Recensione Ballistic

Antonio Banderas e Lucy Liu sono i protagonisti di Ballistic, action-thriller diretto nel 2002 dal regista thailandese Wych Kaosayananda considerato tra i peggiori film di sempre.

Recensione Ballistic
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Il figlio di Robert Gant, direttore a capo del progetto DIA (Defense Intelligence Agency), viene rapito da un'ex membro dell'agenzia, la letale e infallibile Sever. L'agente del FBI agent Jeremiah Ecks viene richiamato in servizio sotto ricatto (promettendogli informazioni sull'ubicazione della moglie, che egli riteneva morta in un attentato sette anni prima) affinché si metta sulle tracce di Sever e metta in salvo il bambino, che trasporterebbe all'interno del suo organismo un rivoluzionario dispositivo nanotecnologico in grado di uccidere all'istante. Le motivazioni di Sever vengono lentamente a galla, rivelandoci che il suo obiettivo è quello di vendicarsi di Gant, mandante del crudele omicidio della sua famiglia; la donna non esiterà ad allearsi proprio con Ecks, il quale nel frattempo ha scoperto inquietanti dettagli sul suo passato e sull'orchestrato decesso della moglie messo in atto proprio dal boss della DIA.

Fallimento su tutta la linea

Al primo posto nella classifica dei peggiori film del noto aggregatore di recensioni Rottentomatoes, Ballistic è in effetti una delle pellicole più sconclusionate del nuovo millennio, il cui unico "merito" è quello di aver ispirato un omonimo videogioco di ottima fattura per Game Boy Advance. Il regista thailandese Wych Kaosayananda è meglio conosciuto con lo pseudonimo di Kaos e non è difficile comprenderne il perché dopo aver assistito ai novanta minuti di visione di questo suo esordio hollywoodiano (frutto di una co-produzione con la Germania), orribile e insensato agglomerato di sequenze d'azione e risvolti narrativi illogici. E se parzialmente le sequenze puramente spettacolari, complice il copioso budget di 70 milioni di dollari, sono almeno dal punto di vista visivo nella media del genere, la sceneggiatura (curata dallo stesso cineasta) è quanto di più stupido si sia mai visto su grande schermo. Protagonisti monodimensionali coi volti di Lucy Liu e Antonio Banderas si muovono in una trama che flirta vagamente con influenze sci-fi e sfodera risvolti in più occasioni al limite col paradosso e ricchi di plot-hole, in un guazzabuglio di nemesi e figure secondarie di rara piattezza. Coreograficamente povera (nonostante le abilità atletiche della Liu), la pellicola si incanala in stereotipi narrativi per deflagrare in un finale ad alto tasso d'azione che tenta di nascondere con esplosioni in serie le carenze globali di un'operazione senza alcuna ragione di esistere.

Ballistic Antonio Banderas e Lucy Liu sono prima avversari e poi alleati in Ballistic, ridicolo e insensato esordio hollywoodiano del regista thailandese Wych Kaosayananda, qui firmatosi con il quanto mai adatto pseudonimo Kaos. Action thriller dalle vaghe diramazioni sci-fi che, nei novanta minuti di visione, si adagia su cliché e risvolti narrativi privi di logica che il buon budget a disposizione, utilizzato perlopiù per l'esplosivo ma per nulla avvincente finale, non è in grado di nascondere, complice una regia che riesce ad eguagliare contenutisticamente una delle sceneggiature più imbarazzanti del nuovo millennio.

3

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