Recensione Amama

Amama - When a Tree Falls narra lo scontro tra generazioni in un angolo di paradiso vegetativo, un casale della regione basca dove tradizione e modernità dovranno trovare un punto d'incontro pur di preservare il passato e andare avanti.

Recensione Amama
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Siamo nella splendida campagna basca e Amalia vive con i genitori nel casale appartenuto da sempre alla famiglia, un luogo portato avanti secondo le ferree regole della tradizione rurale e in base agli antichi ‘rituali' di quella cultura, splendidamente tramandati di amama (nonna) in amama. Ultima di tre figli (due maschi e una femmina) Amalia è una talentuosa artista che prova a mettere a frutto la bellezza visiva e concettuale dei luoghi in cui è cresciuta per realizzare opere stupende (montaggi fotografici, video artistici), in grado di preservare e tramandare nel futuro il fascino remoto delle sue origini. Suo padre è però di tutt'altra idea. Per l'uomo, cresciuto ed educato all'interno di quella tradizione arcaica, non esiste altra prospettiva di vita all'infuori delle regole del suo casale. Gli alberi vanno coltivati (tutti), le mele raccolte, i cani legati, visto che devono svolgere il loro compito di guardia. Incapace di immaginare un ciclo di vita anche solo leggermente diverso da quello sperimentato lungo il corso della sua vita, il padre di Amalia vive un profondo conflitto con i figli, motivo per cui (a differenza delle generazioni passate) nessuno di loro sembra voler assumere l'eredità del luogo e delle sue tradizioni. Di contro, un mondo splendido fatto di nonne iconiche, alberi dipinti di colori diversi a seconda dell'indole del nuovo nascituro, tradizioni millenarie, fanno da sfondo a un mondo incantato che sembra sopravvivere nel tempo, a tutto e tutti. Ma il futuro avanza. E Amalia e i suoi fratelli ne sono l'evidenza. Giunti a un punto di non ritorno, i conflitti di prospettiva tra Amalia (e i fratelli) e suo padre dovranno infine decidere se sfociare in una ‘conciliazione' a metà strada o se definire una volta per tutte la rottura tra antico e moderno, tra tradizione e innovazione.

Le regole del casale

Asier Altuna Iza è un regista basco che ha esordito alla regia di un lungometraggio con Aupa Etxebeste! (2005). Alla Festa del Film di Roma 2015 il regista ha presentato il suo secondo lavoro Amama- When a tree falls. Si tratta di un'opera splendida, ambientata in una dimensione rurale di straordinaria potenza visiva ed emotiva, che racconta la difficoltà nel passaggio di consegne da una generazione all'altra, da un mondo visto solo attraverso gli occhi della terra a un mondo filtrato invece anche dallo studio, da una conoscenza più ampia delle cose. Nel conflitto generazionale ritratto da Amama c'è il retaggio fortemente simbolico di una tradizione antica fatta di lavoro fisico e poco altro che si scontra con una cultura moderna di una realtà mentale ed emotiva più pronunciate che si affiancano a quella fisica. Il rapporto con il passato e con la propria terra muta di padre in figlio, ma l'accettazione di questa realtà non è poi così semplice da attuare. Nella nuova concezione e prospettiva di vita, il legno può assumere un ruolo diverso da quello svolto per millenni, e servire da letto o da luogo di studio. When a tree falls (quando un albero cade) è infatti il passaggio che segnerà un punto di (s)volta necessario, imprescindibile perché il legame tra una generazione e l'altra trovi un punto di contatto anziché un punto di rottura. Un simbolismo narrato attraverso una fotografia poetica ed epica, attraverso musiche bellissime, e personaggi reali, rende Amama un'opera unica nel suo genere, dove tradizione e modernità s'incontrano anche grazie alle nuove tecnologie, all'arte e allo stesso mezzo filmico, attraverso cui anche il ricordo di un tempo passato può essere cristallizzato e rievocato nel tempo.

Amama Dalla Spagna un film che ragiona sulla poesia delle tradizioni passate in contrasto con il nuovo ‘vedere’ del mondo moderno. Il regista basco Asier Altuna Iza realizza una pellicola ricca di simboli e contenuti, dove il legame tra tradizione e innovazione supera lo scontro in nome delle proprie origini e dell’amore. Un film visivamente bellissimo e potente, contaminato da uno sguardo meta-artistico che avvolge e coinvolge profondamente lo spettatore.

7.5

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