Recensione Anno Uno

Jack Black torna all'Eta della Pietra!

Recensione Anno Uno
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Introduzione

Diciamo la verità, Jack Black non ha (quasi) mai sbagliato un colpo. Durante la sua ascesa nell’olimpo del cinema comico holliwoodyano, il protagonista di School of Rock ha visto la sua figura entrare nella rosa dei migliori attori comici del momento, al fianco di personaggi del calibro di Ben Stiller, Will Ferrell e Steve Carell (con cui, tra l’altro, Black ha coniato il gruppo “non ufficiale” di comici statunitensi Frat Pack). Ma non solo. È stata la sua evidente bravura (scoperta in primis dal suo mentore, nonché attore di successo, Tim Robbins, con il film Bob Roberts) e la passione verso la musica in generale (è il cantante di una band chiamata Tenacious D ed è fan sfegatato degli AC/DC, Scorpions, Black Sabbath e Led Zeppelin) a farlo entrare nell’immaginario collettivo comune. Un po’ come accaduto con Will Smith, dopo la parentesi hip-hop del ben noto “Principe di Bel-Air”.
Ora, quindi, dopo i recenti successi di Trophic Thunder, Be Kind Rewind e Kung Fu Panda (è la voce del peloso protagonista), Jack Black torna sulla scena con una nuova commedia demenziale assolutamente degna di nota: Anno Uno (Year One). Ma no, non centrano niente le origini di un super-eroe dei fumetti...

Homo non-sapiens

Anno Uno è una commedia ambientata nel passato, o meglio, nel primo anno di vita della razza umana intesa come tale, quando ancora si viveva nelle caverne. I protagonisti del film sono appunto due cavernicoli, Zed, interpretato da Jack Black, e Oh, il talentuoso Michael Cera, già apparso nella più nota commedia sentimentale di Jason Reitman, Juno. Il primo si procaccia il cibo cacciando mentre il secondo preferisce dedicarsi all’agricoltura.
O meglio, dovrebbero.
Difatti la coppia, invece di concentrarsi sulle loro attività lavorative, passa le giornate andando dietro alle ragazze oppure a dilettarsi in passatempi assolutamente infantili. Un giorno infatti, mangiando i frutti dell’albero “del bene e del male”, Zed e Oh scatenano le ire della comunità in cui vivono, venendo successivamente banditi dal loro villaggio.
Inizia così un delirante viaggio all’insegna dell’assurdità, cammino che andrà a toccare luoghi e personaggi ben noti ai libri di storia: personaggi biblici come Adamo ed Eva (Harold Ramis accompagnato da Rhoda Griffis), Caino e Abele (David Cross e Paul Rudd), oppure nientemeno che Abramo e suo figlio Isacco (Hank Azaria e Christopher Mintz-Plasse), attraverso città e luoghi di fama prestigiosa, come le città di Sodoma e Gomorra (la cui distruzione è un grande classico del libro della Genesi). Il tutto all'insegna del delirio più totale.

Black is Back

Attraverso una serie di gag all’insegna del paradosso e dei doppi sensi (alcune delle quali decisamente riuscite), Anno Uno risulta quindi essere una commedia frizzante tipicamente a stelle e strisce, più vicina forse al timbro filmico di un Trophic Thunder piuttosto che ad un Be Kind Rewind che infatti, lo ricordiamo, era opera del visionario regista francese Michel Gondry. Le citazioni a fatti ed eventi storici la fanno da padrone, mentre il tono da parodia che permea l’intera pellicola riuscirà a strappare un sorriso in ben più di un occasione: è davvero impossibile riuscire a non ridere in determinate situazioni in cui i due andranno a cacciarsi. Vedere per credere.
C’è anche da dire che l’ambientazione storica scelta, l’età della pietra, risulta decisamente originale e ben congegnata, scadendo più volte nell’assurdo in maniera del tutto voluta (e riuscita). Il regista Harold Ramis, ormai un veterano del genere comico, sue sono infatti pellicole del calibro di Ricomincio da Capo e Terapia e Pallottole, senza contare la partecipazione e la sceneggiatura di Ghostbusters, dirige con disinvoltura la coppia Black-Cera, tornando a dei livelli scanzonati e spassosi che latitavano dai tempi della mob-comedy con Robert De Niro e Billy Crystal.
Nel cast troviamo anche Oliver Platt, Vinnie Jones, Juno Temple, Olivia Wilde e June Diane Raphael, molti dei quali visibilmente divertiti nel ruolo che gli è stato prontamente assegnato. Per quanto riguarda i due protagonisti, Black è come sempre brillante e prima donna, accompagnato da un'altrettanto ottimo Cera, che, per una volta, sveste i panni del'impacciato studentello casa e chiesa con risultati decisamente positivi.

Year one Fortunatamente, Anno Uno (Year One) riesce ad essere la commedia promettente e brillante che molti auspicavano fosse. Harold Ramis costruisce infatti una vicenda demenziale di ottima fattura che, nonostante lievi cadute di stile verso la seconda metà della pellicola, non deluderà gli appassionati di Jack Black e della sua comicità sfrontata ed arrogante.

7.5

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