Recensione Batman: Il cavaliere di Gotham

Sei diverse tracce animate che profumano di escamotage commerciale.

Recensione Batman: Il cavaliere di Gotham
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La consacrazione dell'eroe

Warner Bros. non è solita commettere gli stessi errori, soprattutto quando in mano si trova un blockbuster in grado di scalare le classifiche del Box Office mondiale collezionando sempre nuovi record. Avendo già riavviato il franchise con Batman begins - a dir la verità in maniera piuttosto tiepida a livello di marketing - con Il Cavaliere Oscuro ha messo in tavola le sue carte vincenti. Batman: Il cavaliere di Gotham è il frutto della nuova politica volta a sfruttare il trademark ma con un pizzico di inventiva, mischiando le migliori penne dell'industria americana alle menti più creative del Sol Levante. Uscito in Italia in una pacchiana edizione dvd, il prodotto approfondisce - come avvenuto in maniera analoga con Animatrix e la trilogia di Matrix - i vuoti narrativi intercorsi tra Batman begins e il sequel, adottando un approccio narrativo a singhiozzo e dal taglio artistico diverso per ogni segmento. La mossa si dimostra vincente su un piano prettamente stilistico ma fallace nel proporre una continuità che rimanga fedele all'approccio realistico di Christopher Nolan.

Una storia per te

Titolo: Una storia per te (Have I Got a Story For You)
Durata: 11 minuti
Regista: Shojiro Nishimi
Sceneggiatore: Josh Olson
Musiche: Christopher Drake
Studio responsabile: Studio 4°C

Lo sceneggiatore di A History of Violence firma la storia meno epica benché più immaginifica dell'intero pacchetto. Quattro giovani skater raccontano dei loro incontri (immaginati) con un certo uomo pipistrello... tutti tranne uno. Tale figura oltre ad essere costantemente mitizzata appare come una sorta di spirito buono, malforme e storpio. Caratteristiche che lo rendono indefinibile e altrettanto desiderabile. La regia di Shojiro Nishimi permette ad un così prevedibile soggetto di prendere forma attraverso uno stile grottesco, eccentrico e animato perfettamente. Quando la figura di Batman si trova sotto i riflettori, i suoi movimento diventano fulminei, scivola nel terreno come fosse tenebra e si agita in volo come un animale. Il finale tuttavia, nel riproporre il classico e banale aiuto esterno, mostra una forte carenza di idee laddove storie simili hanno già sviluppato il concetto in maniera ben più funzionale e modesta.
Sia nei fumetti che nella meravigliosa serie animata anni 90 di Bruce Timm e Paul Dini, Batman non è sempre stato un eroe solitario ma nelle figure più deboli, paradossalmente, ha sempre trovato un sicuro appoggio. Nell'episodio “C'è Batman giù in cantina” (I've Got Batman in My Basement) dopo aver salvato delle vite e inseguito dal Pinguino, l'uomo pipistrello ferito, alla guida della Batmobile perde il controllo e si schianta... Chiuso in uno scantinato, viene curato da due ragazzini i quali avranno a cuore la sua salute.

Fuoco incrociato

Titolo: Fuoco incrociato (Crossfire)
Durata: 11 minuti
Regista: Futoshi Higashide
Sceneggiatore: Greg Rucka
Musiche: Kevin Manthei
Studio responsabile: Production I.G.

I detective Ana Ramirez e Crispus Allen devono scortare un nuovo criminale appena catturato da Batman fino all'isola Narrow. Tra i due, Allen è quello più restio ad accettare l'aiuto dell'eroe mascherato, mostrando tutto il suo disappunto nel vedere il suo lavoro ostacolato da una figura indefinita. Ana, al contrario, crede nel nuovo vigilante e Gordon nella scelta dei suoi sottufficiali, sebbene ne Il cavaliere oscuro tutta questa fiducia verrà messa in seria discussione. Se siete tra i pochi fortunati ad aver letto l'innovativa serie a fumetti “Gotham Central” - nella quale non è Batman ad avere la priorità ma l'intera stazione di polizia e come la stessa veda l'eroe mascherato - avrete sicuramente intuito cosa si propone di ottenere il secondo cortometraggio, diretto tra gli altri da Futoshi Higashide. Sceneggiato da Greg Rucka (già autore di Gotham Central) su soggetto di Jonah Nolan, “Fuoco incrociato” si dimostra l'episodio più debole (e forse meno efficace dei sei) nonostante un ottimo character design e un adeguato accompagnamento sonoro. I legami con le pellicole rimangono nominali (si accenna della lotta tra il Russo e Sal Maroni) ma l'atteggiamento e i percorsi etici dei personaggi non rispecchiano le controparti filmiche. Il ritmo piatto e un finale irrilevante non lasciano che l'episodio sia minimamente comparato alla serie da cui trae spunto.

Prova sul campo

Titolo: Prova sul campo (Field test)
Durata: 10 minuti
Regista: Hiroshi Morioka
Sceneggiatore: Jordan Goldberg
Musiche: Robert Kral
Studio responsabile: Bee Train

Lucius Fox pensando di fare un favore a Bruce Wayne crea un giroscopio elettromagnetico in grado di deviare la traiettoria di alcuni oggetti metallici. Durante una lotta tra capi mafia (ad essere citati sono sempre il Russo e Sal Maroni) una pallottola, rimbalzando sulla sua armatura, colpisce uno degli uomini del Russo. Batman corre in ospedale cercando di salvarlo e al suo ritorno, dichiara convinto a Lucius: “Sono disposto a rischiare la vita se necessario. Ma soltanto la mia, non quella degli altri.”
Il terzo episodio si concentra sul lato high-tech del personaggio, proponendo una serie di aggiunte ad alta tecnologia che ricordano vagamente (in quanto a longevità) il sonar - in grado di tracciare una mappatura completa dell'ambiente - utilizzato da Fox per scovare il Joker ne Il cavaliere oscuro. Nonostante i temi comuni e un'animazione più che buona, lo stile eccessivamente orientaleggiante (faticherete a riconoscere Bruce Wayne) e una sceneggiatura insipida del producer Jordan Goldberg, lasceranno irrimediabilmente insoddisfatti. La regia di Hiroshi Morioka per altro non aiuta ad immergere lo spettatore nella storia, vuoi per dei momenti irrilevanti, vuoi per una pochezza narrativa indifendibile nonostante le buone premesse. Ad aggravare la situazione ci pensa una fastidiosa incoerenza stilistica, la quale vede un mix troppo confuso di tratti e stilemi - il costume/armatura alla Azrael e la Batmobile a metà strada tra Burton e Nolan - che non permettono all'episodio di trovare una sua definita collocazione, risultando alla fine esageratamente fuori contesto.

Il mostro delle tenebre

Titolo: Il mostro delle tenebre (In darkness dwells)
Durata: 10 minuti
Regista: Yasuhiro Aoki
Sceneggiatore: David Goyer
Musiche: Christopher Drake
Studio responsabile: Madhouse

Batman scende nei sotterranei della città per scovare chi ha rapito il cardinale O'Fallon durante un sermone, ultimo di una serie di rapimenti che vedono coinvolti nomi importanti della società. Durante la ricerca, un barbone identifica il mostro Killer Croc, feroce e imprevedibile macchina da guerra intossicato dalla droga di Crane, che si aggira per la città uccidendo e massacrando la gente.
L'approccio di David Goyer si sente, in virtù del fatto che personaggi e vicende si legano al finale di Batman begins con ammiccante intelligenza, nonostante un character design imperfetto e multiforme. Ma lo si sente ancor di più se visto in un'ottima fumettistica perché la costruzione delle tavole e il ritmo ricorda quella di un classico albo, in cui azione, citazionismi e dinamicità delle pose esaltano e affascinano qualsivoglia lettore. Si sorvola sul fatto che i tratti de Lo Spaventapasseri non siano fedeli a Cillian Murphy e Killer Croc troppo mostruoso per essere accostato al realismo Nolaniano, tuttavia la riuscita atmosfera, un'epica colonna sonora e una regia piena di tocchi di classe (l'incontro tra Batman e Gordon e la fuga nelle fogne sono da applausi) non lasciano dubbi sul fatto che, quantomeno sul piano dell'entertainment, questo sia l'episodio meglio riuscito.

Attraverso il dolore

Titolo: Attraverso il dolore (Working through pain)
Durata: 13 minuti
Regista: Toshiyuki Kubooka
Sceneggiatore: Brian Azzarello
Musiche: Kevin Manthei
Studio responsabile: Studio 4°C

Ferito da Killer Croc e ancora affetto dalla droga allucinogena di Crane, Batman tenta di risalire in superficie ma le forze non lo aiutano. Così, tra un grido di dolore e una caduta improvvisa, ricorderà quel periodo in cui fece del volontariato in India e divenne allievo di Cassandra, la quale lo incoraggiò a tenere duro e a resistere al dolore lancinante. Ancora barcollante, correrà in suo soccorso Alfred che, come un padre, gli tenderà la mano... Batman però la rifiuterà, preferendo rimanere nelle fogne abbracciato al suo dolore più grande.
Unico frammento ad avere un legame narrativo col precedente, “Attraverso il dolore” è quel valore aggiunto che non può non ricordare Batman begins nell'atto del coniugare il rapporto tutore/allievo tra Bruce Wayne e Henri Ducard (Liam Neeson) e il viaggio come ricerca spirituale votato all'accrescimento dell'Io (tra Cina e India). Ciò che rende indimenticabile questo episodio è l'approccio psicologico tanto caro a Christopher Nolan, tratteggiato sapientemente nel testo da Brian Azzarello (sua è la storia “Città Oscura”, coi di segni di Eduardo Risso) il quale scava nell'intimo del personaggio definendo i suoi continui conflitti morali. Il design di Naoyuki Onda è il più realistico tra quelli proposti, e di fatto gli permette di essere accostato alla duologia cinematografica senza per questo accusarne il distacco. Superata la paura, Batman affronta intimamente il dolore fisico. Il figlio di Gordon si domanderà ne Il cavaliere oscuro perché faccia tutto questo. E la risposta Gordon la conosce molto bene.

“Perché lui può sopportarlo.
Perché Batman non è un eroe... E' un guardiano silenzioso che vigila su Gotham...
Un Cavaliere oscuro.”

Deadshot

Titolo: Deadshot (Deadshot)
Durata: 10 minuti
Regista: Jong-Sik Nam
Sceneggiatore: Alan Brunett
Musiche: Robert Kral
Studio responsabile: Madhouse

Un cecchino professionista viene assoldato per uccidere Gordon. Il suo nome è Deadshot. Batman cerca di proteggerlo fino a quando non scoprirà che il vero bersaglio è lui stesso. Nel sesto segmento diretto da Jong-Sik Nam (anche se inizialmente risulta essere accreditato Yoshiaki Kawajiri) si riprende il tema delle armi come nemico primario con cui Batman lotterà tutta la vita. L'atmosfera è affascinante e i personaggi ottimamente animati. L'azione è molto frenetica e ben coreografata mentre la trama - opera di Alan Burnett, altro scrittore proveniente dal mondo dei comics - troppo ridotta all'osso per permette all'episodio di chiudere il cerchio narrativo lasciato aperto dagli altri scrittori. Per i nostalgici, ci sarà l'ennesimo ricordo tragico della morte dei genitori, il quale si muoverà in parallelo con la sua crescente determinazione investigativa e fisica con cui metterà fuori gioco un prevedibile Deadshot. Villain acerbo di cui risulta difficile conservarne il ricordo.

Edizione DVD

Il dvd distribuito da Warner Home Video presenta una qualità generalmente molto buona, seppur minata da una superficiale presenza di contenuti speciali. Il video in formato 16/9 appare ben definito a dimostrazione di una corretta compressione che non ne ha sminuito la resa. I difetti di contrasto sono quasi impercettibili, si mostrano occasionalmente negli episodi dai colori poco vivaci mentre l'audio arranca a causa di un poco dinamico Dolby Surround. Molto meglio la traccia inglese in Dolby Digital 5.1, la quale gode di una codifica ben più articolata e in grado di dare maggiore spessore agli eventi narrati. Peccato siano del tutto assenti le voci giapponesi.
Tornando agli extra - per altro non sottotitolati - figurano solamente i commenti audio di Gregory Noveck (vicepresidente affari creativi della DC Comics), il padre adottivo di Batman Denny O'Neil e Kevin Konroy, voce ufficiale del personaggio. Purtroppo in Italia non è arrivata la Special Edition (2 dvd) piena di contenuti speciali né l'edizione ad alta definizione in Blu-Ray Disc. I motivi non sono ancora stati resi noti.

Batman: Il cavaliere di Gotham Per una questione di coerenza, risulta difficile collocare i sei cortometraggi tra le due pellicole simbolo di Christopher Nolan, così come risulta difficile farsi coinvolgere da personaggi e rappresentazioni degli stessi continuamente rimodellati secondo le rispettive scelte registiche; nonostante un paio di ottimi esempi. Batman: Il cavaliere di Gotham si rivela un buon prodotto se dissociato dalle pellicole a cui vorrebbe essere legato e un'ottima esperienza di base per qualsiasi fan dell'animazione giapponese. Oltretutto, a ben vedere dalle edizioni distribuite nel resto del mondo, rimane incomprensibile la scelta di commercializzazione in Italia la sola edizione a disco singolo quando avrebbe sicuramente fatto più gola agli appassionati la Special Edition (2 Dvd) o la lussuosa Blu-Ray edition. Insomma, non basta essere fan di Batman per passar sopra ad alti e bassi di una produzione dal fine puramente commerciale, e al medesimo Dvd davvero sotto la media sia per quantità di contenuti che per qualità. Positivo invece il doppiaggio, che si avvale delle voci ufficiali della mai dimenticata “Batman: The Animated Series”.

5

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