Recensione Feisbum - Il film

“Hanno fatto un film su di noi.” - “Era ora!”

Recensione Feisbum - Il film
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Be Social. Not only Network.

Sony ha già commissionato a Mark Zuckerberg la realizzazione del film basato sul social network ideato dall'allora studente (oggi milionario incredulo) Aaron Sorkin. In Italia il produttore Marco Scaffardi ha anticipato un po' tutti realizzando (in meno di tre mesi) il primo film dedicato a facebook, bussando alla porta di attori e registi giovani che sapessero il vero significato dei termini feedback, condivisione e web 2.0.
Feisbum è un prodotto indipendente che ha saputo sfruttare le idee alla base del social network, talmente tanto che ha puntato sul marketing alternativo per raggiungere le 240 copie di distribuzione (una soglia molto alta per un film di questo tipo) e replicare il virale - chiaramente in piccolo - utilizzato dalla Warner per diffondere i messaggi anarchici del folle Joker ne Il cavaliere oscuro: finti siti web, depliant fittizi e controllori atac a cui faremmo vedere ben volentieri i biglietti timbrati ogni mattina. Tutto questo per il solo scopo di coinvolgere attivamente i milioni di utenti facebook che quotidianamente trascorrono il loro tempo tra bacheche, guerre tra bande e quiz ipnotizzanti.
Il film si basa su un'idea non del tutto originale, ma che nonostante ciò trova una valvola di sfogo concreta: otto storie brevi e cinque rapidi sketch (per cinismo e impostazione simile a I mostri di Risi), non su facebook, ma sui frutori che lo popolano; quindi vicende comuni, talvolta estremizzate, talvolta più reali della realtà, comunque paradossi di personalità e scambi spesso unilaterali di informazioni. Ma facebook non è solo uno spazio eccentrico e aleatorio: è soprattutto una base di partenza per qualcosa di nuovo, che sia un rapporto di amicizia o addirittura l'amore ritrovato. Comunicare, in tal senso, non è moda.

soSial network

Feisbum non soltanto è una vetrina di comodo per sette registi (molti dei quali giovani) di talento: è innanzitutto una commedia superficiale, nel senso che non indaga il fenomeno scavando in profondità, ma si limita a reinterpretare notizie di cronaca, nonchè storie reali entro i confini del social network. Ne conviene l'ipotesi che si sia voluto incentivare un percorso teorico sulla comunicazione circoscritta ai messaggi - prevedibili - contenuti negli episodi portanti. Un limite comprensibile, dopotutto vuole essere un film leggero e ironico, equidistante dalla volontà di fare critica sociale e dal proporre un linguaggio scadente da cinepanettone.
Così tra false personalità in nome dell'amore, della truffa, del sesso e del sogno, si rende chiaro un confronto tra realtà e finzione in un'ambiente composto da bit e un'incredibile voglia di evasione. Uno spaccato poco veriteiro ma coerente, benché più volte impastato con l'elemento assurdo. L'istant movie distribuito da Full Moon Production (nuova casa di distribuzione che vuole far spazio ai giovani talenti) si impone per una cosmesi pregevole, avvantaggiata da un nutrito numero di attori - ai quali si dovrebbe dare maggiore spazio, con particolare plauso al trasformismo di Andrea Sartoretti - e da una ben incastrata colonna sonora.
Popolo di facebook, state in campana che dall'8 maggio si socializza anche al cinema.

Feisbum - Il film Feisbum sfrutta facebook per assecondare quella convinzione comune secondo la quale chi occupa metà della giornata su un sito internet è da considerarsi sociopatico. Al tempo stesso pero' lancia dei messaggi diversi, ciascuno dei quali analizza (non sempre in chiave ironica) il cambiamento derivato dall'avvento del World Wide Web, sempre a seconda della sensibilità del regista al tema trattato. Ne viene fuori un collage di esperienze; variegato, esteticamente pregevole e divertente con pause. Comunque alti e bassi di un cinema giovane che andrebbe supportato e coltivato.

6.5

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