Recensione Edge of Tomorrow - Senza domani

Vivi. Muori. Ripeti. Solo così potrai salvare il genere umano.

Recensione Edge of Tomorrow - Senza domani
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Lo confesso: io in questo Edge Of Tomorrow: Senza Domani, pur basandomi solo dalla continua visione del trailer nel corso delle settimane passate, non ci credevo tantissimo. Ho più volte pensato che si trattasse del solito filmone americano dalle dimensioni immense, una valanga di azione e nulla di nuovo da raccontarmi. Non ne hanno fatti già abbastanza di film così? Quante apocalissi cinematografiche possiamo ancora sopportare? Però è un film di Doug Liman con protagonista Tom Cruise ed Emily Blunt, forse una speranza bisogna dargliela anche solo per questo. E poi, bisogna ammetterlo, se un film d'azione è fatto bene, non importa se è il millesimo dello stesso genere che guardi, l'intrattenimento è assicurato. Viaggi nel tempo, ExoSuit, set immensi, il mondo in guerra contro una forza aliena inarrestabile, poderosi effetti speciali: mi sono fatta conquistare dall'idea di tutti questi elementi, oggettivamente potenzialmente divertenti, e ho dato una possibilità a Edge Of Tomorrow: Senza Domani.

Vivi. Muori. Ripeti.

Il tenente William Cage (Tom Cruise) è un funzionario militare ma, contrariamente da quello che potreste pensare vedendolo in televisione, non ha la minima esperienza di guerra. È bravissimo con le parole, un vero professionista quando si tratta di vendere l'idea della guerra al mondo, ma non è mai sceso in prima linea. Anzi, non ha mai subito una ferita più grande di un taglio da carta: non sopporta la vista del sangue ed è felicissimo di vivere nel suo mondo da impiegato. Inviato in Inghilterra, apparentemente, per una missione diplomatica, si ritrova, sotto minaccia e mal consigliato da un generale a quattro stelle, a combattere nella battaglia più importante del suo mondo. Viene ucciso dopo pochi minuti da un Mimic, ma si ritrova inspiegabilmente gettato in un ciclo temporale che lo costringe a vivere lo stesso brutale combattimento più e più volte e a morire continuamente. Ogni battaglia, però, gli permette di affinare le sue abilità contro gli avversari e conoscerne le mosse. Accompagnato nell'impresa dalla micidiale Rita Vrataski (Emily Blunt), soldatessa delle forze speciali che sa benissimo cosa sta succedendo a Cage, escogita un modo per trasformare questo loop temporale in un'arma che, si spera, porti tutti verso la vittoria contro questa catastrofica forza aliena.

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William Cage si sveglia, viene maltrattato dai militari che lo prendono, giustamente, in giro, scende in combattimento e... muore. E la cosa si ripete per un vastissimo numero di volte. Spesso muore anche prima che te lo aspetti! Non è una cosa noiosa? Assolutamente no! È davvero piacevole vedere Tom Cruise impegnato nella parte di un vero e proprio anti-eroe, il sommo perdente, un soldato senza possibilità di sopravvivenza, tantomeno capace di portare a termine la sua missione... a cui nemmeno aspirava. È umano, in un modo semplice, arrivista e istintivamente divertente, cosa che difficilmente si ritrova nei protagonisti di film d'azione di questa portata. Ti ritrovi subito a capire quello che prova e a escogitare, di pari passo alle sue scoperte, un modo che lo aiuti ad andare avanti. "La struttura della storia e il modo in cui è architettato il loop temporale permettono al pubblico di entrare, capire le regole e poi seguire Cage in una progressione rapida e costante dei fatti. Anche se rivive costantemente lo stesso giorno più e più volte, non è mai lo stesso, perché il suo comportamento cambia di continuo, spingendo l'azione sempre avanti".
Inutile negare che, fin dal primo sbarco sulla spiaggia sulla quale si svolge l'attacco e dove Cage si ritrova a morire più volte, Edge Of Tomorrow: Senza Domani ricordi in tutto e per tutto un videogame. Le dinamica di base, dopotutto, è delle più classiche: ti lanci in un combattimento più grande di te e del quale non conosci nulla, muori, ricominci dall'inizio. Tutti ripartono da zero: tu invece hai memoria di quello che è successo e hai accumulato le conoscenze e l'esperienza tale da condurti allo step successivo dell'avventura. Poi muori nuovamente. Lo scenario di gioco si fa via via più complesso, i nemici non ti si lanciano addosso al primo passo ma devi imparare a scovarli e sconfiggerli con intelligenza, le atmosfere si fanno più cupe e catastrofiche. E siamo nel 2014, quindi la qualità grafica e la potenza degli effetti speciali è fuori discussione! In più la presenza di Rita Vrataski permette al regista di giocare anche con i rapporti umani e divertirsi con le possibilità che un loop temporale ti permette di esplorare a livello emotivo. Il viaggio che i due protagonisti si trovano ad affrontare non è solo fisico, ma anche psicologico: si conoscono e si migliorano ogni giorno, anche quando non se ne rendono conto e il loro essere così diversi, soprattutto nella prima metà del film, regala impacciate connessioni di immediata simpatia. La chimica tra Emily Blunt e Tom Cruise è piacevole e palpabile, così come la loro professionalità e l'impegno profuso nel progetto, che emerge in ogni dialogo o grande scena d'azione.

Edge of Tomorrow - Senza domani Alla fine di tutte queste belle parole, vuol dire che ho cambiato idea? Ebbene sì: Edge Of Tomorrow: Senza Domani mi ha piacevolmente sorpresa. Certo, è il tipico film d’azione americano, immenso, dagli effetti speciali spettacolari, pieno di esplosioni, alieni dalla strana struttura morfologica, armature enormi e mezzi corazzati immensi, ma per tutta la durata del film non ho mai pensato di essere seduta in sala a vedere il "solito" film. È divertente, appassionante e dal ritmo serrato. E probabilmente anche questo suo essere un enorme videogioco adrenalinico gli permette di creare una connessione diretta e immediata con il moderno spettatore. Non ha nessuna grande pretesa esistenziale, capiamoci: Doug Liman non si è di certo prefissato di indagare l’animo umano e portarlo a un livello di coscienza più alto... solo a quello successivo, fino al boss finale, intrattenendo e stuzzicando il suo protagonista-spettatore fino alla fine.

7

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