Recensione Frank

Un incredibile Michael Fassbender è Frank nel nuovo film dell'irlandese Lenny Abrahamson. Un viaggio ironico e commovente!

Recensione Frank
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Presentato al Sundance Film Festival di Robert Redford, il surreale road movie Frank del regista Lenny Abrahamson è stato mostrato anche al Biografilm di Bologna dove il suo omonimo protagonista è diventato anche mascotte dell'intera kermesse. Frank si propone come la celebrazione di quelle vite ai margini, di quel mondo di perdenti e di disadattati che il regista irlandese aveva già messo in scena fin dalla sua prima pellicola Adam & Paul nel 2004 - dove seguiva le vite quotidiane di due tossici sullo sfondo della città di Dublino - inquadrandosi al meglio nella filmografia di Abrahamson diventandone con molta probabilità il film più completo, sia stilisticamente che narrativamente. Protagonista del film è un Michael Fassbender in stato di grazia che nonostante nasconda il proprio viso per tutta la durata del film riesce a donare un'incredibile intensità al suo personaggio, mostrandone ora l'incrollabile ottimismo, ora il paralizzante bisogno di essere amato per la sua musica e non per chi egli sia veramente. Un'interpretazione che dimostra una volta di più le incredibili capacità di questo attore (come se avessimo ancora dei dubbi) capace di passare con naturalezza dal ruolo di androide a quello di signore del magnetismo; da possidente terriero a prigioniero politico; da psicanalista a sex addicted.

Soronprfbs

Jon (Domhnall Gleeson) è un giovane impiegato con la passione per la musica, ma nonostante si impegni al massimo non riesce a scrivere una singola canzone decente. Durante una passeggiata al mare incontrerà la singolare band Soronprfbs, diventandone per puro caso il tastierista. Conoscerà così il carismatico leader della band Frank (un eccezionale Michael Fassbender), che nasconde il proprio viso sotto una maschera che non toglie mai. Frank è una persona solare e ottimista ma incapace di capire il mondo esterno, dal quale si protegge indossando un'enorme testa di cartapesta. Grazie alla passione per la musica di Frank e al suo incrollabile ottimismo Jon riuscirà a dare un nuovo significato alla sua vita buttandosi anima e corpo in questa nuova esperienza, portando i Soronprfbs in un viaggio on the road dall'Irlanda fino al SXSW, in Texas. L'unico ostacolo a questo viaggio incredibile sarà Clara (una psicotica Maggie Gyllenhaal), che si considera l'unica persona capace di capire Frank e le sue idiosincrasie.

Sotto la maschera

Biopic sopra le righe, Frank è un vero e proprio coacervo di ispirazioni: la prima e più manifesta è la vita del musicista e comico Chris Sievey, famoso a cavallo tra gli anni Ottanta e Novanta grazie al suo alter ego Frank Sidebottom. Questo personaggio era caratterizzato da un incrollabile ottimismo e un fortissimo entusiasmo con cui guardava alla vita ma l'elemento principale del suo successo era proprio la finta testa di cartapesta che indossava. Da un incontro del giornalista Jon Ronson con Sievey si muove la sceneggiatura del film scritta a quattro mani insieme Peter Straughan. Ronson infatti conobbe Sievey (o meglio Frank Sidebottom) negli anni Ottanta quando cominciò a suonare insieme a lui nel ruolo di tastierista: i due però non viaggiarono in Texas in cerca di successo, rimanendo a suonare nei locali underground inglesi. Frank riesce ad unire alla perfezione questi due elementi così lontani e apparentemente inconciliabili, scrittura e musica, diventando immediatamente un piccolo cult. La scrittura è sempre attenta ai suoi personaggi, incredibilmente fallaci e pieni di difetti, mossi dall'ottimismo o da un interesse personale ma così profondamente umani da risultare incredibilmente commoventi, e dall'altro lato la regia presta altrettanta cura alla musica che diventa una seconda protagonista di tutte le vicende. Musicalmente il grande lavoro è stato fatto dal compositore Stephen Rennicks che ha composto tutte le canzoni originali dei Soronprfbs traendo ispirazione da due personaggi come Daniel Johnston e Captain Beefheart, entrambi presi ad esempio per le loro canzoni psichedeliche e sperimentali.

Frank Frank è il ritratto commovente di una persona libera da qualsiasi inibizione, nascosta sotto una maschera che la possa difendere dal mondo esterno. Incredibile la performance attoriale di Michael Fassbender, affiancato al meglio da Domhnall Gleeson e Maggie Gyllenhall, due facce della stessa medaglia, entrambi preoccupati a modo loro per il fragile leader della band ed entrambi impegnati ad aiutarlo nel suo viaggio verso la fama. Abrahamson riesce a firmare il suo lavoro più compiuto e personale seguendo in un viaggio on the road un colorato gruppo di perdenti, consapevoli di esserlo e per nulla preoccupati della cosa. Frank è un film ironico e divertente ma anche capace di far riflettere e commuovere, nascondendo una seconda anima più intima e profonda: un difficile discorso sulla malattia mentale, non banale e anzi molto toccante.

7

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