Recensione Descendants

Tutti conosciamo i grandi cattivi delle favole Disney, ma cosa sappiamo dei loro figli? Sono anche loro destinati a un futuro da villain? È quello che si chiede Descendants, nuovo Disney Channel Original Movie.

Recensione Descendants
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Quante volte, vedendo una favola, ci siamo chiesti che cosa succede dopo il fatidico "E vissero felici e contenti"? È una domanda davvero molto comune, tanto che molti progetti cinematografici hanno provato, a modo loro, a dare una risposta convincente, comica, ironica o decisamente catastrofica. Ovviamente non poteva sottrarsi a questo compito Disney, che ha provato a immaginare il futuro vedendolo attraverso gli occhi dei discendenti dei più celebri protagonisti delle sue favole: nasce così Descendants, Disney Channel Original Movie che, dopo aver debuttato in America in estate, andrà in onda per la prima volta in Italia il 3 ottobre alle 14.00. Il cast è un piacevole mix di personaggi Disney Channel, vecchi amici (almeno per il pubblico teen) cinematografici e grandi nomi del musical americano, che interagiscono in un mondo magico dove le classiche regole che separano buoni e cattivi stanno per essere distrutte.

Apriamo le porte del regno ai malvagi

L'Isola dei Perduti è un posto completamente senza magia, nel quale sono confinati tutti i villain delle favole: Malefica (Kristin Chenoweth), la Regina Cattiva (Kathy Najimy), Crudelia DeMon, Jafar... e con loro, ovviamente, anche i rispettivi figli. Mal (Dove Cameron), Evie (Sofia Carson), Carlos (Cameron Boyce) e Jay (Booboo Stewart) non conoscono altra verità se non quella che gli hanno raccontato, nel corso dei lunghi anni di rancore, i loro genitori: paure, certezze, comportamenti, orgoglio e odio, sono tutto frutto di una rivisitazione delle emozioni legate al passato dei celebri cattivi delle favole con cui sono cresciuti. Non hanno idea di come sia il mondo al di fuori dell'isola, ma sono destinati a scoprirlo presto. Infatti Ben (Mitchell Hope), il figlio del Re e della Regina di Auradon (che si dia il caso siano i protagonisti de La Bella e la Bestia), sta per salire al trono e, nel suo primo proclamo, offre una possibilità di redenzione ai quattro figli dei villain, invitandoli a studiare nella scuola del regno. Un gesto generoso da parte del principe, ma anche un ottimo modo per Malefica per avvicinarsi finalmente alla bacchetta della Fata Madrina, l'unica in grado di permetterle nuovamente di entrare in possesso della sua terribile magia, ridandole potere.

Chi è il vero cattivo?

Ammettiamolo: l'impatto iniziare con Descendants è davvero strano. I colori saturi, il look estremizzato di ogni singolo personaggio, la recitazione da macchietta, portano subito lo spettatore (almeno quello un po' più cresciuto) a storcere il naso e porsi in modo indisponente verso il film. Ma poi, quando i quattro giovani protagonisti si cimentano nel numero di apertura Rotten to the Core, il più dark che sia mai stato trasmesso su Disney Channel, salta visibilmente all'occhio l'impostazione registica e coreografica di Kenny Ortega... e i dubbi iniziano a svanire. Nel suo portfolio, Ortega (Hocus Pocus, High School Musical), ha molte produzioni (gran parte per teenager) che hanno avuto un riscontro positivo, caratterizzate da un ritmo scenico appassionante, da una espressività visuale divertente e accattivante, da una capacità, tutta particolare, di convincere il pubblico a credere e appassionarsi a quello che sta avvenendo sullo schermo. E la sua magia si mette all'opera anche con questo Descendants, un film dal dichiarato stile fuori dalle righe, dove ogni concetto è ricalcato su diversi piani narrativi (sceneggiature, costumi, modi di parlare e sorridere, persino il colore e l'acconciatura dei capelli hanno un loro significato specifico!), ma che, nell'incontro fra i figli del bene e quelli del male, sviluppa i temi dell'autostima, della bellezza interiore, della libertà di scelta, della responsabilità personale, del lavoro di squadra, della giustizia e dell'empatia. Il tutto non perdendo mai di vista i suoi interlocutori principali, che vengono continuamente stimolati (chi è davvero il cattivo? Spetta a loro scoprirlo e definirlo) e intrattenuti da un sapiente gioco di richiami mentali alle favole dell'infanzia e input musicali originali, che spaziano dalla dance music elettronica (EDM) alla classica ballata, permettendosi anche di scherzare con una versione urban pop di Be Our Guest, il celebre brano de La Bella e la Bestia.

Descendants Ricordiamoci che Descendants è un prodotto televisivo, studiato e creato per un ben determinato settore di pubblico e che si lega a un genere, quello della commedia musicale per teenager, con delle regole ben definite (e note). E all’interno dei suoi confini strutturali funziona benissimo, dimostrandosi un godibilissimo esempio di intrattenimento spensierato ma non per questo totalmente privo di morale. È leggero, colorato e costantemente in movimento (non solo scenico, anche mentale), anche grazie al lavoro fatto dai giovani attori, supportati da una sempre favolosa Kristin Chenoweth, tra i quali (stranamente, si potrebbe dire) spiccano Sofia Carson e Booboo Stewart, più dei due protagonisti della storia. Nota a margine per il "principe" Mitchell Hope che, nelle movenze e nel suo modo di porsi davanti alla macchina da presa, ricorda molto il Zac Efron di High School Musical.

7

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