Dragon Trainer: I draghi della Dreamworks arrivano in blu-ray

I draghi Dreamworks volano dritti nelle nostre case, in un'edizione blu-ray alquanto ricca. Scopriamola insieme.

Dragon Trainer: I draghi della Dreamworks arrivano in blu-ray
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Dragon Trainer diverte e lo fa senza ricorrere a sotterfugi. Per una volta un cartoon non vuole essere nulla di più di una bella favola, e questo non può che essere un bene. Un film, insomma, che può davvero divertire tutti, dal ragazzino agli adulti che, magari, rivedranno nelle gesta di Hiccup e del suo Draghetto un po' di quell'innocenza del disegno animato che sembrava essersi persa nel turbinio convulso degli ultimi anni fatti di computer grafica, progetti ponderosi e esperimenti estetico - grafici a volte troppo complessi per essere davvero riusciti.

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Draghi!

« Questa è Berk. È dodici giorni a nord di disperazione e pochi gradi a sud di morire di freddo, si trova esattamente sul meridiano della miseria. Il mio villaggio, in una parola: solido, ed è qui da sette generazioni, ma ogni singola costruzione è nuova. Abbiamo la pesca, la caccia e un'incantevole vista del tramonto, l'unico problema sono le infestazioni: In molti posti hanno topi, zanzare, noi abbiamo... i draghi! »

Per quasi quindici anni, Pixar ha dominato incontrastata sulla scena del nuovo cinema d'animazione americano per quanto concerne i favori e gli elogi della critica. Le sfide lanciate da studios come Blue Sky con i vari Ice Age e Robots e, soprattutto, quelle di Dreamworks Animation hanno magari avuto degli esiti commerciali talvolta addirittura migliori di quelli delle opere Pixar, come nel caso del match Wall*E vs. Kung Fu Panda, ma, ciò nonostante, tutti hanno sempre riconosciuto la maggiore semplicità dei lungometraggi in CGI prodotti dalle altre etichette del settore. Negli ultimi tempi però, nonostante lo studio di Emeryville continui a dominare sostanzialmente incontrastato, e basta dare un'occhiata agli incassi esorbitanti e alle lodi sperticate avute da Up e Toy Story 3 La Grande Fuga, qualcosa è cominciato a muoversi intorno ai bastioni della fortezza di John Lasseter e Ed Catmull. Se lo scorso anno, film come Coraline di Henry Selick e Fantastic Mr Fox di Wes Anderson si sono fatti apprezzare proprio per la loro raffinatezza tecnica e narrativa, tanto che si sono beccati anche i complimenti di qualcuno che in Pixar ci lavora, senza però riuscire ad imporsi con prepotenza al box office, quest'anno le cose sono andate in maniera diversa con due film, Cattivissimo Me e Dragon Trainer, che, in pura tradizione Pixar, hanno unito l'egregia riuscita commerciale a quella artistica. Proprio quest'ultimo, malgrado il goffo e poco invitante titolo scelto per il marketplace italiano (il titolo originale, lo ricordiamo, è "How to train your dragon"), dopo anni di produzioni Dreamworks in cui le sceneggiature dei film parevano essere generate da una macchina automatizzata in cui tutto l'appeal veniva da delle semplici gag in puro stile slapstick e dalle voci note del voice cast tanto americano quanto italiano, è arrivato nelle sale quasi in sordina, per poi stupire anche la critica del Belpaese grazie ad una storia che ha univa con sagacia gli elementi più prettamente action, doverosi in un film che ha a che fare con dei dragoni volanti, a tutti quegli aspetti legati ad un'accurata descrizione dei personaggi, della loro psicologia e dei loro rapporti reciproci. Anche se gli attori americani e non chiamati a doppiare i personaggi in lingua originale sono tutti piuttosto conosciuti qua e la per il globo (Jay "Tropic Thunder" Baruchel, America "Ugly Betty" Ferrera, Jonah "Suxbad" Hill, Gerard "300" Butler), questa volta la divisione nazionale di Paramount ha poi saggiamente lasciato che fossero dei doppiatori di professione a prestare le proprie voci ai character di Dragon Trainer, evitando situazioni come quelle avute con un Kung Fu Panda con l'inflessione bergamasca di un Fabio Volo. I risultati ottenuti al box office nazionale, tenuto conto delle debite proporzioni, sono stati estremamente più bassi di quelli avuti negli States: in Italia Dragon Trainer si è dovuto accontentare di "soli" 5.5 milioni di euro. Dal 2 novembre, il riuscitissimo parto di Chris Sanders e Dean DeBlois è disponibile nel mercato home video nazionale. Una preziosa opportunità per scoprire, o riscoprire, questa piccola gemma dell'animazione americana.

Il Blu Ray

Dragon Trainer è disponibile sia in doppio dvd che in Blu Ray Disc. Come ormai prassi sulle nostre pagine, ci concentreremo sull'analisi della versione in alta definizione per scoprire se quanto offerto da Paramount sia meritevole dei nostri euro.
Il packaging è il solito blu case cui ormai siamo tutti noi fruitori di BD siamo ormai avvezzi da anni. Nulla da segnalare quindi sul fronte dell'involucro esterno che non riserva particolari attrattive per il compratore.
Poco male, perché il meglio sta proprio in quello che è contenuto all'interno di questa "anonima" confezione. Come è lecito attendersi da un film d'animazione ad alto budget made in Dreamworks, il comparto video del film ci regala un'esperienza allo stato dell'arte. Purtroppo noi italiani non abbiamo avuto la fortuna di poter gustare la spettacolarità di Dragon Trainer nel formato Imax, ma, almeno, tutti quelli dotati di un buon impianto di home theatre potranno almeno parzialmente recuperare con un blu ray emozionante. Se in un film così dinamico e "aereo"la preoccupazione maggiore poteva essere quella di riscontrare l'annoso problema del colour banding nelle fasi di transizione più rapide della macchina da presa, dopo la prova su strada possiamo tranquillamente affermare che niente di questo è presente nei gigabyte di How to train your Dragon. Non esiste il benché minimo difetto visivo e, a questo punto, sottolineare l'incredibile ricchezza di dettaglio delle texture, di profondità dell'immagine, della spazialità e della profondità diviene superfluo. L'audio in inglese Dolby TrueHD 5.1 Lossless propone uno dei "saggi acustici" più robusti che ci sia capitato di riscontrare in anni di film in HD. Naturalmente, per quel che riguarda la lingua italiana, dovremo accontentarci di un "semplice" Dolby Digital in 5.1. Ma non è il caso di dare sfogo ai piagnistei perché anche sul fronte audio in italiano, avremo a che fare con un vero e proprio boom sonico in cui ogni singolo elemento acustici trova il suo perfetto posizionamento ambientale. Da notare come anche nelle scene più quiete, sia possibile udire il cinguettio degli uccellini e il soffio del vento tutto intorno a noi.

Bene anche gli extra che comprendono:

Il corto "La Leggenda del Drago Rubaossa" - HD
- Commento al film dei registi
- Scopri il cast vichingo - HD
- La creatività tecnica del drago - HD
- La storia dentro la storia - HD
- La corsa all'oro - HD
- Come disegnare un drago - HD
- Il tuo profilo vichingo - HD
- Scene inedite - HD
- L'angolo delle attività di Astrid - HD
- Il video juke-box DreamWorks Animation
- L'angolo degli animatori
- Quiz e curiosità

How To Train Your Dragon Dragon Trainer arriva nei nostri salotti volando a cavallo di un drago e la potenza del suo battito d'ali si sente tutta! L'edizione home video proposta da Paramount Home Entertainment è semplicemente perfetta tanto dal punto di vista audio quanto da quello video. Nutriti e divertenti gli extra, specie il nuovo corto “La Leggenda Del Drago Rubaossa”, una lieta occasione per ritrovare i personaggi del film alle prese con un drago realmente leggendario. Da avere e (ri)scoprire.

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