Recensione Finding Mr. Right

Jia Jia è una giovane ragazza cinese che decide di fare un viaggio in America per partorire. Una pratica illegale che, come lei, molte sue simili decidono di effettuare per poter fare nascere il figlio negli States e dargli così per legge la nazionalità americana. Il padre del bambino, un losco d'uomo d'affari, è inoltre già sposato e non può garantirgli un futuro roseo in patria. Giunta a Seattle Jia Jia conosce Frank, un suo connazionale ex dottore che ora lavora come autista, prossimo al divorzio con la moglie e con una bambina in età scolare. La ragazza si trasferisce in un centro per maternità gestito da una signora taiwanese, e qui ha modo di conoscere diverse donne anche loro in attesa del primo figlio. Ma durante la permanenza in America, Jia Jia, stanca delle continue promesse a vuoto del padre del suo bambino, comincia a nutrire un affetto sincero per Frank...Dalla Cina una commedia romantica insolita, giacché per una volta la vicenda non è ambientata in patria, bensì Oltreoceano. Non a caso il titolo originale recita letteralmente "Quando Pechino incontra Seattle". Inoltre il nuovo film di Xue Xiaolu (il secondo dopo il notevole Ocean Heaven con protagonista Jet Li) vede nei panni della protagonista una delle attrici più discusse in Cina del nuovo millennio, Tang Wei, toccata dalle pesanti polemiche per la sua interpretazione in Lussuria - Seduzione e Tradimento di Ang Lee, Leone d'oro a Venezia e censurato di oltre mezzora in patria per le scene erotiche spinte.

Insonnia d'amore

E nonostante la simpatia e la bravura della protagonista, Finding mr. Right non riesce a convincere, a causa di uno sviluppo e una narrazione stucchevoli, che trainano fin dall'inizio il film verso il proverbiale happy ending. Il problema è però il come vi ci si arriva: Xue Xiaolu alla sua opera seconda non riesce a infondere alla storia e ai suoi personaggi un'anima vibrante, sempre incapace di destreggiarsi tra la vena più comica (ridotta al minimo) e quella sentimentale, che sembra il condensato di un bignami sui "film per famiglie". Sin troppo classico nel suo susseguirsi di eventi (dall'incontro con la figlia di Frank, all'amicizia con le altre donne incinte, sino all'inevitabile "colpo di scena" finale), la vicenda non riesce mai a catturare pienamente lo spettatore, inserendo anche delle pesanti forzature in fase di sceneggiatura che non trovano un nesso logico plausibile. Ad aggiungersi a questi evidenti difetti che balzano subito all'occhio, anche l'orecchio vuole la sua parte ed ecco così una colonna sonora assemblata letteralmente a casaccio, che ripesca i superclassici della musica americana tra i quali l'inevitabile What a Wonderful World sui titoli di coda. In questo senso non giova nemmeno l'ambientazione americana, che invece di offrirsi come mezzo di meltin' pot tra le varie figure protagoniste, si limita a qualche battibecco e incomprensione tra Jia Jia e degli zelanti poliziotti locali.