Recensione Fred Claus

Non è facile essere il fratello di Babbo Natale...

Recensione Fred Claus
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Intro

Crescere all'ombra di un astro non è certo facile: può capitare di avere un fratello più studioso o una sorella più brillante, ma se il proprio fratello si chiama Nick ed è così buono da diventare un santo (ovvero Babbo Natale), tutto è certamente più complicato. David Dobkin (2 Single a Nozze) ci trasporta in questa storia surreale, dove al centro dell'obiettivo non troviamo il vecchio e rubicondo Santa Claus (Paul Giamatti) dalla risata calda e leggendaria, ma suo fratello Fred (Vince Vaughn) che per professione pignora i beni non pagati. Ed è molto arrabbiato. Il grande lancio pubblicitario, soprattutto tramite i diversi trailer, sembrava introdurre un film scanzonato e demenziale che introducesse il tema natalizio sul grande schermo - prendendo di mira gli stereotipi natalizi della bontà - con un cast ricchissimo che comprende anche Kevin Spacey, Kathy Bates (Misery non deve morire), Rachel Weisz (The Constant Gardener), Miranda Richardson (Southland Tales), John Michael Higgins (Un'impresa da Dio), Ludacris (2 Fast 2 Furious) ed Elizabeth Banks (Invincible). Purtroppo il film è imbevuto di una prevedibile morale buonista e alterna gag divertenti a lunghi dialoghi che fanno crollare il ritmo della storia.


La Trama

La storia comincia in Lapponia molti anni fa, con la nascita di Nick, un bambino paffutello dal tenero sguardo che alla nascita non pianse nemmeno. Fred era molto felice che i suoi gli avessero regalato un fratellino, ma per quanto gli volesse bene Nick finiva per metterlo sempre in secondo piano con i suoi genitori, seppure involontariamente. Nick (Theo Stevenson) era infatti così buono che donava i suoi regali agli altri e ben presto imparò anche a scendere dal camino, cosa che gli sarebbe di lì a poco tornata molto utile. La sua bontà lo fece, infine, diventare Santa Claus (Giamatti) e il tempo si fermò, sia per lui che per la sua famiglia, quindi anche per l'arrabbiato Fred (Vaughn). Torniamo al giorno d'oggi e troviamo Fred che sta pignorando un enorme tv al plasma ad una ragazzina. Siamo sotto le feste e per coronare il suo sogno - aprire una sala scommesse in pieno centro - gli mancano ben 20mila verdoni e Fred, per racimolarli, non trova niente di meglio che usurpare il ruolo di Babbo Natale, chiedendo una colletta per la fantomatica associazione La ente ama la gente. L'inseguimento per le vie di New York e il combattimento successivo nel negozio di giocattoli contro gli altri arrabbiatissimi Babbi Natale, al ritmo della mitica Surfin' Bird dei Ramones della colonna sonora di Full Metal Jacket, è forse la scena più esilarante del film. Wanda (Weisz), la ragazza di Fred non ne vuole più sapere di lui, e così si vede costretto a chiamare il fratello Nick (Giamatti) che dietro le pressioni della moglie (Richardson) vuole essere severo per una volta: gli darà i soldi che vuole solo dopo che avrà lavorato con lui, al Polo Nord.


Gli sviluppi

Certo anche al Polo Nord le cose non sono più quelle di un tempo: biciclette e mazze da baseball sono state sostituite da giocattoli sempre più complessi e ciascun bambino piuttosto che un dono, ne chiede fino a dieci. Questo complica molto le cose dato che ogni giocattolo viene costruito a mano dagli elfi, il cui capo, Willie (Higgins) è innamorato di Charlene (Banks), l'assistente alla produzione di Babbo Natale. Fred viene assegnato al reparto buoni/cattivi, dove si decide se un bimbo avrà diritto o meno al regalo desiderato e grazie ad una mega palla di cristallo potrà osservare i bambini, anche il suo prediletto Slam (Bobb'e J. Thompson), un orfano di cui lui si prendeva cura. Nel frattempo Babbo Natale è sempre più stressato anche grazie all'entrata in scena di Clyde Northcut (Spacey), l'esperto del rendimento produttivo, che dopo aver fatto fuori il coniglio pasquale vorrebbe eliminare anche il baraccone di Santa Claus e trasferire tutto al Polo Sud: decentrare e de localizzare, due concetti tristemente attuali.


Il cast e le note tecniche

Vince Vaughn, che aveva già lavorato con Dobkin sia ne Il Sapore del Sangue sia in 2 Single a Nozze, si trova a suo agio in questa pellicola. Il ruolo del ragazzone che non vuole crescere se lo trascina dietro da parecchi film (Palle al Balzo; Break up) anche se stavolta c'è più sentimento che in altri. Paul Giamatti ha il difficile ruolo di confrontarsi con un'icona, riuscendo a renderla più umana e dandogli uno spessore che certo Tim Allen non riesce a dargli: lo stress per il lavoro e la bravura della mimica lo confermano sempre ad alti livelli, anche in questo blockbuster. L'inflessibile Mr. Northcut, interpretato da Kevin Spacey, è odioso quanto bravo, inoltre fa anche il verso al Lex Luthor che lui stesso ha interpretato in Superman Returns. Completa il cast principale John M. Higgins che recita da capo elfo grazie ai prodigi della computer grafica che in questo film gioca un ruolo importante quanto spettacolare. La Weisz e la Banks, purtroppo, hanno solo due ruoli di contorno con sguardi dolci e look sexy. Da segnalare una bella colonna sonora dove i classici pezzi natalizi si alternano con le loro revisioni rockeggianti.


Fred Claus Un grande cast al servizio di un’idea originale: ma chi è il fratello di Nick Santa Claus? Un buon uso della computer grafica e una bella colonna sonora non riescono a salvare dalla mediocrità un film natalizio imbevuto di moralismi dalla comicità decisamente soft.

5

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