Recensione Case 39

Recensione del dvd horror interpretato da Renée Zellweger

Recensione Case 39
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Era dal 2007 che sentivamo parlare di Case 39, co-produzione tra USA e Canada a firma del tedesco Christian Alvart, cui dobbiamo l'horror fantascientifico Pandorum-L'universo parallelo che, distribuito nelle nostre sale cinematografiche nell'agosto del 2010, vedeva due astronauti risvegliarsi nella stanza chiusa di una nave spaziale, senza ricordare come vi erano giunti. Uscita negli Stati Uniti soltanto il 1 ottobre del 2010, questa nuova fatica registica di Alvart, che riporta la bridgetjonesiana Renée Zellweger nell'ambito del cinema della paura, cavalcato solo nel 1994, quando era poco più che esordiente, attraverso il pessimo Non aprite quella porta IV di Kim Henkel, approda dalle nostre parti direttamente in dvd sotto etichetta Paramount Home Entertainment.

I bambini ci squartano

Affiancata da Bradley"Una notte da leoni"Cooper e Ian"Scoop"McShane, la Zellweger veste i panni dell'assistente sociale Emily Jenkins, alla quale è stato affidato l'insolito e sconcertante caso di Lilith Sullivan, ragazzina dal passato strano e misterioso con le fattezze della Jodelle Ferland vista nel 2006 in Silent Hill di Christophe Gans, trasposizione su celluloide dell'omonimo videogioco.
Quindi, con uno spunto di partenza che sembra rimandare inevitabilmente al riuscito Orphan, firmato nel 2009 da Jaume Collet-Serra ed incentrato su una giovane coppia alle prese con la pericolosa bambina adottata, è chiaro che la sceneggiatura a firma dello specialista in remake Ray Wright (suoi gli script delle riletture di Pulse e La città verrà distrutta all'alba) sia volta in maniera principale a portare sullo schermo un nuovo esempio d'infante inquietante, come già accaduto in titoli quali L'innocenza del diavolo di Joseph Ruben e Milo di Pascal Franchot, rispettivamente datati 1993 e 1998
Ma, tenendo in considerazione le imprese omicide di taglio soprannaturale messe in atto dalla nuova mini-killer, è facile pensare che sia soprattutto il diabolico Damien della serie Omen il referente principale; mentre i circa 105 minuti di visione risultano giostrati a dovere tra tensione e violenza, pur senza eccellere, con il solo fine di fornire un'evidente metafora in salsa horror relativa alle conseguenze della mancanza d'amore (soprattutto di quello familiare).
E sarebbe sufficiente citare la coinvolgente sequenza in bagno con le vespe per lasciar intendere come Alvart non solo faccia poco e mai gratuito ricorso agli effetti digitali, ma sia un nuovo nome del cinema di genere da tenere d'occhio.

Il dvd

Impressione riconfermata anche dalla scena alternativa della morte del personaggio di Mike, la quale, con una messa in scena che rimanda non poco al miglior John Carpenter, va ad arricchire le diciotto scene eliminate (trenta minuti in tutto, tra cui anche un nuovo finale) della gustosa sezione extra del disco Paramount, caratterizzato da una qualità audiovisiva decisamente buona.
Sezione extra costituita da brevi documentari riguardanti la realizzazione del film, a partire da Nel nido dei calabroni, al cui interno interviene il succitato Cooper, e Archiviato sotto la voce "Il male": Uno sguardo a Case 39, con interviste al produttore Kevin Misher, Renée Zellweger, Jodelle Ferland e Ian McShane, il quale, giustamente, afferma che la pellicola possa essere ispirata a classici come Il giglio nero di Mervyn LeRoy e L'esorcista di William Friedkin.
Per concludere con Giocando con il fuoco, nel quale il coordinatore degli effetti speciali Bob Comer spiega nel corso di soli quattro minuti il lato pirotecnico dell'operazione, e Aumento di temperatura in sala trucco, volto a svelare i retroscena della pericolosa sequenza in cui finiscono in preda alle fiamme le braccia di Kerry O'Malley, sia attraverso le testimonianze di quest'ultima che dell'addetto al make-up Toby Lindala, il cui lungo curriculum lavorativo include collaborazioni al secondo X-Men e al terzo Final destination.

Case 39 Annunciato già da diverso tempo, il nuovo lungometraggio diretto dal tedesco Christian Alvart, regista nel 2009 del fantascientifico Pandorum-L’universo parallelo, approda in Italia direttamente su supporto dvd, distribuito da Paramount Home Entertainment con una tutt’altro che disprezzabile qualità audiovisiva. Come pure la sezione riservata ai contenuti speciali, costituita da quattro brevi documentari e ben trenta minuti di scene eliminate, tra le quali anche un finale alternativo. Se poi aggiungiamo che i circa 105 minuti di visione, tra omicidi e suspense, risultano abilmente giocati sull’introduzione di una nuova diabolica ragazzina proto-Damien impegnata a tormentare chiunque capiti sulla sua strada, è ovvio che l’acquisto del disco sia tranquillamente consigliato.

6.5

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