann. Le tre ore di Heat - La sfida rasentano una perfezione tecnica, attoriale e narrativa invidiabile, lasciando il giusto spazio alla componente drammatica - emozionale e agli istinti di genere, regalandoci un thriller poliziesco di prima grandezza ricco di sfumature. Una narrazione che vive su una costante attesa che si scatena in momenti di intensa tensione ci accompagna in questo duello a distanza tra due uomini simili costretti dal destino a giocare su opposti versanti.

9

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