Quando non ci sarà più posto all'inferno, i morti... no non ci troviamo di fronte all'ennesimo film di zombi ma poco ci manca. E' infatti assai citazionista la sceneggiatura scritta da Quentin Tarantino (presente anche in un cospicuo ruolo da co-protagonista) per l'amico storico Robert Rodriguez, reduce dal dittico messicano (El Mariachi e il suo reboot/remake Desperado) che già lo aveva consacrato ad autore di culto. Non è infatti un caso la scelta di casting nella parte del letale Sexmachine di Tom Savini, figura preponderante sia nel comparto tecnico che in quello attoriale del cinema di Romero, così come lo sguardo ai b-movie più iconosclasti del genere dei morti viventi e dei vampiri, ben lontani dall'aura gotica della letteratura e di un certo sottofilone melanconico. Nel 1996 (da noi quasi un anno dopo) esce nelle sale di tutto il mondo Dal Tramonto all'alba, trovando non pochi problemi con la censura in diversi Paesi (in Italia inizialmente fu vietato ai minori di 18 anni e tagliato di quasi quindici minuti) ma conquistando sin da subito l'apprezzamento dei fan, tanto da portare alla realizzazione di due mediocri sequel direct to video e di una serie tv nel 2014, tutte operazioni prodotte dallo stesso Rodriguez.
From dusk till dawn
Ne Dal tramonto all'alba i fratelli Gecko, Richard e Seth, dopo una sanguinosa rapina, sono in fuga verso il Messico con una donna in ostaggio e una valigetta piena di soldi. Richard però soffre di problemi psichici, che lo portano ad atti di violenza incontrollabili, e anche l'ostaggio finisce per essere brutalmente ucciso. Fortuna vuole che nel motel dove i fuggiaschi si sono nascosti vi sia anche l'ex pastore Jacob, in crisi di vocazione, e i due figli dell'uomo, la bella Kate e il giovane Scott. Seth decide di cogliere l'occasione al balzo e di sequestrare la tranquilla famigliola, costringendola a condurli alla frontiera e a sorpassare il confine. I rapinatori hanno infatti appuntamento con Carlos, il loro contatto messicano, in uno sperduto ed isolato locale ritrovo di camionisti e prostitute. Ma al termine del sensuale ballo di Santanico Pandemonium, i proprietari e alcuni avventori del posto si rivelano per quello che sono veramente, un branco di famelici ed assetati succhiasangue. Per Seth e Jacob, aiutati dai biker Frost e Sexmachine, sarà l'inizio di una lunga notte di terrore.
B for the Best
Pastiche irriverente e trascinante, Dal tramonto all'alba è una continua esplosione di estetica pulp e rigore splatter, incanalato alla perfezione nel magnifico mix di violenza ed ironia messa in piedi da Rodriguez che, sfruttando alla perfezione la sceneggiatura citazionista, vero e proprio omaggio al genere, scritta da Tarantino, crea un'opera divertente ed accattivante. Con un pensiero ai classici di Carpenter (non è un caso la maglietta di Distretto 13 - Le brigate della morte indossata da Ernest Liu) ed un altro alla cinematografia del filone nostrana, i cento minuti di visione scorrono che è un piacere, soprattutto all'arrivo dei nostri anti-eroi all'interno del locale vampiresco. Dalle croci improvvisate con fucili e bastoni, ai preservativi riempiti di acqua santa, il film gioca coi prototipi trovando però un'originalità viva e pulsante incarnata anche fisicamente nei riuscitissimi personaggi di contorno (dal già citato Sexmachine di Savini al Frost di Fred Williamson, vera e propria star della b-exploitation) e con una strizzata d'occhio ad un esibito, seppur patinato, erotismo che raggiunge il suo apice nell'eccitante danza di una giovane ma già bellissima Salma Hayek. Un Trash con la t maiuscola impreziosito dall'efficacia degli effetti speciali (che, come insegna la vecchia scuola, non lesina in scelte artigianali) e da un comparto tecnico di prim'ordine, con una colonna sonora che si destreggia con il giusto tempismo tra Stevie Ray Vaughan e ZZ Top. Al resto ci pensa il cast (doveroso citare il cameo del feticcio di Rodriguez, Danny "Machete" Trejo) grazie alle magnetiche performance di George Clooney e Harvey Keitel, senza dimenticare la trattenuta sensualità della lolitesca (ma ai tempi delle riprese aveva già 23 anni) cantante / attrice Juliette Lewis.
Rodriguez e Tarantino formano una combo micidiale dando alla luce uno dei cult di genere più riusciti degli anni '90. Vampire-movie che cita i classici del genere con una strizzata d'occhio a Fulci e Romero, a Carpenter e Peckinpah, Dal tramonto all'alba eleva la serie b/z ad alti livelli grazie ad una produzione di prim'ordine e ad un cast di facce giuste al posto giusto. Ben più di un semplice divertissement, la visione conquista grazie al giusto mix tra humour nero e azione emoglobinica, raramente ibridati con così tanta ispirazione e passione cinefila.