Buster's Mal Heart, la recensione del mystery con Rami Malek su Netflix

Un amorevole padre di famiglia conosce un misterioso individuo che gli cambierà la vita in Buster's Mal Heart, mystery con Rami Malek.

Buster's Mal Heart, la recensione del mystery con Rami Malek su Netflix
Articolo a cura di

La star di Mr. Robot e la regista del notevole The Midnight Swim (2014) facevano presagire grandi cose per la loro prima collaborazione, un thriller-mystery a tinte fosche intriso di riferimenti filosofici e sociali sulla società contemporanea. In Buster's Mal Heart di Sarah Adina Smith infatti Rami Malek interpreta Jonah, un amorevole padre di famiglia impiegato nei turni notturni in un piccolo hotel di provincia; un giorno fa visita nella struttura un misterioso individuo senza nome che consiglia al protagonista di liberarsi dei vincoli imposti dal mondo esterno per diventare un uomo libero. Questo, non casuale, incontro cambia per sempre la vita di Jonah che ritroviamo dieci giorni in avanti nei panni del fuggiasco Buster, denominato dall'opinione pubblica "l'uomo della montagna" per la sua abitudine di entrare di nascosto in baite isolate durante l'assenza dei proprietari.

Who I am

Se l'indagine nell'alienazione mentale di un uomo privato gioco-forza della propria serenità si fa sulla carta interessante, con diversi spunti più profondi della media di genere, alla fine dei novanta minuti di visione del film si ha l'impressione che manchi qualcosa. Non si comprende infatti dove la regista voglia andare realmente a parare, sfruttando l'affascinante cripticità del plot per cercare una sorta di visionaria originalità, purtroppo non coadiuvata da una gestione del ritmo a tratti estenuante e da un epilogo che lascia troppo al caso. Pur avvantaggiato da uno stile ispirato, con inquadrature e situazioni che ben dirottano sul pubblico il claustrofobico disagio vissuto dal protagonista, Buster's Mal Heart (disponibile su Netflix) si diletta in critiche più o meno velate al capitalismo e alla società contemporanea, capace di annullare l'individuo tramite lavori sottopagati e neutralizzare qualsiasi slancio da sognatore: tutto giusto e condivisibile, ma in quest'occasione latita una coerenza interna che giustifichi gli istinti mystery della vicenda, tra personalità sdoppiate in un gioco di realtà e finzione che non è difficile intuire già dai primi minuti per lo spettatore più navigato. Alcuni passaggi sono poi troppo lunghi e non sempre giustificati, tanto che senza la mimetica performance di Rami Malek il danno sarebbe stato ben maggiore a causa per l'appunto di una narrazione stratificata che rischia di cedere sotto il peso delle proprie alte ambizioni.

Buster's Mal Heart Guarda a Strade perdute (1997) ma senza possedere la forza visionaria del capolavoro lynchiano il secondo film dietro la macchina da presa della regista Sarah Adina Smith, che qui si affida soprattutto all'efficace performance di Rami "Mr. Robot" Malek. Buster's Mal Heart parte da una premessa interessante e non priva di spunti sull'alienazione e lo sfruttamento dell'individuo da parte di una società divoratrice, ma si perde ben presto in improbabili sequenze esistenzialiste e/o surreali che sono più tasselli fini a loro stessi che reali pezzi di un puzzle uniforme e coerente, lasciando la sensazione di aver visto un'opera più imperfetta che riuscita.

5.5

Che voto dai a: Buster's Mal Heart

Media Voto Utenti
Voti: 5
5.4
nd