Gran Torino, il capolavoro di Clint Eastwood arriva in Blu-ray

La recensione del Blu-ray del capolavoro di Clint Eastwood, finalmente disponibile sul mercato home video.

Gran Torino, il capolavoro di Clint Eastwood arriva in Blu-ray
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Ci sono autori che, arrivati a una certa età, cominciano a tirare i remi in barca, paghi dei successi passati accumulati nel corso della loro carriera. Altri gettano un cono d'ombra sul loro lavoro pluridecennale a causa di progetti girati con la "mano sinistra". Altri ancora, pur evitando di appendere definitivamente le scarpe al chiodo, si adagiano sul proprio stile, perdendo inevitabilmente la capacità, o forse la voglia, di mettersi in gioco artisticamente.
Clint Eastwood, ormai prossimo ai 79 anni, riesce ancora a girare come se ne avesse quaranta, realizzando opere di rara intensità capaci, fra un Oscar e l'altro, di andare pure a demolire i preconcetti politici, ideologici che uno spettatore potrebbe avere sul regista californiano.

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Lesa Maestà.

Lo ripeteremo fino allo sfinimento sulle pagine di Movieye. Nel generale buonismo che ha visto trionfare agli Oscar una semplice favoletta della buonanotte come The Millionaire, il più evidente caso di lesa maestà ordito quest'anno dai membri dell'Academy è stato ai danni di Clint Eastwood che non ha ricevuto alcun riconoscimento per i due film che ha diretto nel 2008, Changeling e Gran Torino.
Non importa se nell'ufficio della sua Malpaso Producttion ha già un considerevole quantitativo di dorate statuette: ignorare opere come Gran Torino è uno di quei tanti scivoloni in cui ogni tanto incappano i responsabili che devono votare i film da premiare durante la Notte delle Stelle hollywoodiana. Per quanto si possa apprezzare un regista come Danny Boyle, va riconosciuto il fatto che neanche reincarnandosi 20 volte potrà mai raggiungere i livelli di Clint Eastwood. Ormai però il latte è stato versato e il fatto che il film di Eastwood sia stato escluso dalla cinquina dei migliori film è un aspetto con cui bisogna convivere. Se non altro, la pellicola si trova in buona compagnia nella stanzetta degli esclusi che deve condividere con Wall*E, Revolutionary Road e Il Cavaliere Oscuro. E il texano dagli occhi di ghiaccio può di sicuro essere soddisfatto a fronte dei notevoli incassi del film, con 33 milioni di dollari spesi e un incasso worldwide di circa 263 milioni. Una proporzione di dimensioni ragguardevoli. Inoltre la produzione ha goduto di notevoli ribassi nella tassazione, dato che il Michigan, luogo nel quale il film è stato girato, garantiva agevolazioni fiscali di non lieve entità a tutte quelle attività cinematografiche e televisive capaci di generare un buon indotto economico.
Luglio è ormai arrivato e a un mese di distanza dalla release statunitense, Warner Bros Italia ha pubblicato la versione home video dell'ultimo capolavoro di Clint Eastwood. Uscito a noleggio sia in dvd che in Blu Ray, è però acquistabile solo nel formato ad alta definizione dato che il dvd sell sarà disponibile nelle videoteche e nella grande distribuzione a partire dal 25 agosto.
Movieye è lieta di offrirvi in anteprima, la recensione di questo attesissimo prodotto.

Il Blu Ray.

Cominciamo dalle dolenti note. Rispetto a quanto proposto nel mercato americano, la versione italiana di Gran Torino è contenuta all'interno del classico blu case in edizione disco singolo. Oltreoceano, il secondo disco contiene la copia digitale del film e l'accesso ai contenuti BD-Live. Appare quantomeno assurda la scelta adottata fin ora da Disney e Warner Bros di escludere completamente i contenuti on line nelle pubblicazioni italiane. A fronte dell'elevata qualità tecnica che connota generalmente gli articoli di queste due Major, continuare a constatare lacune come queste è davvero fastidioso. La copia digitale è invece fruibile attraverso il download internet: inserendo l'apposito codice (contenuto nella cedolina inclusa nel packaging) nel sito www.wbdigitalcopy.com/grantorino/it potremo entrare in possesso della digital copy. Inspiegabilmente, come già accaduto con Il Cavaliere Oscuro, tale copia non è compatibile con iPod e iPhone, a meno di non utilizzare degli appositi software in grado di convertire tale file in un formato usufruibile dai dispositivi Apple.

Il transfer a 1080p (aspect ratio 2.40:1), pur senza raggiungere i picchi di altri dischi Warner (d'altronde, l'effetto speciale di Gran Torino è la storia), si mantiene sempre su degli standard di qualità elevati. Lo spettro dei colori è sempre molto valido, nonostante l'aspetto vagamente vintage del film e i toni virati verso il seppia. La perizia registica di Eastwood e la fotografia di Tom Stern vengono valorizzate da una profondità di campo ottima, immagine nitide e un buon livello dei neri.

L'audio italiano in Dolby Digital è cristallino e apprezzabile. Davvero degno di nota il mixaggio iniziale, con le note dell'organo che suonano in maniera del tutto naturale e la voce di Padre Janovich amplificata dalle volte della chiesa. Chiaramente, considerata la natura fortemente emozionale del film, l'audio è utilizzato per ricreare un contesto naturale e realistico e in quest'ottica quanto offerto dal Blu Ray va dritto in tale direzione.

Gli extra

Come già detto in precedenza, non c'è traccia di contenuti di profilo 2.0. Se già questo potrebbe far storcere il naso a qualcuno, una volta esaminati gli extra, il disappunto diviene ancor più marcato.
Il menù del Blu Ray è spartano, privo di un layout accattivante. Se alcuni potranno indubbiamente trovare positiva la tal cosa, tutta quella fascia di pubblico che invece apprezza le maggiori funzionalità interattive offerte dai dischi in alta definizione, resterà inevitabilmente infastidita. D'altronde, l'assenza di schermate ricercate dal punto di vista del design è ormai un marchio di fabbrica dei prodotti Warner.
I contributi speciali sono sostanzialmente tre documentari, di cui uno in esclusiva per il Blu Ray.

- The Eastwood Way: Questione di stile (19'17''). E' il documentario esclusivo cui facevamo accenno. Suddiviso in quattro frammenti tematici, è u interessante excursus sulla lavorazione del film, arricchito dalle sempre sagaci dichiarazioni di Clint Eastwood ("Dico sempre che entro un paio d'anni abbandonerò il cinema, ma ogni volta eccomi qua come un derelitto!". Verrebbe da sperare che ce ne fossero di più di simili derelitti nel mondo del cinema!). Particolarmente intrigante, la parte dedicata al casting dei giovani Hmong e alla loro cultura così poco conosciuta.

- Gran Torino. Un Automobile e un simbolo (9'23''). Contributo incentrato sul rapporto identitario che lega Walt Kowalski e la sua macchina Ford Gran Torino, alla cui costruzione aveva lavorato lui stesso quando era impiegato presso la famosa azienda. Il tutto prosegue poi con un'analisi riguardante l'importanza del legame tipicamente mascolino che s'instaura con una autovettura, vista come un'attestazione della propria personalità nonché un simbolo di acquisita libertà e crescita.

- Gran Torino: più che un automobile (3'57'') Una visita a Detroit e alla Woodward Dream Cruise, evento annuale sulle auto d'epoca, con interventi di vari appassionati che spiegano il vincolo speciale che unisce l'uomo alle automobili.

Gran Torino Questa edizione domestica di Gran Torino suscita emozioni in forte contraddizione fra loro. Se da una parte ogni buon cinefilo non potrà che essere contento di aggiungere alla propria collezione questo Blu Ray, dall’altra non possiamo non sottolineare la delusione per la disparità di trattamento riservata agli acquirenti italiani, privati della possibilità di poter fruire del BD-Live. A fronte di un comparto tecnico sempre di ottimo livello, in piena tradizione Warner Bros, troviamo un pacchetto extra davvero insufficiente che vede nel solo The Eastwood Way il vero motivo d’interesse (e, lo ribadiamo, questo contributo sarà del tutto assente dall’edizione in dvd in uscita a fine agosto). Gli altri due documentari presenti, sono poi piuttosto ridondanti dato che parlano più o meno della stessa cosa, ovvero il rapporto che lega gli uomini alle proprie vetture. Da Warner Bros era lecito aspettarsi qualcosa di più.

7.5

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