Funny People, Adam Sandler e Seth Rogen vi aspettano in DVD

Funny People arriva in home video e per l'occasione ecco la nostra recensione della versione DVD.

Funny People, Adam Sandler e Seth Rogen vi aspettano in DVD
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Judd Apatow dimostra una volta ancora di essere il più fiero ed autentico erede della poetica di quel John Hughes recentemente scomparso lasciando i nostri cuori ricolmi delle sensazioni derivate dalla visione dei suoi classici anni '80.

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Gente divertente

"Ogni volta che inizio a lavorare ad un film ho 'Voglia di Tenerezza' come punto di riferimento, ma alla fine mi ritrovo sempre dalle parti di Porky's" Judd Apatow

Il 99% delle volte, scrivere la review di un Dvd o un Blu Ray è un'occasione per delle considerazioni a latere sulla riuscita del film che si va ad analizzare, nonché uno spazio per una disamina degli aspetti tecnico contenutistici del supporto.
Con Funny People è diverso.
Con Funny People diventa quasi doveroso abbandonare quel plurale accademico che normalmente adoperiamo perché se alcuni dei più importanti comedian americani hanno messo da parte la maschera che indossano di solito per dipingere un genuino affresco della comicità, con tutte le sue luci, che il più delle volte sono quelle della ribalta, e le sue ombre, i demoni che ogni attore comico deve affrontare quando non si trova di fronte al suo pubblico, è onesto da parte mia mettere riporre in un cassetto i tecnicismi del mestiere.
Judd Apatow è conosciuto oltreoceano grazie alle pellicole che ha diretto prima di questo "Funny People", ovvero "40 Anni Vergine" e "Molto Incinta". Film che di primo acchito potrebbero essere sdoganati col più classico dei "sono solo delle boiate intrise di volgarità", ma che, se analizzati in prospettiva coi crismi che normalmente vengono adoperati per definire l'autorialità di un director, cioè il ricorrere quasi ossessivo di certi temi, la capacità di essere profondi nonostante la confezione "di genere", la precisa visione del mondo che né scaturisce, l'empatia stabilita dall'occhio del regista coi personaggi che tratteggia, dovrebbero essere guardate con incondizionata ammirazione da tanti nostri pomposi registi che si alzano tutte le mattine dal letto convinti di essere la reincarnazione di Eric Von Stronheim, mentre in realtà sono persone finite a fare uno dei lavori più belli del mondo senza alcuna motivazione razionale a giustificare la cosa.
Apatow in realtà, è sulla breccia fin dagli anni ottanta: decade in cui poco più che ventenne, insieme a gente come Adam Sandler e Ben Stiller, iniziava a scalare le vette del mondo degli "stand up comedian", i comici di cabaret come vengono chiamati negli Stati Uniti.
Tutte queste personalità artistiche sono ora "on top of the world" e, chi più chi meno, hanno ormai tutti raggiunto una fama e un seguito internazionali, "allevando" a loro volta una nuova generazione di comici come Seth Rogen, Jonah Hill, Bill Hader con i quali sono soliti lavorare molto spesso, tracciando una linea ben precisa nella tradizione della comicità Yiddish che tanta fortuna ha portato alla cinematografia americana. Sono tutti eredi di leggende come Carl Reiner, Mel Brooks, Woody Allen: artisti che, viaggiando lungo una sfilza di alti e bassi come sovente accade ai più grandi, hanno plasmato tanto la poetica di chi sarebbe venuto dopo di loro, quanto del pubblico che poi sarebbe andato a fruire della comicità derivata da ciò.
"Funny People"è il culmine delle riflessioni di Apatow sulla comicità, una riflessione che parte da ben prima del conseguimento del successo registico di 40 anni vergine e Molto Incinta. Come tutte le opere fortemente sentite e volute di un autore, è sbilanciato, forse eccessivamente lungo, meno funny di quello che uno sarebbe portato ad aspettarsi. Eppure è un oggetto cinematografico che possiede un magnetismo naturale inusitato e tipico proprio di quei parti artistici che non paiono provenire da uno studio pianificato a tavolino. Se non l'avete visto al cinema (ed è probabile, visto che al tempo della sua uscita ad ottobre non è stato pompato per niente in Italia), vi consiglio caldamente di recuperarlo in home video perché per quanto io possa dilungarmi ora analizzandolo da un punto di vista critico, è semplicemente un film che merita di essere amato per quello che dice e, soprattutto, per come lo fa: a cuore aperto. Non capita tutti i giorni di vedere attori che guadagnano fior fiore di miliardi al secondo che si mettono a nudo venendo a fare i conti il loro passato, col loro successo attuale e con quello che verrà dopo di loro.
E "Funny People" mette le cose in chiaro fin dall'inizio, mostrandoci un vero scherzo telefonico fatto da Adam Sandler nel 1990: difficile stabilire quanto ci sia di vero e di finto nella vita agiata, ma quasi priva di stimoli di George Simmons/Adam Sandler, ex stand up comedian strapagato interprete di film per famiglie, arduo capire dove stia la linea di demarcazione fra il duro esordio del giovane cabarettista Ira Wright/Seth Rogen. Ammesso che tale tracci esista, è di sicuro molto sottile, tanto da risultare impercettibile (impressione che, come vedremo, sarà confermata dagli extra presenti nei due dischi dell'edizione home video). Emblematico lo scambio di battute fra Adam Sandler-che-interpreta-George-Simmons ed un Andy Dick, il comico americano che probabilmente avrete visto più di una volta negli anni su MTV o in sit-com come "Perfetti, ma non troppo", che dovrebbe intervenire nel film recitando sé stesso e ripetendo un copione, ma che invece, per sua stessa ammissione, è finito a parlare dei veri accidenti della sua vita privata e professionale di fronte ad un attore come Sandler che conosce da una vita che però, in quel momento, sta impersonando un character ispirato proprio a Sandler (tranquilli, detta così sembra una cosa terribile, ma non lo è)!
Non lasciatevi sfuggire questa occasione per recuperare una delle più interessanti e sentite opere di celluloide della scorsa stagione, almeno non ora che "Funny People" è agevolmente disponibile in una bellissima edizione in doppio disco in ogni centro commerciale e in ogni videostore.

Double Fun

Proposto da Universal Home Video in edizione doppio disco, "Funny People" è reperibile ad un prezzo consigliato di 16.90 euro.
Il comparto tecnico non è il punto di forza di questo film e di conseguenza, il dvd offre una livello audio video che si attesta sui livelli della sufficienza.
Presentato in widescreen anamorfico con aspect ratio 1.85:1, offre un livello di profondità dell'immagine piuttosto scarso e delle tonalità di colore non particolarmente accese e, anzi, penalizzate da una fotografia connotata da un focus un po' troppo attenuato.
Il sonoro delega gran parte della fatica al canale centrale e anche quegli effetti ambientali che dovrebbero essere delegati agli speaker posteriori proverranno da quelli frontali. Gli unici momenti in cui il surround farà capolino sono quelli nei quali è presente una folla ad assistere alle performance dei comici.
Il punto forte di questo doppio dvd, oltre alla caratura del film, sono gli extra contenuti nei giga dei supporti.
Nel 1° dvd, oltre al film, potremo trovare una breve, ma divertente gag reel di papere (3'42'' di durata) e il commento al film di Judd Apatow, Adam Sandler e Seth Rogen.
Nel 2°dvd l'offerta di contributi mostra davvero i muscoli.
Scene Eliminate (21'34''): Ira lascia Otto / Palle al vento / Parlare fino ad addormentarsi / Leggere i copioni / Genitori Assistente /Guidando verso San Francisco
Altre papere (7'32'')
Scene Estese e alternative: Ira vede Limo / Playlist / Pranzo dei fumetti / La visita di Andy Dick / Bar, Ira e Ray / Bar, Eminem
Reel di battute (4'50'')
I Diari di Funny People (1h15'). Un viaggio in quattro capitoli nei diari di lavorazione del film tenuti da Judd Apatow. Il punto forte del comparto dei contributi aggiuntivi, nonnché uno dei più bei dietro le quinte che mi sia capitato di vedere in in dvd (e credetemi, ne ho visto davvero molti). Un viaggio nella comicità all'interno e all'esterno di Funny People. Molto interessanti le riprese delle vere sessioni di stand up comedy tenute dagli attori prima d'iniziare a girare il film
Programma di Judd Apatow alla radio della scuola (3'45''). Judd Apatow ci racconta, servendosi di autentici estratti del radio-show aveva ideato ai tempi delle superiori, di come ha iniziato a muoversi nel mondo del cabaret americano, riuscendo perfino ad intervistare, neanche da diciottenne, comici già affermati come Harold Ramis (Saturday Night Live, Ghostbusters), Jay Leno, Paul Reiser.
Musica: james Taylor dal vivo / Adam e Jon Brian
RZA podcast
Dagli Archivi (11'46''). Materiale di repertorio autentico: Adam e Judd parlano di "On the midnight hour" con Bill Maher (28/08/1990) / La prima apparizione di Adam Sandler al David Letterman Show (04/04/1991) / Esibizione di Seth Rogen a 13 anni (1995)
Film di George Simmons (5'50''). Un po' di spezzoni dai fake-film di George Simmons che appaiono in "Funny People": Daccapo / Sayonara Davey / Il Sirenetto
Scherzo Telefonico del 1990 (la versione integrale dello scherzo telefonico posto in apertura del film)
Ehi Prof! Mc Shakespeare (pod virale della sit com interpretata nel film dal personaggio di Jason Schwartzman che Everyeye vi ha proposto in esclusiva nazionale la scorsa estate)
Dietro le quinte di Ehi Prof!

Funny People Per un film che fonda quasi tutto sé stesso su quel paradosso dato dal titolo “Gente Divertente”, declinato poi in maniera dolce e amara dalle quasi due ore e mezza della sua durata, l'insuccesso commerciale era quasi un destino segnato: Apatow, abituato ai grandi numeri dati dagli incassi delle commedie che dirige e/o sceneggia e/o produce, si è dovuto accontentare di soli 71 milioni di dollari al box office USA. D'altronde, i grandi clown vengono apprezzati finché stanno in scena con trucco e parrucco perché il pubblico, spietato, non è interessato alle loro miserie private. Funny Pepole è un film imperfetto, sbilanciato. Ma dotato di una genuinità e schiettezza davvero rare. Considerata la bellissima edizione proposta da Universal, carente dal punto di vista tecnico, ma encomiabile per la qualità dei contributi extra, sarebbe davvero poco divertente lasciarsela sfuggire.

8.5

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