Recensione Camp Rock

Una vibrante avventura a ritmo di musica.

Recensione Camp Rock
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Che alla base del mondo Disney ci fosse la musica, è un dato noto fin dalle origini della famosissima casa di produzione. Di molti dei suoi classici si possono dimenticare nomi, particolari e sfumature dei personaggi, ma nella memoria rimane sempre il motivetto accattivante di turno, che diviene colonna sonora della nostra infanzia. Non sembra strana, quindi, l’evoluzione seguita dalla Walt Disney Pictures in questi ultimi anni che, parallelamente al suo lavoro di animazione, ha costruito una ridda di produzioni filmiche originali (non derivate da rielaborazioni di vecchie favole o leggende), affidate soprattutto al suo ramo televisivo, Disney Channel. Primo grande successo di questo laboratorio audiovisivo è stato High School Musical, arrivato anche sui grandi schermi nel suo terzo capitolo. Sulla stessa scia, nel 2008, la casa madre di Topolino riunisce giovani talenti e grandi star americane per creare un nuovo esperimento musicale: Camp Rock.

This is me

Mitchie Torres (Demi Lovato) ha un sogno: andare al prestigioso Camp Rock e vivere un’estate completamente dedicata alla musica. Ma, data la retta piuttosto alta da pagare per iscriversi, l'unico modo di frequentarlo è affiancare sua madre nella cucina del campo e poter seguire così le lezioni di canto, composizione, ballo ed esibizione. Mitchie incontra qui molti nuovi ragazzi con la sua stessa passione per la musica, perlopiù figli di gente famosa ed inserita nel mondo discografico. Per immettersi socialmente tra loro, e specialmente nel gruppo dell’elitaria Tess Tyler (Meaghan Jette Martin), erede della famosissima star TJ Tyler, finge di essere figlia della dirigente di una famosa tv musicale asiatica e, spinta dall’insicurezza nelle proprie capacità vocali, si ritrova a fare da corista nel gruppo di Tess.
Nel frattempo a Camp Rock approda anche Shane Gray (Joe Jonas), membro della famosa band dei Connect 3 (interpretata dagli altri due membri dei Jonas Brothers, Nick e Kevin), costretto dai suoi compagni e dalla casa discografica a passare un po’ di tempo lavorando al campo, per migliorare la sua immagine di ragazzo ribelle. Nascostosi dietro ad un cespuglio per sfuggire all’assalto delle fan, Shane sente la voce di una ragazza che intona una canzone al piano e ne rimane profondamente colpito. L’ossessione di ritrovare quella voce e la nuova amicizia con Mitchie, accompagneranno il ragazzo terribile verso la riscoperta di se stesso e della gioia del comporre e cantare la propria musica. Ma questa relazione non piacerà a Tess che, venuta a conoscenza del segreto di Mitchie e delle sue origini, farà di tutto per non farla partecipare alla Final Jam: spettacolo di fine corso in cui tutti si esibiscono con la propria canzone, in cui Shane avrebbe potuto scoprire che la ragazza che stava cercando era proprio quella seduta sul molo accanto a lui.

We Rock

Camp Rock nasce sulla fortunata scia dei film musicali Disney. Il giovane pubblico si era ormai dimostrato favorevolmente ricettivo a questo genere di produzione, avendo già idolatrato i protagonisti di film come High School Musical o la giovane eroina della serie tv Disney Channel Hannah Montana: Camp Rock partiva già con un asso nella manica. Se per i precedenti lavori si era sempre puntato su volti nuovi, dalle spiccate capacità artistiche, da lanciare nel mondo dello star system, per questo film i produttori hanno deciso di inserire nel cast personaggi del calibro dei Jonas Brothers che, con già tre album all’attivo al momento dell’uscita del film, in America sono una delle più popolari teen band del momento. Affidare il ruolo di protagonista maschile a Joe Jonas, non solo assicurava la presenza davanti allo schermo di tutte le ragazze che lo hanno innalzato ad idolo, ma prometteva la partecipazione di una persona estremamente carismatica e di brani musicali facilmente commercializzabili. Ad interpretare la dolce ed insicura Michie è stata scelta Demi Lovato, conosciuta dal pubblico statunitense per aver recitato in una famosa serie Disney Channel (As The Bell Rings, versione americana dell’italiano Quelli dell’intervallo) e per aver composto e cantato uno dei brani della colonna sonora di Come d’incanto (That’s How You Know, nominata agli Accademy Award). I due, circondati da una miriade di altre giovani promesse dello spettacolo per teenagers, si sono districati tra prove di canto, estenuanti scenografie, recitazione sul set ed ore dedicate allo studio (data l’età liceale della maggior parte degli attori), per poter interpretare al meglio il proprio ruolo. Una delle nuove filosofie Disney, infatti, è quella di costruire dei perfetti spezzoni di film che siano funzionali anche se presi indipendentemente dal flusso della narrazione, in modo da poterli sfruttare al meglio nei circuiti mediatici del videoclip.

Per permettere a Camp Rock di porsi allo stesso livello dei precedenti successi, la produzione ha utilizzato,quindi, tutte le tecniche di costruzione e promozione già sperimentate ed affinate. A questo proposito ci sembra curioso sottolineare un ulteriore parallelismo: a dare la voce italiana a Shane Gray, segnaliamo Flavio Aquilone, giovane doppiatore romano, già famoso alla memoria del pubblico giovanile per essere la controfigura vocale di Zac Efron o del serpeverde Draco Malfoy.

Nonostante alla fine ci si ricordi solo di qualche canzone, di certe scene particolarmente deliranti o toccanti e dei volti che le hanno interpretate, un film è, come sempre, un lavoro di equipe e, gran parte del suo successo è dovuta alla professionalità di chi lavora dietro la macchina presa. La regia di Camp Rock è stata affidata ad un veterano di produzioni televisive: Matthew Diamond ha alle spalle una prolifica carriera cominciata negli anni ottanta e che lo ha condotto alla direzione di numerosi film tv e di un discreto numero di episodi di famosi serial, come Gilmore Girls e Desperate Housewife. Insieme ai suoi collaboratori, tra cui coreografi e ballerini, Diamond è riuscito a dare ritmo e spigliatezza ad una storia semplice, senza molte pretese. Per tutta la sua durata il film mantiene costante la sua aria di lavoro pensato e creato per un pubblico giovane, che non cade mai nel serioso e cattura lo spettatore con movenze rubate dall’ hip hop e motivetti musicali che presto si fissano nella memoria. I particolari stilistici non sarebbero probabilmente adatti agli standard cinematografici, ma Camp Rock è un film ideato per la fruizione domestica, con lo scopo di appassionare un pubblico che dal film dovrà poi passare al mercato discografico e del merchandising.

Play my Music

Nella sua versione dvd, Camp Rock propone molte sorprese, tutte relegate nella sezione dei contenuti extra. Le possibilità video e audio rimangono pressoché invariate ed, a parte poter scegliere di vedere il film in lingue piuttosto poco usuali come il turco, le opzioni di scelta sono nulle e del tutto identiche alla ricezione televisiva.
I contenuti speciali sono divisi in due categorie: “Musica & altro” e “Dietro le quinte Disney”. La prima non è altro che una raccolta delle scene del film in cui prevale la parte cantata, visionabili anche in versione karaoke (senza la voce dell’interprete e con il testo a didascalia delle immagini), e dei video musicali creati per l’uscita del film, tra i quali incontriamo la versione italiana di “This is me” ed una curiosa versione tedesca di “We Rock”. Molto più articolata ed interessante, invece, la sezione dedicata al backstage del film che, attraverso l’espediente di una guida su come diventare una rockstar, racconta tutti i retroscena della lavorazione, dai momenti più impegnativi in sala prove ed in sala studio, a quelli più irriverenti. Sempre nel dietro le quinte è possibile godersi l’esclusiva intervista dei Jonas Brothers ed un nostalgico album dei ricordi, in cui si possono veder scorrere le foto scattate dal cast stesso tra una ripresa ed un’altra, nei loro momenti più intimi quando, spenta la macchina da presa, tornavano ad essere solo adolescenti.

Camp Rock Camp Rock: un luogo dove divertirsi ed affinare le proprie capacità musicali e di performer a stretto contatto con gente che vive mirando alla realizzazione dello stesso sogno. Frequentare mediaticamente questo luogo per i 90 minuti del film è piacevole, evasivo e soprattutto coinvolgente. Gli obiettivi principali di un prodotto come Camp Rock, sono quindi stati tutti rispettati, ed infatti il film è divenuto presto un piccolo successo tra i teenagers, che hanno cominciato a riempire le proprie camere di gadget sui protagonisti. Dato quindi il favorevole riscontro di pubblico, Disney ha messo in piano la produzione di un sequel "Camp Rock 2: The Final Jam", le cui riprese sono previste per l'estate del 2009, con il ritorno di gran parte del cast artistico originale.

6.5

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