Constantine, la recensione del film con Keanu Reeves Recensione

Il detective del sovrannaturale John Constantine è coinvolto in una lotta tra angeli e demoni nell'adattamento filmico del fumetto Vertigo.

Constantine, la recensione del film con Keanu Reeves Recensione
Articolo a cura di

Non ha avuto fortuna sul piccolo schermo il personaggio di John Constantine, protagonista del fumetto di culto Hellblazer, con la relativamente recente serie tv chiusa dopo solo una stagione per i bassi ascolti. Maggiori profitti sono stati invece ottenuti nel 2005 con l'uscita nelle sale dell'adattamento cinematografico firmato dall'allora esordiente Francis Lawrence. Nei panni del detective del sovrannaturale troviamo niente meno che Keanu Reeves, allora reduce dal successo mondiale della trilogia di Matrix, sicuramente tra i fattori trainanti del copioso incasso al box-office. In questo libero adattamento del comic, ispirato agli archi narrativi cartacei Pericolose abitudini e Peccati originali, l'investigatore dell'occulto è alle prese con un innaturale moltiplicarsi di possessioni e apparizioni demoniache, legate al ritrovamento in Messico della leggendaria Lancia del Destino. Con la collaborazione di una bella poliziotta anch'essa dotata di poteri paranormali e la cui sorella gemella è morta suicida in circostanze misteriose, John si troverà ad affrontare un'imminente battaglia tra demoni ed angeli in cui è in gioco il futuro stesso dell'umanità.

Una lotta eterna

Un film onesto che, pur affievolendo in parte le atmosfere oscure dell'opera originale in favore di una trama costruita sul netto contrasto tra bianco e nero invece che su una più idonea alternanza di grigi, svolge il suo compito di ludico intrattenimento con i giusti modi e tempi. Se gli appassionati del fumetto hanno storto il naso sia per i cambiamenti somatici di John che per una banalizzazione figlia del politically correct di religiosa memoria, il resto del pubblico pare aver gradito l'operazione messa in campo da Lawrence, a suo modo furbo nel guardare ad un certo cinema di genere e nell'adattarlo ad un budget (100 milioni di dollari) da blockbuster. Le due ore di Constantine possono così contare su efficaci effetti speciali, sia per ciò che concerne il design e il make-up degli angeli/demoni impegnati nella lotta eterna, sia nei viaggi tra le varie dimensioni, ricreate digitalmente, che vedono impegnati i due principali protagonisti. Un adattamento spettacolare ma narrativamente imperfetto, non sempre coeso nel suo mix di dramma e ironia e troppo frettoloso nell'esporre il corposo background inerente il conflitto tra l'esercito di Dio e quello di Lucifero (che compare nell'ultima parte con l'istrionica performance di Peter Stormare), perdendosi tra i numerosi personaggi secondari e alcune convulse forzature. La fotografia e le atmosfere, che ricordano più o meno volutamente quelle di un bizzarro noir anni '40 con creature mostruose al seguito, nascondono parzialmente i limiti di sceneggiatura e le ottime scelte di casting (oltre ai già citati Reeves e Stormare il comparto attoriale è da leccarsi i baffi, con Rachel Weisz, Tilda Swinton, un giovanissimo Shia LaBeouf e Djimon Hounsou in ruoli più o meno importanti) concedono alla successione di eventi la giusta dose di magnetico carisma e mantengono sempre alto l'interesse fino al funambolico rush finale in cui il Bene e il Male si rendono protagonisti proprio tramite i rispettivi e maggiori portabandiera.

Constantine Adattamento libero e non troppo fedele del fumetto da cui è tratto, Constantine è un godibile film di genere realizzato con un budget da serie A. Proprio per via del suo indirizzamento al grande pubblico il film di Francis Lawrence non osa quanto dovrebbe soprattutto in fase di sceneggiatura, sin troppo semplificata nella classica definizione della lotta tra il Bene e il Male, lasciando inesplorati alcuni istinti più dark e ambigui che permeavano l'opera originaria. L'ottimo cast di grandi nomi, a cominciare dallo stesso Reeves post Matrix, e la buona resa degli effetti speciali sono comunque capaci di mantenere alta l'attenzione per tutte le due ore di visione, non prive di una certa ironia e di vaghi istinti horror, che pur coi loro limiti intrattengono con discreta efficacia.

6

Che voto dai a: Constantine

Media Voto Utenti
Voti: 33
7.4
nd