Recensione Fringe - Stagioni 1 e 2

Le prime due stagioni di uno dei migliori serial sci-fi degli ultimi anni arrivano finalmente in formato DVD, permettendo di ripercorrere le indagini della divisione Fringe ma lasciando insoddisfatti i fan storici dello show

Recensione Fringe - Stagioni 1 e 2
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Nell'ultimo decennio il genere sci-fi è stato più volte protagonista sul piccolo schermo, a volte faticando più del dovuto a trovare un proprio seguito e l'apprezzamento della critica. Tra i progetti televisivi più affascinanti e forse sottovalutati c'è Fringe che ha vissuto nel corso delle sue stagioni alti e bassi che l'hanno messo a rischio cancellazione più volte.
Lo show ideato nel 2008 da J.J. Abrams, Alex Kurtzman e Roberto Orci ha saputo coniugare la struttura tipica dei procedural con una storia a tinte sovrannaturali che si è evoluta nel corso di cinque stagioni in modo scorrevole e sempre più coinvolgente, nonostante sul suo percorso non siano mancati non pochi passaggi a vuoto o narrativamente poco coerenti con l'insieme.
Fa quindi piacere che a distanza di due anni dalla fine della messa in onda negli Stati Uniti, Fringe arrivi finalmente in formato DVD anche sul mercato italiano, rendendo possibile vedere, o rivedere, i primi episodi che hanno gettato le basi per la storia dell'agente Olivia Dunham (Anna Torv), del dottor Walter Bishop (John Noble) e di suo figlio Peter (Joshua Jackson).

Indagini sospese tra scienza e sovrannaturale

La divisione Fringe indaga su fenomeni e crimini soprannaturali che sembrano essere legati a quello che la Sicurezza Nazionale degli Stati Uniti definisce Lo Schema. A dare il via all'attività del team è un incidente avvenuto a bordo di un volo internazionale atterrato a Boston pur non essendoci più alcun segno di vita a bordo. Durante il tentativo di scoprire quanto accaduto, l'agente John Scott (Mark Valley), amante di Olivia, viene contagiato e per salvarlo la donna individua come unica possibilità a sua disposizione gli studi e le conoscenze del dottor Bishop. L'uomo è un genio che ha lavorato con il suo collega William Bell fino a quando, dopo un incidente avvenuto nel loro laboratorio, è stato rinchiuso in un istituto psichiatrico, a differenza dell'altro scienziato che è diventato milardario e ha fondato la società chiamata Massive Dynamic. Per riuscire a far dimettere Walter è necessario l'aiuto di suo figlio Peter, che ha in comune con il padre un altissimo quoziente d'intelligenza in grado persino di permettergli di farsi passare senza troppi problemi per un laureato al MIT.
I casi che affronta la divisione Fringe sono al limite dell'impossibile: dai cervelli che iniziano a bollire all'interno del cranio alla scoperta di un bambino dalle capacità straordinarie all'interno di un tunnel sigillato da 70 anni, senza dimenticare virus, parassiti di ogni tipo, combustione spontanea, bioingegneria, mutaforme, sogni in grado di uccidere e soprattutto tanti elementi legati a un universo parallelo.
L'esistenza di diverse dimensioni nelle prime puntate è solo accennata ma sarà un concetto che diventerà di primaria importanza dalla seconda stagione in poi, creando una trama molto intigrante e ricca di suggestione.

Una storia in continua evoluzione

Difficile dire se Fringe sarebbe stato in grado di venir rinnovato per ben cinque stagioni se avesse debuttato sugli schermi un paio di anni più tardi, con i dati di ascolto sempre più importanti per la sopravvivenza di un serial: a differenza di altri show la mitologia alla base della storia è stata introdotta con più lentezza, introducendo gradualmente gli elementi necessari a definire con attenzione i protagonisti, passando poi nella seconda annata a dare più spazio ai famosi Osservatori e all'idea dell'universo parallelo che diventerà assolutamente centrale fino alla fine dello show, utilizzando questioni scientifiche e al limite della comprensione umana per affrontare e addentrarsi in questioni etiche, morali e molto filosofiche. Una complessità, quella del serial, che non è stata premiata con risultati memorabili ma con un seguito appassionato e fedele.
A rendere debole in più punti le prime due annate della serie è stata la formula ispirata ai procedural: il caso della settimana non sempre mantiene alta la curiosità e/o la tensione, in particolare quando risulta del tutto slegato dalla trama orizzontale senza offrire nemmeno tasselli utili a comporre il puzzle rappresentato dalle vite dei protagonisti e dal loro passato.
A distanza di molto tempo, tuttavia, riscoprire puntate come Piacere, sig. Jones!, Risposte, Incubi, Un tulipano bianco o Peter permette di apprezzarne maggiormente la qualità tecnica e artistica. Le sceneggiature, quando firmate da nomi come Kurtzman, Orci, Abrams, Zack Whedon o Akiva Goldsman, sono infatti sempre soddisfacenti e i registi che hanno lavorato a Fringe hanno compiuto un lavoro quasi impeccabile.
Non si può poi non ricordare le interpretazioni di John Noble, Anna Torv, Joshua Jackson e Lance Reddick, così ricche di sfumature ed equilibrate persino nei momenti più emozionanti o al limite dell'incredibile.

Un'attesa non del tutto ripagata

I cofanetti delle due stagioni in formato DVD rendono giustizia agli aspetti tecnici della serie senza troppa difficoltà: l'immagine è sempre nitida, priva di difetti evidenti e persino nelle scene girate in notturna o con condizioni di luce non ottimali non presenta sgranature fastidiose o sfarfallii, anche se la qualità della produzione avrebbe meritato indubbiamente di essere apprezzata in alta definizione. L'audio, in Dolby Digital 2.0 in italiano e in inglese nella stagione 1, e in Dolby Digital 5.1 nella traccia inglese della seconda stagione, non lascia insoddisfatti, a differenza purtroppo di altri due aspetti.
Il primo dei due elementi che è stato un po' tralasciato sono i sottotitoli: in entrambe le stagioni è possibile selezionare solo l'opzione italiano per non udenti, scelta che compromette troppo la visione degli episodi in lingua originale risultando graficamente invadente sullo schermo, oltre a far ricordare agli appassionati come sia un vero peccato che poche volte i DVD seriali offrano anche i sottotitoli in inglese.
Il secondo punto debole è invece la totale assenza di extra: non ci sono interviste, featurette di qualche tipo, spot, promo... Solo nel secondo cofanetto viene indicato come contenuto speciale l'episodio Resurrezione, comunque trasmesso negli Stati Uniti e in Italia come parte integrante della stagione.
Dispiace molto vedere come una delle serie che è riuscita a guadagnarsi il titolo di cult nel corso degli anni non abbia avuto l'attenzione che meriterebbe, rendendo forse l'acquisto dei DVD più utile a chi deve ancora conoscerla piuttosto che ai fan che la conoscono bene e preferirebbero vivere un'esperienza più coinvolgente e in grado di far scoprire nuovi dettagli e curiosità sullo show.

Fringe - Stagione 1 I cofanetti delle prime due stagioni di Fringe permettono di ripercorrere gli esordi del serial che negli ultimi anni ha saputo maggiormente avvicinarsi al ben più noto e amato X-Files, tuttavia questa edizione regala ben poche soddisfazioni ai fan di lunga data, pur permettendo finalmente di avere a disposizione la prima quarantina di episodi senza interruzioni.

6.5

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