Recensione Ghost Sweepers

Dalla Corea una divertente caccia ai fantasmi

Recensione Ghost Sweepers
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La cittadina di Ujin, nota come "Il triangolo delle Bermude" coreano, è vittima da tempo delle forze maligne. Il sindaco del luogo decide perciò di reclutare un folto numero di sedicenti esorcisti affinché liberino la città dalle malefiche presenze. Molti di loro però, per paura o per incapacità, appena giunti sul posto decidono di fuggire a gambe levate. Tra i pochi rimasti, cui spetterebbe anche un sostanzioso premio in denaro in caso di successo, vi sono Maestro Park (un esorcista professionista nonché maestro della truffa), il suo storico braccio destro Shim-in (che con un occhio è in grado di vedere gli spiriti), il figlio di Park (un mago della tecnologia), una glaciale psichica, un bambino capace vedere il futuro e un'intrepida giornalista alla ricerca delle reali cause della scomparsa del padre. Insieme l'insolita combricola dovrà cercare di far luce sul mistero che opprime Ujin.Shin Jung-won non è nuovo a follie cinematografiche. Dopo il sorprendente esordio, il toccante To Catch a Virgin Ghost, e il totalmente fuori di testa Chaw, il regista coreano torna nuovamente a parlare di fantasmi, con un film che anche in questo caso, in quanto a bizzarria, segue la scia dei suoi precedenti lavori. Fattore ancor più insolito è che la sceneggiatura pare ispirata a un fatto realmente accaduto ad un gruppo di medium ed indovini coreani che venne posseduto da delle presenze maligne durante un viaggio in Thailandia.

Fantasmi da ridere

Si ride in più occasioni alla visione di Ghost Sweepers, anche se nella sua globalità ci troviamo senza dubbio dinanzi a una pellicola imperfetta. Colpa di una sceneggiatura che vede l'entrata in scena, soprattutto nella prima parte, di una miriade di personaggi secondari ben presto non più necessari, e anche di un'evoluzione degli eventi incessante che, se da un lato contribuisce certamente a tenere alto il ritmo, dall'altro risulta fin troppo affrettata e non permette di caratterizzare al meglio tutti i protagonisti e le loro rispettive relazioni con gli altri. Un emulo più caciarone (ma mai volgare) delle classiche ghost story alla Ghostbusters, il film di Shin Jung-won riesce comunque a divertire grazie alla simpatia dei suoi interpreti (con un carattere caricaturale ben impresso ai loro alter-ego filmici) e alla paradossale evoluzione della vicenda, con un bel colpo di scena per ciò che riguarda la figura del "villain soprannaturale". Dialoghi frizzanti e al fulmicotone, seppur a tratti creino un po' di confusione, contribuiscono senz'altro alla forsennata atmosfera del film, che si fa ben volere per quasi tutte le due ore di durata. E' anche vero che il soggetto, per via di molteplici fattori, avrebbe avuto forse miglior riuscita in una serie televisiva, visto che molti spunti sul passato (e futuro) di questi intrepidi e bizzarri medium / esorcisti rimangono alla fine soltanto accennati.

Ghost Sweepers Ghost Sweepers è una divertente ghost-story comica, penalizzata soltanto da un eccessivo sovraffollamento di situazioni e personaggi che non permette di sviluppare appieno il potenziale di tutti i suoi protagonisti. Le occasioni per ridere comunque non mancano, complice la simpatia del cast e un ritmo incalzante che persiste per quasi due ore.

6.5

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