Recensione Freelancers

50 Cent è un poliziotto fresco di distintivo che entra in un giro di poliziotti corrotti capeggiato da Robert De Niro e Forest Whitaker in Freelancers, anonimo poliziesco di serie b diretto da Jessy Terrero.

Recensione Freelancers
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Jonas Maldonado è appena diventato poliziotto per seguire le orme del padre, morto in un'esplosione davanti ai suoi occhi quando era soltanto un bambino. Alla festa per celebrare l'evento il ragazzo viene contattato dal capitano Joe Sarcone, in passato partner del genitore e ora a capo dell'Unità crimini di strada. Sarcone convince il novellino a entrare nella sua squadra, in realtà un'organizzazione di agenti corrotti dedita allo spaccio di droga. Jonas inizialmente prende gusto nel suo doppio ruolo, convincendo anche suoi due amici / colleghi a entrare nel business. L'amore per la fidanzata Lydia e la scoperta che proprio il suo nuovo capo potrebbe essere dietro la scomparsa del padre lo costringeranno a scegliere da che parte stare.

Scuola di polizia

Poliziesco "black" fin dalle scelte di casting, con protagonista 50 Cent nei poco credibili panni di un poliziotto (e difatti ben presto il ruolo riserva ben più di un'ambiguità), Freelancers ha un inizio che porta vagamente alla memoria l'incipit narrativo di un classico recente del filone come Training day (2001), salvo poi virare in una scorribanda di banalità di sorta che ricalcano in pieno gli stereotipi del filone. Con un'accennata e scontata tematica razzista di sottofondo e il classico svelarsi di prevedibili colpi di scena, i novanta minuti di visione si trascinano stancamente senza guizzi, con un velato erotismo ad accompagnare i loschi traffici prima e poi la missione sotto copertura dell'agente afroamericano, vero e proprio personaggio dalla doppia anima anche in campo sentimentale. Difficile entrare in empatia con figure così anonime, comprimari inclusi, e gli eventi procedono per inerzia fino allo scontato finale; la stessa componente d'azione è pressoché limitata ad un paio di inseguimenti a piedi e ad una manciata di sparatorie, mai in grado di garantire la giusta tensione che un prodotto di genere dovrebbe sempre avere. Troppo alto nelle ambizioni, il terzo film di Jessy Terrero è privo di potenziali istinti b-movie e registicamente povero, con in più la grave colpa di sprecare due guest-star quali Robert De Niro e Forest Whitaker in figure poco caratterizzate, tanto che (almeno per gli amanti del rap) la componente più "ispirata" dell'operazione rimane l'onnipresente colonna sonora ricca di hit del panorama statunitense.

Freelancers Un poliziotto novellino si fa coinvolgere in un giro di agenti corrotti in Freelancers, poliziesco tanto prevedibile quanto inutile, incapace di aggiungere qualcosa di nuovo al filone. De Niro, Whitaker e lo stesso protagonista 50 Cent fanno quel che possono ma era difficile infondere personalità a ruoli così stereotipati e la regia di Jessy Terrero si muove nei peggiori territori (ma senza comprenderne lo spirito) dei b-movie straight to video, annullando del tutto gli spunti etici e morali di una vicenda potenzialmente, seppur già vista, non priva di discreti spunti di genere.

4.5

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