Recensione Darth Maul: Apprentice

Darth Maul si trova, durante il suo apprendistato da sith, a dover affrontare un gruppo di cavalieri jedi in Darth Maul: Apprentice, corto diretto da Shawn Bu che ha già superato 6 milioni di visualizzazioni.

Recensione Darth Maul: Apprentice
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Non c'è dubbio che Darth Maul rimanga una delle più affascinanti figure del controverso primo episodio della saga di Guerre Stellari. In La minaccia fantasma (1999), interpretato dall'esperto di arti marziali Ray Park, il sith bicromatico è il protagonista di una delle sequenze più avvincenti dell'intera visione, seppur la sua apparente fine sembrò un po' troppo improvvisata. Per tutti i numerosi fan del personaggio, un nuovo corto amatoriale incentrato proprio su di lui ha visto la luce all'inizio del mese direttamente su YouTube, arrivando in breve tempo a raggiungere un enorme numero di visualizzazioni (oltre 6 milioni al momento in cui scriviamo). Darth Maul: Apprentice si concentra sul percorso d'addestramento del villain protagonista, disturbato mentre si trova a colloquio con l'Imperatore su di un pianeta sconosciuto dall'arrivo di un gruppo di jedi: ottima occasione per testare a fondo le sue abilità di combattimento, che non esiterà a sfoggiare con esibita crudeltà nel confronto con i temibili avversari. Sarà una giovane ragazza però a rivelarsi il suo più agguerrito nemico.

"La paura è mia alleata"

Già sin dai primi istanti si comprende come questo cortometraggio di 18 minuti ci offra una qualità visiva superiore alla media, con l'intro che ci mostra il Nostro a spostare e controllare degli avveniristici pannelli tecnologici. Ben presto però la narrazione ci catapulta nella pura azione con l'arrivo della squadra di jedi, nella quale figurano umani, alieni e berserker pronti a tutto pur di eliminare il sith, inconsapevoli di trovarsi di fronte a un infallibile e spietato guerriero. Con i lunghi e avvincenti combattimenti, supportati da ispirate coreografie (che si elevano al di sopra della media di molti b-movie di genere assai più costosi) e dall'ispirata ambientazione di una foresta, che torna utile anche come elemento logistico nei duelli, tutta la lunga prima parte è segnata dall'estasi della battaglia, con la progressiva eliminazione della maggior parte degli sfidanti. A destare maggior fascino è però lo scontro conclusivo, con Darth Maul ad affrontare, come nel miglior picchiaduro a scorrimento, il boss finale incarnato da una coraggiosa ragazza jedi, volutamente somigliante per tratti e abbigliamento alla Rey de Il risveglio della forza. Qui la tensione si fa palpabile e gli effetti offrono spazio a sequenze intense e avvincenti, portando infine alla giusta e prevedibile conclusione. Recitato con discreto carisma da tutti i giovani interpreti, con Ben Schamma calatosi perfettamente, complice l'ottimo trucco, nei panni del Sith, e l'apprendista jedi che ha il magnetico volto della bella Svenja Jung, Darth Maul: Apprentice può apparire forse un po' ripetitivo nella sua trama ridotta all'osso, ma il regista Shawn Bu, studente tedesco di 29 anni, dimostra un talento non comune vista anche l'esigua spesa, a sua detta non superiore alle cinque cifre. Di sicuro un talento emergente del quale sentiremo ancora parlare, visto che pare anche ad Hollywood si siano già accorti di lui...

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