Intervista Warm Bodies

Nicholas Hoult racconta la sua vita da zombie in Warm Bodies, nuova commedia romantica dalle venature horror che è venuto a presentare alla stampa italiana riunita a Roma.

Intervista Warm Bodies
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Occhi azzurri, espressione simpatica e un futuro da zombie e idolo delle teenager: Nicholas Hoult, il bambino paffuto di About a Boy, è ufficialmente cresciuto ed è arrivato a Roma per presentare, in anteprima mondiale, Warm Bodies, l'ultimo film di Jonathan Levine, adattamento cinematografico dell'omonimo romanzo di Isaac Marion.
Nella pellicola, Nicholas interpreta R, uno zombie che un po' diverso dal solito. Se dall'esterno grugnisce, vaga senza meta e si nutre di cervelli umani come tutti gli altri, all'interno R è pieno di idee e voglia di sentirsi vivo, di tornare a comunicare e ricordarsi che cosa si prova a non essere uno zombie. Il suo grigio mondo comincia ad assumere nuove sfumature quando, durante una battuta di caccia, incontra Julie e tra i due si stabilisce una strana connessione: che sia perché R ha mangiato il cervello del suo ragazzo? Per scoprire come andrà a finire basta aspettare che il film arrivi nelle sale italiane il 7 febbraio, ma nel frattempo abbiamo scambiato qualche chiacchiera con Nicholas Hoult che ci ha parlato di zombie, vampiri e altri disagiati moderni.

I dolori del giovane zombie

R è un tipo di mostro decisamente atipico: pericoloso ma con una sua spiccata umanità. Se gli zombie ormai sono i buoni, che fine hanno fatto i veri mostri?
R è uno zombie che vuole essere accettato e il suo mangiare cervelli è l'unico modo che conosce per sentirsi di nuovo vivo. Quando R incontra Julie sente subito il desiderio di prendersi cura di lei, vuole solo quello. Sono mostri, sono diversi dagli altri, ma non devono essere temuti.

Il regista di questo film è molto legato al tema della malattia e, in Warm Bodies, sembra che sia la diversità la malattia da cui bisogna guarire. Non ti sembra un messaggio terribile?
Lo zombie protagonista di questo film non vuole essere uno zombie e il cambiamento viene visto come una cosa positiva. R vorrebbe tornare a essere quello che era prima, vivo. Credo che il messaggio della storia, in realtà, sia più legato all'amore, che è in grado di cambiare il mondo. Julie è una ragazza viva e R ha mangiato il cervello del suo fidanzato... eppure riesce a fidarsi di lui.

Il disagio di R nell'essere uno zombie somiglia molto ai disagi psicologici della nostra società...
C'è una scena nella parte iniziale del film in cui R dice che nel mondo degli zombie nessuno comunica più. E a questo segue un flashback dell'aeroporto in cui, anche se sono tutti vivi, gli esseri umani sono concentrati sulla tecnologia e comunque non comunicano. Questo messaggio era nella sceneggiatura fin dall'inizio a segnalare che, nella società moderna, si è persa la comunicazione, quella vera.

Gli zombie sono il trend del momento e, anche nella vita reale, c'è gente che si sta preparando per una eventuale apocalisse zombie. Come l'affronteresti?
Direi che un fucile fa sempre comodo! Gli americani, effettivamente, sono già pronti. Io con questo film ho fatto finta di essere uno zombie, quindi ho già fatto pratica. Terrei un basso profilo, mi integrerei con loro fingendo di essere uno zombie e alla fine diventerei il loro re. State con me e starete al sicuro. Ah... e ovviamente tutti dovranno dire che il film gli è piaciuto!

Vita da non morti

Durante il film mangi il cervello di Perry: che cosa era in realtà?
Qualcosa di bagnato, caldo, spugnoso, freddo e con dentro qualcosa che sapeva di pompelmo. E ovviamente tanto sangue finto. In realtà non era per niente buono!

In questo film il protagonista è uno zombie: come ti sei preparato al ruolo? Hai visto molti film di zombie? Il tuo personaggio è diverso da quello del libro...

Abbiamo visto molti film di zombie, per la maggior parte tutta roba che ha la parola "morti" nel titolo, ma anche film che avessero dei personaggi particolari, come Zombieland o Edward mani di forbice. Ho letto anche il libro ed effettivamente sono diversi, ma credo sia stato fatto un buon lavoro di adattamento. Sono stati tolti particolari come il matrimonio o i bambini, cose che sarebbero state complicate da rendere nel film. È divertente interpretare un personaggio come R, perché è il protagonista, quello che deve reggere tutta la storia, ma ha gravi problemi di comunicazione. Tutti questi film mi hanno aiutato a entrare nella sua testa. R è uno zombie, ma è anche un personaggio positivo, il mostro per cui alla fine il pubblico fa il tifo.

Una delle scene più divertenti del film è quando R dice a Julie di fare lo zombie e lui le rimprovera di essere "troppo zombie". Quanto avete pensato a come deve recitare uno zombie?
Fortunatamente io non esagero mai, ma in ogni caso siamo andati a una specie di campo di addestramento zombie, dove, per esempio, ammassavano tutto il cibo all'angolo di una stanza e ci dicevano di raggiungerlo come se fossimo degli zombie affamati. La cosa più difficile credo sia correre come uno zombie: dovevo stare al passo con Julie ma essere storto come uno zombie. Con il regista abbiamo evidenziato i punti chiave, quelli del cambiamento di R e abbiamo lavorato su quelli. È stato molto facile una volta sul set e lui non mi ha mai detto di essere più o meno zombie. È stato divertente, perché non c'era nessuna pressione.

Nel film a un certo punto Julie affianca al volto di R un Blu-ray: si tratta di un film italiano, Zombie 2. Hai visto quel film?
Si e mi è anche piaciuto molto. Ma non fa parte dei film che abbiamo visto per preparazione a Warm Bodies, lo avevo già visto prima.

R è colpito da Julie ancora prima di mangiare il cervello di Perry e fin dall'inizio si capisce che è uno zombie molto particolare, diverso da tutti gli altri. Si potrebbe dire che è destinato a cambiare il mondo fin dall'inizio...
R è molto autocritico ed è già alla ricerca di qualcosa quando vede Julie con in mano il fucile. E in quel momento trova quella scintilla che stava disperatamente cercando. Anche quando abbiamo fatto i provini, Teresa si è presentata piena di entusiasmo ed energia. In quel momento ho pensato che, se anche io fossi stato uno zombie, avrei scelto decisamente lei. È stato un piacere recitare con lei, anche perché io non parlo molto nel film, più che altro grugnisco, e potevo fermarmi a guardare gli altri attori.

Sia R che Bestia di X-Men hanno un trucco molto impegnativo. Qual è il peggiore?
Il trucco di bestia è davvero complicato, servivano circa 4 ore per applicarlo ed era molto difficile da portare. Per R ci è voluta solo un'ora e mezza... si vede che è molto più semplice farmi sembrare uno zombie.

Zombie VS Vampiri

In questo periodo le storie di questo tipo vanno molto di moda. Hai visto le altre saghe che trattano il tema dell'amore impossibile?
Veramente no, è stato più utile vedere film come Wall-E, che ha un protagonista emotivamente più simile a R. Credo Warm Bodies sia molto differente dalla altre saghe e non vedo come vedere queste ci avrebbe aiutato con il film.

Warm Bodies, vuoi per il tema dell'amore soprannaturale vuoi per la stessa casa di produzione, è stato definito come l'erede di Twilight. Il libro in realtà è concluso, ma credi potrebbe seguire le stesse orme del predecessore e divenire una saga?
Quando abbiamo iniziato a lavorarci non c'era nessuna intenzione di fare anche un sequel, dobbiamo prima vedere come va questo primo film. Twilight è una saga che molti hanno amato, ma credo che Warm Bodies sia davvero molto diverso. Il senso generale della storia è diverso: è più leggero ed ironico, si prendere un po' meno sul serio. Si prende gioco degli zombie, ride di loro, ma senza farne una parodia.

Tornando al paragone con Twilight, hai visto la saga? E sei pronto a diventare il nuovo Robert Pattinson?
Ho visto Twilight, ma non penso di averlo visto prima di accettare di lavorare a Warm Bodies. Ho letto la sceneggiatura del film e mi è piaciuta. Onestamente mi sono tenuto molto lontano dalla performance di Pattinson. Mi interessava il personaggio di R e l'ho interpretato come credevo che andasse fatto. R ed Edward hanno bisogni molto diversi: Edward cerca di stare lontano da Bella perché ha paura di cosa potrebbe farle, mentre R vuole assolutamente stare vicino a Julie e proteggerla.

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