1 km da Wall Street
Sembra quasi un obbligo di marketing che i più famosi film ambientati nel mondo della finanza a stelle e strisce abbiano nel titolo il nome della principale arteria viaria di New York, sede per l'appunto della Borsa statunitense: dal Wall Street di Oliver Stone al recente The Wolf of Wall Street di Martin Scorsese, passando per il meno conosciuto 1 km da Wall Strett (Boiler Room in originale, va detto). Quest'ultimo, diretto nel 2000 dall'allora esordiente Ben Younger, poteva inoltre contare su un cast di giovani e future star come Vin Diesel e Ben Affleck, figure di contorno in una storia che vedeva assoluto protagonista il bravo interprete italo-americano Giovanni Ribisi.
Dirty Game
Il giovane Seth Davis ha abbandonato la scuola e aperto una bisca clandestina, attività che ha causato un forte deterioramento del rapporto col padre, un giudice di New York. Proprio nel tentativo di riconquistare l'affetto paterno, il ragazzo decide di entrare alla J.T. Martin, una società specializzata in brokeraggio. Tra i novellini Seth si dimostra sin da subito il più dotato, riuscendo a stipulare un contratto dopo l'altro ed entrando così nella ristretta cerchia di colleghi "senior", cominciando inoltre a guadagnare un ingente quantitativo di denaro. Ma quando scopre che la sua società sta nascondendo qualcosa, che potrebbe mandare sul lastrico migliaia di investirtori, Seth si trova di fronte ad una crisi di coscienza.
O la borsa o la vita
Cinema di denuncia, secco ed essenziale, che si appoggia ad un'ottima gestione del ritmo e alla bravura dei suoi interpreti. 1 km da Wall Street ci trascina per due ore nel concitato mondo della finanza, con dialoghi pressanti e al fulmicotone in una disperata ricerca del successo personale, non importa se a discapito di persone ingannate da illusorie promesse. Privo di pause e tempi morti, il film riesce a caratterizzare ottimamente tutte le parti in gioco, offrendo il giusto spazio ai personaggi secondari e calandoci con una certa carica empatica nei panni del combattuto protagonista. Due ore di full immersion nella realtà borsistica dove il comunque tecnico utilizzo di termini e tattiche noti soltanto agli esperti del settore non snatura mai la componente umana, cruciale soprattutto nel controverso rapporto tra Seth e il padre. Aggressivo e cinico per la sua quasi totalità, il racconto si sfalda in parte nel finale precipitoso e "buonista", che comunque non cancella quanto di buono visto in precedenza, a cominciare dalle ottime prove di tutto il cast, Ribisi in testa.
Incursione lucida nello spietato mondo della finanza, nel quale gli scrupoli sono un optional preferibilmente evitabile, 1 km da Wall Street è un film secco e teso che, tolto il forzato epilogo, denuncia con la giusta cattiveria le truffe e gli inganni che spesso si annidano nell'ambiente borsistico. Ribisi spicca per bravura in un bel cast nel quale lasciano il segno anche due big contemporanei come Ben Affleck e Vin Diesel.
