Recensione Accidental Love

Divertente, ironico, fortemente sopra le righe e con una Jessica Biel che splende come poche altre volte sullo schermo: e allora, come mai David O. Russell ha rinnegato questo film?

Recensione Accidental Love
Articolo a cura di

Accidental Love è un film dalla storia travagliata, quasi come quella della sua protagonista. A cominciare da un padre che, fin dalla nascita, non ha creduto molto in lui: come spiegare altrimenti la decisione di David O. Russell di firmare la regia con lo pseudonimo di Stephen Greene? La lavorazione è stata saltuaria, con pause lunghissime e ripensamenti continui, tanto che Accidental Love arriva al cinema parecchi (otto!) anni dopo la sua nascita e, soprattutto, dopo diversi film iconici del regista, uno dei quali anche protagonista degli Oscar (parliamo, naturalmente, de Il lato positivo). Viene da chiedersi le motivazioni di tanto tormento, soprattutto perché, nel progetto, si nascondono molti di quelli che poi sono diventati i punti focali della cinematografia del regista, seppur ancora acerbi, ingenui e forse troppo forzati. Accidental Love si muove sul filo della commedia sentimentale assolutamente sopra le righe, che esalta la potenza dello strambo, che si alimenta della lotta contro le ingiustizie, che si muove seguendo le curve di Jessica Biel e un ritmo accelerato, accademicamente scandito.

Una vita... perfetta?

Alice (Jessica Biel) ha tutto quello che una ragazza possa sognare: lavora come cameriera sui pattini ed è ammirata da tutti, i suoi genitori la adorano e ha un fidanzato, Scott (James Marsden) che tutta la città le invidia e che, soprattutto, è pronto a farle la proposta di matrimonio. Ha organizzato tutto nei minimi dettagli, compreso il miglior tavolo del miglior ristorante nei paraggi... e proprio mentre lui le sta mettendo l'anello al dito, un operaio maldestro le spara per errore un chiodo in testa con la pistola sparachiodi! La situazione non è gravissima (e per questo in ospedale non viene riconosciuta come reale emergenza) e i medici, scoperto che Alice non ha un'assicurazione sanitaria, si rifiutano di operarla: dovrà convivere con il suo chiodo nella testa, facendo molta attenzione a ogni suo minimo spostamento. Il chiodo, infatti, potrebbe toccare parti del cervello che altererebbero i suoi comportamenti: lussuria, crisi di panico, attacchi di rabbia o uso improprio e imprevisto di una lingua straniera sono sempre dietro l'angolo. E quando Scott decide di annullare il fidanzamento, i suoi genitori stanno perdendo le speranze e anche il tentativo di una colletta sociale sembra essere fallito, Alice vede la sua speranza in televisione nel volto sorridente di Howard Birdwell (Jake Gyllenhall), rappresentante al Parlamento per il suo Distretto che promette di aiutare tutte le persone. Chi più di Alice ha bisogno di aiuto? Inizia così il suo viaggio, in compagnia di altri due casi disperati, verso Washington...

Studio di un linguaggio

Accidental Love è l'incubatrice in cui David O. Russell ha covato le sue idee, lavorando già su quei personaggi che avrebbero in seguito dato forza ai suoi progetti. Sono tutti estremamente fuori dagli schemi, pedine orgogliosamente libere di muoversi lontane dai percorsi prestabiliti. Vogliono essere normali... o almeno accettati come tali, ma sono proprio le loro stranezze a renderli unici e in grado di affrontare e capovolgere una situazione altrimenti in continuo stallo. Tutti i personaggi si ritrovano costantemente rinchiusi in uno stesso ambiente, a mettere bocca su ogni tipo di argomento, sovrapponendo pensieri, parole e punti di vista, a formare un unico grande calderone di idee intrecciate tra loro, storie aggrovigliate che divengono sostegno di un percorso unico più ampio. Tutto questo vi rimanda alla mente qualcosa?
Ma in Accidental Love il regista si schiera anche chiaramente contro un mondo fatto di regole e sotterfugi, ingiustizie e apparenze e lo fa con una forza e una vemenza persa poi nel corso degli anni. Il suo stile è evidente in ogni inquadratura, in ogni sfogo di rabbia o di lussuria, in ogni momento di aggregazione: così prettamente iconico eppure così diverso da quello a cui ci siamo abituati. È un po' come trovarsi davanti al ricordo di qualcosa...
Un ricordo tenuto in vita principalmente dall'energia di Jessica Biel, che regala allo spettatore la gioia di un personaggio estroso, pieno di vita e pronto a farlo girare come una trottola, tra sorrisi, castità, pianti e un carisma abbagliante.

Accidental Love Il motivo per cui Accidental Love, forse, è rimasto chiuso in un cassetto per così tanto tempo è legato a questa sua aria sperimentale, costruita con riferimenti visivi che richiamano epoche passate e richiami alla cultura e alle tematiche più moderne. Si fa fatica a capire esattamente in che periodo ci troviamo, ma la verità è che poco importa in questo viaggio fuori dal tempo e dagli schemi, pieno di nonsense, irriverenza e sottili polemiche. Dov’è quindi il problema? Semplicemente Accidental Love non esplode e rimane sempre fermo sulla linea del filmetto simpatico ma niente di più, che lotta per abbattere dei muri che, ahimè, non vengono proprio giù.

5.5

Che voto dai a: Accidental Love

Media Voto Utenti
Voti: 0
ND.
nd